GEMINI SYNDROME – “3rd Degree – The Raising”
(Century Media Records) Chiudono la trilogia gli americani Gemini Syndrome, quella trilogia sulla vita iniziata con “Lux” del 2013 e continuata con “Memento Mori” del 2016 (recensione qui). (altro…)
(Century Media Records) Chiudono la trilogia gli americani Gemini Syndrome, quella trilogia sulla vita iniziata con “Lux” del 2013 e continuata con “Memento Mori” del 2016 (recensione qui). (altro…)
(earMUSIC) Il bassista dei Deep Purple Roger Glover pubblicò questo suo album solista nel 2002 per Eagle Records. Glover realizzò questo lavoro con un manipolo di musicisti che vengono racchiusi sotto l’insegna ti The Guilty Party e tra questi spicca anche Randall Bramblett, voce principale e autore della maggior parte dei testi. Il (altro…)
(Vlad Productions) Osano verso il post rock e forse di più in direzione di quello sperimentale, di sicuro il grunge e qualche diramazione stoner nonché altre forme musicali, magari anche leggere, i Graceful. Con un mastering curato da Magnus Líndberg la band di Nantes offre un sostanziale crossover di intenti, di stili e di (altro…)
(AFM Records) Il greco Gus G. è indubbiamente un chitarrista carismatico e talentuoso. Ha iniziato la carriera a soli solo 18 anni, con i suoi Firewind, band personale poi cresciuta, espandendosi, pubblicando nel tempo ben dieci dischi (l’ultimo è uscito l’anno scorso, recensione qui). (altro…)
(Trollmusic) C’è poco da fare: il black bavarese ha un gusto molto intenso, personale, sempre evocativo, profondo, avvolgente. Nomi come Dark Fortress, Lunar Aurora, Eudaimony o Waldgeflüster, tutti bavaresi, hanno indubbiamente un certo peso sulla scena internazionale e, questi debuttanti Gràb, non sono certo da meno… specie se consideriamo che la parola ‘debuttante’ non è esattamente quella più indicata. (altro…)
(Black Lion Records) Debuttano con un imponente album, finalmente, gli italiani Ghostheart Nebula. Un disco che, come per il precedente EP, vede una lavorazione tra Italia e Scandinavia considerando che, oltre all’etichetta svedese, il master è stato nuovamente affidato a Øystein G. Brun (Borknagar) presso i Crosound Studio di Bergen, in Norvegia. (altro…)
(Autoproduzione) Per il proprio esordio i Ground-Force, che vengono nientemeno che dal Bangladesh, hanno fatto decisamente le cose in grande: “Tree of Life”, organizzato attorno a un concept fantascientifico/distopico (che ho letto nella sua interezza qui), viene offerto in tre differenti versioni (una cantata in inglese, una in bangla (altro…)
(Helldprod Records) Secondo demo per questo duo brasiliano, che tenta di mischiare sapientemente Motörhead, Venom e del sano Black ‘n’ Roll. Ne escono 5 tracce belle tirate, dove non c’è spazio per melodie o vaccate simili. (altro…)
(Nuclear War Now! Productions) Istituzione brasiliana, anzi mondiale, in fatto di metal estremo. Il death metal suonato in maniera annerita, estremizzandolo verso una forma embrionale del black metal. I (altro…)
(earMUSIC) In pochi possono suonare metal e arrivare ai trent’anni di carriera. Tra questi, ancora meno riescono a fregiarsi del titolo di “inventori di un genere”. Mister Hansen è tra questi, stando lui al power tedesco come i Maiden stanno al metal. (altro…)
(No Remorse Records) Raccolti attorno al cantante della line-up originale, Michale Podrybau, gli US power metallers Glacier pubblicano il proprio debut a 35 anni di distanza (!) dall’EP autotitolato che li ha resi una band cult fra i fanatici dell’american sound. (altro…)
(AFM Records) Come poteva Udo Dirkschneider restare fermo durante la pandemia? Non solo ci ha proposto il ‘miracoloso’ live che ha tenuto in Bulgaria nel 2020 (recensione qui), ma ora, in attesa del suo nuovo album che uscirà a fine Ottobre, mette insieme un gruppo di amici per un EP 12’’ di tre brani. (altro…)
