GRIFT – “Dolt Land”

(Nordvis Produktion) È una costante evoluzione artistica, oltre che spirituale, quella di Erik Gärdefors con il suo intenso e spettacolare progetto Grift, ormai giunto al quarto album, senza contare i vari EP, live e split. Fino al precedente “Budet” (recensione qui), Erik offriva quelle visioni introspettive dentro la natura e la tradizione della sua terra in chiave black metal… certo, un black metal diversificato, avvolto dentro dettagli folk, ma mai palesemente acustico come in occasione dell’EP “Vilsna Andars Utmark” (qui) dell’anno scorso, cosa che si ripete in questo immenso “Dolt Land”, un album che ancora una volta omaggia il monte Kinnekulle in Svezia, una sorta di altipiano, di fatto una mesa, ovvero una superficie rocciosa sopraelevata con la cima piatta formatasi 200 milioni di anni fa in era mesozoica. (altro…)
(Eclipse Records) Riemerge in tutta la sua grandezza un nome di punta del metal di questo paese, i Gory Blister storicamente considerati un’ottima realtà nell’ambito del technical death metal. Il nuovo album in studio “Reborn from Hatred” è stato creato con un riffing ben modulato, tagliato con una certa fluidità dal custode dell’anima di questa 
(Bindrune Recordings) Una strana sensazione di piacere mi pervade ascoltando “Cemetery Paths”, secondo album ad opera degli statunitensi The Glorious Dead. 

(autoproduzione) Valente chitarrista, insegnante, autore di diversi album nonché collaboratore per tanti. 


(Avalanche Recordings) L’ultimo album di Justin Broadrick e Ben Green “Post Self” è datato 2017. Sei anni sono tanti eppure i due inglesi presero una pausa anche più lunga dopo il 2001, lasciando passare il tempo ma rimanendo sé stessi e senza vedere scalfire la propria reputazione. La creatività del chitarrista, Broadrick che è anche 
(Sentient Ruin Laboratories) Solo in vinile e in digitale questa raccolta dei primi due demo dei sudcoreani di Seoul Gawthrop, esseri oscuri votati a un impasto sludge-doom che sprigiona tormenti voluminosi quanto una muraglia. Chitarre distorte in maniera greve, basso totalmente tuonante 
(Heavy Psych Sounds) Con la sua sesta prova in studio, il gruppo italiano ci regala un’assoluta perla di rock siderale, alieno, debitore più gli anni ’60 che ai ’70. Un disco che cattura sin dalla prima nota per una spiccata capacità di creare atmosfere silenti e sognanti, completamente slegate da quasi tutta la scena musicale odierna.
(Fastball Music) Un album nel 2014 pubblicato autonomamente e intitolato “Shadow of My Past”, poi nove anni dopo questo secondo album in studio. Da “Shadow of My Past” ad oggi la formazione svizzera Green Labyrinth ha cambiato la cantante e il batterista. Due sottolineature doverose prima 


(Diamonds Prod. / MusicArt) 

(Cruz Del Sur Music) Dopo cinque anni Jeff Black rimette in moto quello che all’inizio era un progetto solista. I Gatekeeper diventano una band a tutti gli effetti che ha pubblicato ad oggi due album e diverse cose a margine, come split, EP, singoli e altro. Il primo album è “East of Sun” (
(autoproduzione) Sono passati ben cinque anni dall’ultimo album dei bordolesi
(BMG) Se i Godsmack hanno iniziato a cambiare pelle dall’album “1000hp” del 2014 e continuando nel 2018 con l’album “When Legends Rise”, anche “Lighting Up the Sky” segue questo processo che lo rende molto radiofonico. “When Legends Rise” è la conseguenza diretta per una band che ha scritto canzoni proprio 


(Time To Kill Records) Possenti come il tuono i Godwatt che dunque scatenano la propria forza con il settimo album in studio intitolato “Vol. III”, un’opera maestosa forgiata con hard & heavy, stoner e doom metal. Il muro sonoro dei tre frosinati è granitico quanto maestosamente poetico. “Signora Morte”
(Eisenwald) A circa un anno di distanza dal suo predecessore ecco arrivare il nuovo album del gruppo blackster canadese. Le coordinate sonore non sono minimamente cambiate… per fortuna!
(Noble Demon) Secondo album per gli svizzeri Gomorra. Suonate in modo sapiente, le 11 canzoni scivolano piacevolmente, sono pochi infatti i momenti in cui l’ispirazione e la direzione di fondo della band perde effetto. Sono brani molto vivaci, veloci e melodici. Il disco è ben suonato, la registrazione è 


