MONUMENTS – “In Stasis”
(Century Media Records) John Browne, chitarra, Andy Cizek, cantante, e Mike Malyan, batterista, hanno guidato le registrazioni e produzione del loro quarto album, con la (altro…)
(Century Media Records) John Browne, chitarra, Andy Cizek, cantante, e Mike Malyan, batterista, hanno guidato le registrazioni e produzione del loro quarto album, con la (altro…)
(Black Widow Records) Un’opera estremamente complessa anche se immensamente fruibile. (altro…)
(Electric Valley Records) Irriverente garage/stoner dalla Sardegna. Eh sì, qui si gioca alto sin dal debutto… (altro…)
(Atomic Fire Records) Ironia della sorte… Proprio un album con questo titolo segna forse un decisivo spartiacque nella discografia dei Meshuggah, che di fatto a mio avviso confezionano con il loro nono lavoro il primo disco non djeng, genere sì da loro inventato, ma che di fatto era diventato un abito ormai troppo comodo da sfoggiare. (altro…)
(Club Inferno Entertainment) Un EP di quattro pezzi che crea un’istantanea corposa di quello che Mary Cream vuole suonare. La one man band francese si esalta con sonorità crossover, nate (altro…)
(Napalm Records) C’è già chi dice che “Ynglingaättens Öde” (‘il destino della casata degli Ynglinga’) sia il miglior album degli svedesi Månegarm… quello che appare indiscutibile è la grandezza di quel sublime mix tra folk e black metal, quella capacità di Erik Grawsiö di materializzare un black fiero e puro affiancandolo poi a quei momenti così etnici, così folk, tali da diventare percezione reale, ricchi di una tale energia evocativa che l’ascoltatore tutto ad un tratto si trova nel freddo del tramonto in quel villaggio disperso tra i fiordi… o nel turbinio di voci, luci e odori tipico del campo di battaglia, con il fuoco, il sudore, il sangue, gli animali, i vincitori, i vinti, i vivi. E i morti. (altro…)
(autoproduzione / Black Widow Records) Questo album nasce da una materia che porta in se psichedelia e progressive. Suoni e produzione contemporanei ma con uno stile, una ‘filosofia’ che potrebbero riportare alla mente cose tipiche degli anni ’60 e primi ’70. Elisa Montaldo suona ma soprattutto compone con il proprio stile. L’album (altro…)
(Southern Hell Records / Nero Corvino / Zero Produzioni) È inquietante il nuovo lavoro degli italiani Malauriu. Lo è sicuramente la opener “Morto Era L’oro”, oltre dieci minuti di suoni, ritmi, dettagli musicali… un filtro immediato per un ascoltatore non assetato di tenebre, in quanto è solo il primo dei quattro atto di questa release pregna di suprema malvagità. (altro…)
(Iron Bonehead Productions) I ritorni che non ti aspetti… a più di due lustri di distanza dal precedente lavoro, per la leggendaria Cold Dimensions, ecco arrivare il terzo album del duo germanico. (altro…)
(Inside Out Music) Spiegare chi è Mr Romeo e quale è stato il suo importantissimo ruolo per il prog metal sarebbe totalmente inutile. Meglio invece passare ad analizzare da vicino questo atteso lavoro. Disco che rappresenta il seguito della prima parte, pubblicata un po’ di anni fa. (altro…)
(Black Widow Records) Pubblicato nella seconda metà del 2020, l’album “Confini” è una delle massime espressioni del rock progressivo di questi anni. Muffx sono pugliesi e guidati da Luigi Bruno, cantante (altro…)
(Selfmadegod Records) L’etichetta Selfmadegod intercetta questo chitarrista giapponese che si è espibito nei Mortilized, Gridlink e in diverse altre realtà del Sol Levante e non solo. Sei pezzi per nemmeno (altro…)
(Scarlet Records) Cretaura della Scarlet Records, perché tre album pubblicati e tutti con l’etichetta lombarda da parte dei Moonlight Haze. Loro fanno parte di quel filone che vede tra gli altri Nightwish e Amaranthe. Si riconoscono le influenze (altro…)
(Svart Records) Che band! E che crescita! Mi ipnotizzarono nel 2016 con quella copertina raffigurante il campanile semi sommerso del lago di Resia (recensione qui)… riportandomi ad epoche nelle quali sceglievi quale album comprare partendo delle sensazioni dell’artwork esibito e non secondo inutili chiacchiere diffuse a casaccio in un web o social, cose che all’epoca non esistevano. (altro…)
(Black Widow Records) Quei diavolacci dell’italiana Black Widow Records segnano un punto favoloso! Con questa release, dentro questi tre quarti d’ora, mettono insieme tre entità tanto diametralmente opposte quando assurdamente vicine, creando un oggetto favoloso, una release per intenditori, per amanti della vera musica, senza tristi pregiudizi, senza restrizioni di genere. (altro…)
(earMUSIC) Il continuare o il ritorno da parte di band che hanno scritto con merito il proprio nome nella storia della musica è un bene. Visto l’andazzo di quello che si pubblica, almeno nel campo delle grosse etichette, dei mercati discografici sostenuti, finanziati e pubblicizzati. La (altro…)