(Grimoire Records) Forse mai come nel 2021 è difficile definire i canoni della musica contemporanea. Probabilmente, l’intento di strabiliare e di fare qualcosa che non suonasse “già sentito” ha scatenato la creatività di una moltitudine di gruppi, con risultati talmente diversi tra di loro che ad oggi è appunto impossibile dire che ci sia un genere di musica. (altro…)
(Century Media Records) Il mondo elettronico di GosT è un universo synth wave oscuro, graffiante… tanto suggestivo quanto aggressivo, materializzato da un’anima senza pace alla continua ricerca di confini sonori invitanti, sempre deliziosamente tetri. Certo, il metal in senso stretto, in qualsiasi variante, non risiede nell’arte di questo progetto… ma non dimentichiamo che GosT è stato anche supporter dei Mayhem, e questo evidenzai un sound maledettamente compatibile con l’universo privo di luce del metal estremo. (altro…)
(Gold Music One) Valente chitarrista, didatta, produttore e discografico, Gabriele Bellini è immerso nella musica in maniera totale. Il Bellini con (altro…)
(AOP Records) Gli oscuri blacksters bavaresi Groza tornano con il secondo album, il quale evolve le idee del debutto “Unified in Void” risalente a tre anni fa. La loro musica è black pulsante, intenso, corposo, deliziosamente pregno di un senso malinconico ed apocalittico, perfettamente in linea con i tempi odierni, apparentemente privi di speranza. (altro…)
(Elevate Records) Si ripresentano con un concept album (QUI presentato nei dettagli) i Gravestone, prendendo spunto dal romanzo “Gens Arcana” di Cecilia Randall. La storia si avvale della narrazione di Daniele Coccia, voce di Muro del Canto. Nell’album come ospiti anche Cristiano Borchi degli (altro…)
(Sleaszy Rider Records) I greco/ciprioti Graywitch debuttano con un album che, fin dalla copertina, dichiara chiaramente di rivolgersi ai defenders e ai fanatici dell’old school. Partiva bene “Rise of the Witch”, con l’heavy/speed ispirato di “Night Demons” e con l’heavy spudoratamente americano di “Midnight Metal Queen”; ma poi sono molti i brani che non girano. “Heavy Metal Life” è pesantemente (altro…)
(Massacre Records) M. Roth e Yantit, ovvero gli Eisregen, incidono un nuovo lavoro coinvolgendo anche la loro identità alternativa chiamata Goatfuneral. L’album “bitterböse” è stato realizzato durante la pandemia da CoViD-19 e dopo il precedente album “Leblos” che ben si è piazzato nelle classifiche di vendita nei territori di lingua tedesca. Goatfuneral erompe dal lato più nero (altro…)
(The Players Club) Negli ultimi mesi, forse da un anno almeno, ogni album solista di un chitarrista affrontato da chi scrive queste righe si è sempre rivelato un ascolto avvincente. Nel caso di Paul Gilbert come non confermare quanto affermato? Lui, ex Mr. Big e tra le sei corde più celebrate nel pianeta hard rock e non solo, non affatto al primo album solista e questo infatti (altro…)
(Osmose Productions) Sesto album per Gorgon di Christophe Chatelet, da non confondere con gli altri omonimi anche loro francesi; i parigini ooi pubblicano con la nostra Dusktone Records. “Traditio Satanae” è una sfilata di riff black metal e blackened death metal veloci e carichi di (altro…)
(Purity Through Fire) Non mollano i finlandesi Goats of Doom, i quali in un decennio hanno sfornato ben sei dischi! La loro proposta rimane molto personale anche se dovrebbe essere esclusivamente black, nonostante il moniker, ma alla fine il sound che emanano è strano, etereo, violento ma anche suggestivo… molto identificativo per l’appunto, in un costante crescendo stilistico, considerando poi con i primi dischi era più orientato ad un black/synth. (altro…)
(20 Buck Spin) È perverso il terzo album di questo tetro trio finlandese. Il loro death metal racchiude incubi, emana terrore, destabilizza con ritocchi atmosferici suggestivi e trascina con poca educazione nel profondo degli inferi. (altro…)
