DRAGHORIA – “Dangerous Species”
(Autoproduzione) “It’s time to make thrash great again!”, recita la bio dei Draghoria, band statunitense attiva da una decina di anni e giunta al secondo album. L’intento della formazione proveniente dal Colorado è quello di combinare thrash anni ’80 con quello moderno, cosa resa possibile anche grazie al mix di musicisti giovani ed altri un po’ più avanti con l’età; (altro…)
DOOMCULT – “Failure of Life”
(Kvlt and Kaos Productions) Beh, che si può dire di un gruppo che dichiara il genere sin dal proprio nome? Il terzo album dei Doomcult è forse il più pesante composto sinora, con sette possenti tracce che si muovono in minutaggi piuttosto alti (a parte una traccia di cinque minuti, il resto dei componimenti supera i sette minuti abbondanti), come del resto impone il genere suonato. (altro…)
DEMONICAL – “Into Victory” (EP)
(Agonia Records) Gli svedesi Demonical hanno pubblicato un EP con solo due pezzi il 31 marzo scorso. La band ha esibito un inedito e una cover, il tutto per dare ai fan il polso della situazione con l’arrivo del nuovo cantante Charlie Fryksell. Un benvenuto che si fa apprezzare con la title track, dal suo passo spedito in (altro…)
DEATH OF GIANTS – “Ventesorg”
(Autoprodotto) Tragiche circostanze hanno portato al concepimento di questo sofferto lavoro, in cui le tracce narrano il lento ma inesorabile progredire di una malattia, dalla sua diagnosi fino al triste epilogo. (altro…)
DEATHSTARS – “Everything Destroys You”
(Nuclear Blast Records) Ritornano a nove anni di distanza dal precedente album “The Perfect Cult” gli svedesi Deathstars, band che agli albori di questo millennio sembrava poter insidiare il trono dei tedeschi Rammstein come portabandiera della scena industrial europea, salvo poi perdersi per strada con alcuni dischi abbastanza validi, ma ben lontani dalla grandiosità del debutto “Synthetic Generation” e del successivo “Termination Bliss”. (altro…)
DEAD EXPRESS – “Game Changer”
(DXS) Mezz’ora scatenata. Rock & punk senza ritegno, birra, volume e una totale convinzione nel fai da te, sia in studio che sul mercato, visto che l’etichetta DXS e la band Dead Express sono la stessa entità. (altro…)
DAVE LOMBARDO – “Rites of Percussion”
(Ipecac Recordings) Dave Lombardo è uno dei più grandi batteristi della storia del metal. Ha fatto parte degli Slayer per poi separarsene, ritornare e definitivamente chiudere il suo legame con la storica band californiana. Fuori dagli Slayer Dave Lombardo si è lanciato in svariati progetti e collaborazioni, come (altro…)
DARKER DAYS – “The Burying Point”
(Fiend Force Records / Massacre Records) Sono di Salem, nel Massachusetts, una cittadina nota per i suoi processi alle streghe, inserita nel contesto del New England, luogo caro a scrittori come Nathaniel Hawthorne, proprio di Salem, nonché Howard P. Lovecraft e Stephen King. Elementi che influenzano (altro…)
DØDHEIMSGARD (DHG) – “Black Medium Current”
(Peaceville Records) Dopo otto anni torna la suprema espressività della mente artisticamente perversa di Vicotnikm, il mastermind di questa diabolica creatura, questi norvegesi Dødheimsgard -comunemente chiamati DHG- alla vigilia del loro trentesimo anno di attività. “A Umbra Omega” (recensione qui) fu un capolavoro, l’ennesimo innalzamento di livello per una band che è sempre stata più avanti di tutti coloro che si sono sempre reputati più avanti, quasi il traguardo irraggiungibile -una meta divina- per tutti gli altri mortali. (altro…)
DIABLATION – “Par Le Feu”
(Osmose Productions) “Par Le Feu” è il secondo album – QUI recensito il primo – della black metal band creata dai francesi Vicomte Vampyr Arkames e V. Orias. A, rispettivamente di Seth e Ad Inferna, raggiunti poi da Maximilien B. di Bâ’a e da X. I quattro sono sommariamente ruvidi e gelidi con i riff delle chitarre, coperti da una sezione ritmica martellante, frenetica e (altro…)
DEATH REICH – “Disharmony”
