THE WRETCHED END – “In These Woods, From These Mountains”
(Indie Recordings) Cambiano un po’ gli scenari in casa Samoth (Emperor), Cosmo (Mindgrinder e Windir) e Nils Fjellstrom (Dark Funeral), vista la tanta irruenza, frenesia e spiagliata aggressività che albergano in questo nuovo album. Strutture sempre veloci, come d’abitudine per i The Wretched End, eppure anche (altro…)
(Loud Rage Music) Disco di debutto per gli olandesi Tragacanth, un gruppo di ragazzi appassionati evidentemente della melodia prima di tutto, ma non solo. L’intro completamente strumentale e a mio avviso
(AFM Records) Dopo tre album autoprodotti, i tedeschi The New Black decidono di fare il salto di qualità, di ascoltare pareri esterni e di affidarsi a un certo Jacob Hansen, collaboratore fisso di Volbeat, ma anchegiò a fianco di
(Napalm Records) Provenienza tedesca, anima rock & blues, attitudine hard rock ottantiana! Mix esplosivo per il secondo album di questa band formatasi meno di dieci anni fa, una band capace di dare vita ad un hard rock
(Eisenwald) Dall’antica Bavaria arriva una combriccola di tedeschi che può provare la propria origine teutonica solo se vi mostrerà i documenti d’identità. Si perché i signorini si son inventati di fare del Black scandinavo,
(Black Widow Records) “Ancient Rocks” è una sorta di antologia personale di quello che può significare l’heavy, l’hard rock e il doom, prelevandone lo spirito dell’età classica e trasportandolo in questo secondo millennio attraverso delle cover. Ciò spiega anche il titolo scelto da Joe Hasselvander
(Fret12 / Bertus) Mark Tremonti ha ben investito il suo tempo e le energie necessarie per costruirsi una certa credibilità al di fuori del contesto Alter Bridge. I fan adorano Tremonti e lui in cambio offre da sempre una chitarra pesante, tonica
(Qua’Rock Rec.) Attraverso un alternative rock striato di momenti hard rock, psichedelici, rock ‘n’ roll e con un’anima di tipo cantautoriale, il debutto dei toscani Tombeto Centrale rappresenta una proposta ben pensata e ricca. Luca
(Pulverised Records) Ogni appassionato di metal ha dei capisaldi. Una manciata di cd con i quali avere un metro di paragone per tutte le altre produzioni. La mia linea di demarcazione quando si parla di Death svedese marcio sono i Nihilist e da qui in
(Cacophonous Records) Devo averlo già ribadito almeno una mezza dozzina di volte… ma caspita, il Black inglese ha qualcosa di diverso dagli altri, una sorta di compostezza, un aplomb se vogliamo, decisamente britannico appunto. E al sottoscritto piace
(TT Records) Ma cosa hanno fatto! Cosa hanno combinato! Il primo vero full dei ‘Tailz da 1000 anni a questa parte! In questa epoca di revival dell’hard rock ottantiano rivisto e corretto, sia da nuove bands che da acts storici, gli immortali glamsters inglesi hanno sfornato un
(MIG Rec. / Indigo) Eccolo di nuovo l’energico e frizzante Marius Tilly, chitarra e voce, rockettaro, bluesman di Bochum, in Germania. Artista che rievoca scenari classici, perduti negli anni ’60 e ’70, nel garage rock, ma più di tutto nel mondo del rock and roll più naturale e genuino di sempre.
(Altare Productions) “Dor” è il debutto ed anche l’unica release degli olandesi Turia, una entità misteriosa, occulta ed assolutamente oscura che usa il black metal come base per divagazioni mentali senza confine. Quasi quaranta minuti
(Heavy Psych Sounds Records) Leggendo genere proposto e paese di origine nella biografia già mi ero fatto voli pindarici su lidi simil Cadlemass. E invece il Doom proposto da questi re senza trono è di natura settantiana e
(autoproduzione) In questi giorni è superfluo definire il genere suonato da una band, ammesso poi che sia un’operazione necessaria, come nel caso dei toscani The Weaver, per i quali l’ambito ‘post’, hardcore e metalcore, oltre
(MIG Records) Jartse Tuominen è un chitarrista finlandese che ha raggiunto la quota di oltre cento collaborazioni in carriera, inoltre ha inciso alcuni album con il suo Jartse Tuominen Group. Il finlandese si produce in un sound che ricalca la fusion, innestando
(ATMF) Non si sa manco la nazione di origine di questo progetto musicale, solo l’intento. Ossia rimpolpare le fila dei cultori delle antiche divinità mesopotamiche. Obiettivi politici a parte, la musica proposta è davvero valida: un giusto connubio di Black veloce ed Old School
(Iron Shield Records) Senza strapparmi i capelli, ma apprezzando il risultato finale, avevo recensito
(Svart Records) Due anni fa “
(Ván Records) Un hard rock molto etereo e mistico che arriva diretto dall’Australia. Si sono formati nel 2011 ed il debutto è recentissimo, del 2016 (intitolato “Reflections”) ma questa compilation di fine 2015 riprende i
(Karisma Records) Li ascolti e ti perdi in scenari tipici da far west, grazie ad un sound maledettamente southern, caldo, soleggiato, polveroso. Ma ti sbagli geograficamente. E di brutto. I Tiebreaker non sono affatto americani e di southern hanno ben poco visto che tuonano dalla fredda Norvegia.