(Indie Recordings) Per capire questo EP bisogna guardare indietro. I Gåte sono una band folk rock norvegese attiva dalla fine dello scorso millennio, formatasi per mano del violinista Sveinung Sundli in compagnia della sorella, la vocalist Gunnhild. Quello strumento così classico e lo stile folk della voce della cantante, con l’aggiunta come completamente e contrasto di basso, batteria e chitarre elettriche, hanno portato ad una superlativa divagazione rock della musica tradizionale, regalando alla band un discreto successo, tanto da arrivare a vincere il Spellemannprisen, ovvero il Grammy norvegese. (altro…)
(Satanath Records / The End Of Time Records) Da diversi anni è una one man band ma agli albori i Godless sono stati una vera e propria band radicata a Puerto Rico che ha fatto parlare molto di se a causa di concerti dove sul palco tra immagini violente, carcasse di animali e situazioni varie si è guadagnata per lungo tempo il divieto di esibirsi. Negli (altro…)
(Sun & Moon Records) Full length di debutto per Gargoyle, band proveniente da Reggio Calabria con all’attivo il demo “Reborn In Blasphemy” del 2016. La formazione calabrese definisce il proprio stile ‘necrodoom’, il quale consiste nell’unione tra il doom ‘cinematografico’ tipicamente italiano, capace di evocare le atmosfere dei maestri dell’horror tricolore (siamo quindi in territori cari ai primi Death SS, Abysmal Grief, Paul Chain), con sonorità più estreme e vicine al black dei Mayhem ed all’epicità dei Dissection. (altro…)
(My Kingdom Music) Ennesimo album da questa storica formazione progressive nata a Firenze nel 1974 attraverso Maurilio Rossi, multistrumentista, cantante e autore ora affiancato da altri sette musicisti. “La Belle Dame” è uno spunto da un’omonima ballata del poeta inglese John Keats e i (altro…)
(Chaos Records) Solo un album nel 2015 appunto intitolato “Gateway”, poi soltanto EP per Robin Van Oyen il musicista di Brugge che gestisce l’esistenza di questo moniker. La sua è una visione oscura del death/doom e crea ora un altro EP, “Flesh Reborn” che rappresenta forse il massimo grado (altro…)
(Sepulchral Voice Records) Nascono nella metà della prima decade degli anni 2000 ma i Grave Miasma si creano anno dopo anno una solida reputazione. Quel tanfo che arriva dall’abisso del death metal e che sfocia a tratti nel black metal è qualcosa che galvanizza (altro…)
(Satanath Records / MurdHer Records) In circolazione da tempi immemori, i blacksters finlandesi Gloomy Grim non hanno perso lo smalto, anzi, il nuovo album è granitico, ricco di groove, con momenti tanto inquietanti quanto incalzanti. La storia della band risale a metà anni ’90, un progetto one man band di Agathon (Soulgrind, Walhalla, ex Airdash, ex Thy Serpent, ex Corporal Punishment) poi evolutosi verso una formazione completa, la quale ha subito variazioni nel corso di questi ventisei anni, i quali hanno visto la pubblicazione di un totale di sette album. (altro…)
(Pure Steel Records) Noto per essere stato il cantante dei Gothic Knights, e per essere attualmente quello degli Zandelle, George Tsalikis ha anche una carriera solista: “Return to Power” è il suo secondo disco ‘personale’, nel quale (eccettuata la batteria) suona e compone tutto da solo. (altro…)
(Constellation Records) C’era attesa per questo nuovo lavoro dei Godspeed You! Black Empeor e non poteva essere diversamente. L’etichetta (altro…)
(Satanath Records / Exhumed Records) La black metal band colombiana si ripresenta con un nuovo album volto a onorare il black metal in una maniera diretta, leggermente raw (altro…)
(autoproduzione) L’eclettico musicista e compositore Fabio La Manna ed il batterista Davide Cardella, entrambi ex Alchemy Room, rinascono artisticamente in questo nuovo intenso progetto, i Geometry Of Chaos, affidando il microfono a vari altri artisti, tra questi Marcello Vieira (Invisible Horizon), Ethan Cronin e Elena Lippe (Feronia, ex Nirnaeth). (altro…)
(Satanath Records) Settimo album e nuova etichetta per Angel Chicote (Mass Burial, Ad Nebula Nigra e altre band ancora) e Raúl Weaver (anche lui nei Mass Burial, oltre a Mistweaver e altre band). Multistrumentista e iniziatore del progetto il primo, poi raggiunto da Weaver, cantante, gli (altro…)