(Non Serviam Records) Primo full length per Death Reich, formazione svedese fondata nel 2018 da Jonas Blom (Runemagick, ex Sacramentum) e con due EP all’attivo (recensione qui e qui). Prima di evolvere il proprio death metal in una direzione più brutale e moderna, i Death Reich suonavano un death di matrice statunitense, tipico delle produzioni di Scott Burns; (altro…)
DARKTHRONE – “Goatlord: Original”
(Peaceville Records) Storia nota ai più quella dell’album “Goatlord” e per chi ne fosse a digiuno ecco il sunto: i Darkthrone pubblicano il primo album “Soulside Journey” nel 1991, con una formazione a quattro e orientata al puro death metal, poi l’anno dopo si presentano con uno (altro…)
DARK SANCTUARY – “Cernunnos”
(Avantgarde Music) Ormai tornati in piena attività, i francesi Dark Sanctuary danno seguito al loro EP “Iterum” (recensione qui) uscito un anno fa… ed ecco che questo “Cernunnos” è il primo full length che la band propone negli ultimi… quattordici anni! (altro…)
DOWNFALL OF GAIA – “Silhouettes of Disgust”
(Metal Blade Records) Il sesto album dei Downfall Of Gaia viene pubblicato quattro anni dopo il precedente “Ethic of Radical Finitude” che data 2019, dunque l’anno prima della pandemia da Covid-19. Oggi dopo con il ritorno a una normalità che ovviamente normale non lo è (altro…)
JOHN DIVA & THE ROCKETS OF LOVE – “The Big Easy”
(Steamhammer / SPV) Evvai! Questo genere, l’hair metal non muore mai! Qualche battuta d’arresto quando saltò fuori il grunge… ma poi il grunge è praticamente deceduto (in verità non aveva mai goduto di buona salute…) mentre l’hard rock non ha mai smesso di fare proseliti: siano essi i ragazzi delle nuove bands che anche oggi fanno canzoni ottaniane… o i fans nostalgici dell’epoca d’oro del rock, i quali -grazie ad act come John Diva & The Rockets Of Love- possono gettare la nostalgia nello stesso bidone dove sta marcendo quell’altra cosa… come si chiamava… ah, il grunge! (altro…)
DE ARMA – “Synthwave Sessions Vol. 1” (EP)
(Silent Future Recordings) Sulla scia di acts quali Vector Seven o Bergeton, anche questo lavoro -come anticipa il titolo- è puro synth, pura elettronica che abbraccia l’intramontabile stile degli anni ’80. (altro…)
DREAM UPON TOMBS – “Palaces Of Dust”
(Sleeping Church Records) Fin dalle prime note di questo debutto, si possono riconoscere i riferimenti sonori che hanno ispirato il lavoro: Katatonia, My Dying Bride e, udite udite, Dissection. (altro…)
DARK EMBRACE – “Dark Heavy Metal”
(Massacre Records) Pur senza inventare assolutamente nulla di nuovo, i Dark Embrace sfuggono a facili catalogazioni incorporando l’oscurità del doom suonato in passato, spunti aggressivi vicini al death melodico, riscontrabili soprattutto in qualche sfuriata della batteria e nelle parti vocali, e tanto heavy metal. (altro…)
DEAD SOUL ALLIANCE – “Spiralling to Lunacy”
(Cryptorium9) Secondo album per i canadesi Dead Soul Alliance, band che già ha dimostrato di che pasta è fatta un paio di anni fa con l’eccellente debutto “Behind the Scenes”, un concentrato di death metal furioso di matrice perlopiù europea, con palesi riferimenti a bands come Grave, Benediction, Asphyx ed Unleashed. (altro…)
DELAIN – “Dark Waters”
(Napalm Records) Tornano gli olandesi Delain i quali mettono definitivamente alla prova la nuova vocalist Diana Leah, in line up dall’anno scorso e finora ascoltata solo nei quattro singoli che hanno preceduto questo nuovo disco. Ma la novità non sta solo al microfono della band che ruota attorno al mastermind Martijn Westerholt: (altro…)
DISTANT – “Heritage”
(Century Media Records) A discapito della natura del logo, il gruppo in questione fa hard core, ma quello violento e urlato, molto simile in alcuni aspetti a generi meno canonici del metal, il djent su tutti. (altro…)
DREAD WITCH – “Tower of the Severed Serpent”
(Bottomless Pit / Gateway Music) Nuova doom band danese, ma tutt’altro che composta da ragazzini debuttanti, visto che qui dentro militano il chitarrista Andreas Cadaver (ex-Stone Cadaver), il vocalist Mikael Rise (Scamp), Dennis Larsen (ex-Olm) alla batteria, Pelle Santana alla chitarra solista e pure Leifur Nielsen (The World State, ex-Horned) al basso! (altro…)
DARK SARAH – “Attack Of Orym”