(From The Vaults) Danesi, formatisi negli anni ’80 e nei quali pubblicano un paio di demo e uno split con altre quattro band. Nel 2014 i Metal Cross si riformano per suonare dal vivo e sette anni dopo finalmente un full length, il primo. Il (altro…)
(MNRK Heavy) Prima gli Sleep. Poi gli High On Fire i quali hanno pure vinto un Grammy. E poi la fottuta pandemia, affiancata alle rivolte a Portland, agli incendi sulla costa occidentale… insomma un casino. (altro…)
(PT78 Records) Gli olandesi Martyr fanno parte della storia, la storia del metal che veniva anche chiamato ‘speed metal’, ben prima del proliferare delle miriadi di definizioni le quali forse altro non fanno che creare confusione. Per qualche motivo non sono mai stati costantemente prolifici: (altro…)
(Buil2Kill Records) Mastro, ovvero Andrea Mastrigli, valente bassista – ha lavorato con John Macaluso e Mike Terrana tra gli altri – che pubblica un album nel quale presta (altro…)
(InsideOut Music) Ma c’è davvero bisogno di presentare i tre nomi qui coinvolti? Se vi siete soffermati su questa recensione, evidentemente la risposta è negativa. (altro…)
(Peaceville Records) Nel 1989 Marius Vold e Steinar Johnsen pubblicarono il demo “Slow Death”. Si facevano chiamare Mortem. Per “Slow Death” il cantante Vold e il chitarrista e bassista Johnsen usufruirono del talento di (altro…)
(Autoprodotto) L’italiana Mariangela Demurtas, si quella dei Tristania, con quella voce favolosa, potente ed intima che lei lascia scorrere dentro questo “Dark Ability”, il suo nuovo e primo EP come solista. (altro…)
(Godz Ov War Productions) Sono dieci pezzi per neppure dodici minuti questo split tra la formazione dei Phalanx Inferno e Lord Evil ovvero Melek-Tha. Phalanx Inferno è un (altro…)
(Peaceville Records) Fresca di firma con la mitica etichetta inglese, la leggendaria band italiana non perde tempo e se ne esce subito con un EP, cosa quantomai necessaria considerando che, escludendo l’intensa attività live e senza contare compilation e split, gli italiani erano in silenzio discografico dal 2014, quando uscì “Spiritual Independence”. (altro…)
(Atomic Fire Records) La neonata Atomic Fire sta facendo una strage. Non solo ha una sete di firme pazzesca, firme che poi concretizza… ma è anche in grado di scovare nuove forme di potenza sonora e resuscitarne alcune apparentemente dimenticate! (altro…)
(Argonauta Records) Colpa di questa splendida etichetta: ti abitua ad una qualità media mooolto alta, quindi qualsiasi uscita che sia solo ‘buona’ rischia di deludere le orecchie degli ascoltatori più esigenti. (altro…)
(Battlegod Productions) Era da diverso tempo che Tony Martin, cantante, non pubblicava un lavoro solista. Era il 2005 quando pubblicò il secondo lavoro da (altro…)
(Steamhammer / SPV) Non occorre aspettare il loro ventiduesimo album per scrivere con entusiasmo dei Magnum. I lavori degli ultimi anni hanno infatti restituito (altro…)
(Diamonds Prod.) Settimo album in meno di quindici anni per gli italiani Mastercastle… un traguardo non certo trascurabile se consideriamo che la maggior parte della band è impegnata in altri importanti progetti, specialmente il leader e virtuoso Pier Gonnella, il quale suona tra gli altri anche con Athlantis, Necrodeath e Vanexa… o il bassista Steve Vawamas, impegnato anche anch’esso con gli Athlantis, oltre che con i Bellathrix. (altro…)
(Wormholedeath Records) Un criterio fondamentale che valuto in sede di recensione è l’originalità; per quanto un disco possa piacermi, sono del parere che un minimo di personalità sia necessario per fare in modo che una band abbia una propria identità. Questa volta devo però ricredermi: (altro…)
(Debemur Morti Productions) Marion Leclercq, colui che muove le sorti di questa one man band – in passato ha suonato il basso negli Overmars – apre uno (altro…)
(Apollon Records) Un nuovo duo elettronico, forse figlio della pandemia… una pandemia che afferma, mette in evidenza, esalta il titolo del singolo… ovvero il fatto che nulla dura per sempre… che tutto è destinato a scomparire. (altro…)
(Blood Harvest Records) Secondo album per Mental Devastation, formazione cilena nata nel 2009 e con all’attivo il debutto “Red Skies” (2013), uscito principalmente diffuso solo in America Latina. Sono fermamente convinto che questi ragazzi non incontreranno alcuna difficoltà ad affermarsi anche nel resto del mondo, grazie al loro thrash furioso, tecnico e melodico allo stesso tempo: (altro…)
(Art Gates Records) Autentici, veri, puri. Il black metal dei Moorah originari della Repubblica Ceca dimostra uno stile ed un carisma molto personali, caratteristiche tipiche delle band old school provenienti dall’est europeo, lontane dagli standard ormai abusati del black nordico. (altro…)