(Beyond the Storm) Dopo il discreto “The northern Crusade”, recensito
(This Is Core Records) Grandiosa fusione tra metallo e synth pop, tra growl furioso e clean, tra rock impulsivo ed RAP intenso. E tutto questo con fantastici e profondi testi in italiano! Sono di Cuneo, sono giovani loro, ed è giovane anche il
(Pure Rock Records) Un album assurdo. Completamente assurdo. Immaginate di mettere in piedi una band, magari anche con componenti molto in gamba. Cosa suonate? Beh, si comincia sempre con le cover no? Poi
(Autoproduzione) Debutto sulla lunga distanza per Tears From Venere, band tricolore con all’attivo un EP intitolato “A Long Road To Happiness…” che ha riscontrato un certo successo presso le radio rock locali. A dispetto del monicker, ci troviamo davanti ad un disco di rock
(Iron Bonehead) Di certo questa band non è tra le più prolifiche del panorama metal… Due MLP in 8 anni sono davvero pochi. Ma se la qualità è alta, la data di pubblicazione risulta davvero in secondo piano. I
(Massacre Records) I simpatici tedeschi Thornbridge vogliono dichiaratamente tenere alta la bandiera del power metal centroeuropeo: e se questo è il loro obiettivo, il loro debut “What will prevail”
(Nuclear Blast) Non si facevano vedere da parecchio tempo, gli olandesi Textures: dall’ultimo disco di inediti, “Dualism”, sono passati quasi cinque anni. I nostri si fanno perdonare con l’annuncio di una doppia uscita: entro la fine dell’anno avremo infatti a disposizione anche “Genotype”,
(The Sign Rec,) Formazione nata da elementi di Abscession, King Of Asgard e Ceremonial Execution, con un album e un EP alle spalle; i Throne Of Heresy emergono con un death metal sinistro, cupo e percorso da melodie tenebrose e inquietanti. Il sound è pulito e fresco, grazie
(Autoproduzione) Chi ha un po’ di conoscenze di storia antica ha già sentito il nome di Veleda, la sacerdotessa batava che suscitò la ribellione del suo popolo contro i romani. Gli austriaci Tagarot si ispirano appunto alla sua figura per il loro ep di debutto:
(Il Male Produzioni) Per festeggiare i dieci anni di attività, i Tarchon Fist di Lvcio Tattini, ex-chitarrista dei Rain, pubblicano questa compilation che, a parte l’inedita titletrack,
(Psychonaut Records) Ascoltare l’impeto della chitarra di “Strange Machines” e il successivo attacco vocale di Anneke van Giersbergen è qualcosa di unico. Questo è il momento più emozionante di un lavoro dato alle stampe per i 25 anni di attività dei The Gathering. L’album è stato ricavato da due concerti
(Autoproduzione) L’osservare questi musicisti nelle foto promozionali, significa intuire quanto siano scafati e del ‘mestiere’, nonostante i TankrusT siano attivi da pochi anni. La band ha i suoi natali nel 2006, ma più compiutamente è il 2010 la vera nascita dei TankrusT, grazie all’unione di musicisti che provenivano
(Autoproduzione) In insiemistica, ossia lo studio degli insiemi, si giunge talvolta a dei paradossi nel concetto di “insieme che contiene se stesso”, riassumibile nella domanda “se il barbiere è colui che taglia la
(autoproduzione) Decisamente in avanti questa nuova prova dei guerrieri etruschi di Volterra. I Tuchulcha rispetto a “