(Riena Productions/Blood Blast Distribution) Heidi Parviainen mise in piedi questo progetto all’indomani della sua esperienza negli Amberian Dawn: fu una sfida, un tentativo… ma a dieci anni di distanza, con ben altri quattro album pubblicati, esce da sotto l’ala protettrice della Napalm Records e si rimette in gioco, con un nuovo album, pure con un crowdfunding, continuando la storia del concept del precedente “Grim”, proseguendo questa intensa narrazione epic-fantasy. (altro…)
DAEVAR – “Delirious Rites”
(The Lasting Dose Records) Tedeschi fin nel midollo, i Daevar hanno fatto propri i sapienti insegnamenti di gruppi di culto come i Reverende Bizarre, tributati sin nello stile scelto per la copertina dell’EP. (altro…)
DAMNATION GALLERY – “Enter The Fog”
(Black Tears) Tre album in carriera per questa creatura ligure che sembra nata nella notte. “Enter The Fog” è il terzo album dei Damnation Gallery, Il debut album “Black Stains”, QUI recensito, è del 2018, poi il secondo album “Broken Time” del 2020 che comprende la canzone “The Unnamed” con al microfono (altro…)
DIMITRY – “V” (Reissue)
(FusionCore Records) Uscito nella primavera del 2022 sotto il nome dell’artista, ovvero Demetrio Scopelliti degli Arcadia, questo “V” torna ora più grintoso, con un curato remaster e l’aggiunta di ben tre tracce bonus. Chitarra solista, chitarra metal e virtuosa, chitarra prog, una chitarra che si lascia andare senza confini in un album interamente strumentale, uno di quei dischi dove la musica è tutto, offre tutto, dove un vocalist sarebbe quanto mai superfluo quando non fuori posto. (altro…)
DEMONIO – “Electric Voodoo of the Black Dawn” (Compilation)
(Helter Skelter Productions / Regain Records) I Demonio sono un trio italiano che ha il pallino del culto del doom settantiano, quello vagamente acido nei suoni, con distorsioni di cinquant’anni fa, suoni grezzi e Black Sabbath come riferimento. (altro…)
DEEP TOWN DIVA – “Royal Flush” (EP)
(autoproduzione) Attraverso l’anticipazione di due singoli, “Jager of Jager” e “Wind Black”, Deep Town Diva hanno preparato al meglio l’uscita di questo EP di esordio intitolato “Royal Flush” e contenente cinque canzoni. La band pone un approccio hard rock in canzoni con rimandi sicuramente (altro…)
DIPLOMATICS – “Is It Time To Fly?”
(Go Down Records) Mi ricordo bene quando debuttarono questi quasi punk italiano con quel “Don’t Be Scared Here Are The Diplomatis” (recensione qui). Mi ricordo pure che li intervistai pure (qui)… ma la cosa che ricordo meglio è sono una band capace di tutto tranne che essere diplomatica! (altro…)
DØDSENGEL – “Bab Al On”
(Debemur Morti Productions) ‘Angelo della morte’ che in norvegese è appunto Dødsengel, si presentano con l’oscurità in questo quinto album in studio. L’essere una black metal band non è sufficiente ai norvegesi ed ecco che elementi dark e atmosfere di una claustrofobia sopra le righe per quanto è ossessiva (altro…)
DEHISCENCE – “Colony” (EP)
(Chaos Records) Sono di Portland dello stato dell’Oregon negli USA i chitarristi Gangrene e Stillbirth e il batterista Hammer Pulse, cioè coloro che hanno messo in piedi questa cosa abominevole dal nome Dehiscence. Suonano qualcosa che è una collisione tra death metal e grindcore. Roba (altro…)
DEATHLESS LEGACY – “Mater Larvarum”
(Scarlet Records) “Ora Pro Nobis” sfoggia un ritornello maestoso che recita parole reverenziali, «Ora pro nobis / Ora pro nobis / Tenebrae / Miserere nobis» e nonostante tutto è un ritornello in grado di risultare dannatamente catchy. Un ritornello simile potrebbe venire in mente solo a (altro…)
DEFYING PLAGUE – “Leviathan Of Rot”
(Ad Noctem Records) In circolazione da poco più di un anno, i lodigiani Defying Plague possono già fregiarsi di aver aperto per la data milanese dei maestri Malevolent Creation; (altro…)
DESTRÖYER 666 – “Never Surrender”
(Season of Mist) È doveroso ricordare che i Deströyer 666 sono la band creata da KK dei feroci Bestial Warlust, una band tra le più abominevoli che si siano sentite in giro nella scena metal! KK, chitarrista, con i Deströyer 666 (altro…)