BY THE SPIRITS / FELLWARDEN / MOSAIC / OSI AND THE JUPITER – “Songs of Origin and Spirit” (Split)
(Eisenwald) Cospicuo split album che vede impegnati By The Spirits, Osi And The Jupiter, Mosaic e Fellwarden. Quattro musicisti, perché dietro ogni moniker c’è una singola mente, con quattro composizioni ciascuno e così “Songs of Origin and Spirit” diventa uno split da ben 80 minuti. By The Spirits è polacco, pone (altro…)
(Autoproduzione) Sotto un punto di vista nutro un grandissimo rispetto per i tedeschi Mortal Terror. È infatti ammirevole la coerenza e la passione che anima la band, in circolazione dal lontano 1986, nonostante lo scarso successo e lo status di formazione underground che si porta dietro da ben trentacinque anni. 

(Steamhammer / SPV) Una compilation di brani eseguiti dal vivo e alcuni in studio, per i quali c’è stato un lavoro di masterizzazione. L’album contiene quattordici canzoni delle quali sono sette versioni dal vivo, altrettante quelle in studio e prelevate 
(Revalve Records) Interessante progetto dalla Sicilia: i Mind’s Cove si dedicano a un heavy metal ancorato nell’era classica, ma ben aperto alle evoluzioni (se pure l’heavy metal ne ha avute…) degli ultimi quindici anni. “Drift” è il debut della band e si compone di otto brani.
(Graviton Music) Lo scorso anno è nato questo progetto per il mercato olandese e fiammingo, dunque Olanda e Belgio, per portare la musica metal ai più giovani e invogliarli a esplorare la loro creatività. Inoltre il progetto ha la sana e ammirevole intenzione di coinvolgere ulteriori persone, come
(Pure Steel Records) Con le foto promozionali che mostrano chiaramente i segni del tempo, gli inglesi Millennium pubblicano il loro terzo album in quasi 40 anni di storia: i nostri ebbero una certa notorietà con il debut autotitolato del 1984, ma non
(Massacre Records) Il black metal molto personale degli olandesi Misanthropia arriva la quarto capitolo. Molto personale perché la band crea qualcosa che si colloca in mezzo ad un incrocio di molte strade, dando vita a qualcosa di appetibile, non estremamente incisivo ma comunque avvincente ed attraente.
(Black Tears Of Death) Violenta mazzata questo nuovo album dei Malignance. Un atto sonoro stilisticamente vicino al black metal scandinavo, principalmente svedese. Album maestoso “Dreamquest: The Awakening”, con riff veloci, vaghe melodie epiche
(Nuclear Blast Records) I My Dying Bride sono uno di quei gruppi che ha sempre coccolato il proprio pubblico, in vari modi. Non solo con album di livello al più sopra la sufficienza, ma anche con EP sempre interessantissimi e all’altezza degli album, senza riempitivi o inutili cover o estratti live.
(Nuclear Blast Records) Premessa: ogni genere ha le sue regole. Un album black deve essere fatto in un certo modo, così come un album thrash… e così come un disco di power/happy metal! Se i Majestica, ex ReinXeed, autori l’anno scorso dell’ottimo “Above the Sky” (
(Nuclear Blast Records) I Macabre sono (pericolosamente) in circolazione dalla fine degli anni ’80. Sono in tre e sono sempre stati loro tre a esibirsi come Macabre. Nefarious, Dennis The Menace e Corporate Death, ovvero Charles Lescewicz, basso e voce, Dennis Ritchie alla batteria e Lance Lencioni chitarra
(Subcontinental Records) Sarebbe troppo facile definire Ramon Moro come ‘artista’ e basta, perché spesso sotto questo termine si nasconde molta riverenza verso limiti e stilemi, schemi e regole stilistiche che, comunque la si voglia mettere, sono limiti.
(Inverse Records) Più volte ‘accesa e spenta’, e ora attiva con una nuova formazione che va avanti dal 2018, la band finlandese Memoira presenta il proprio terzo album in 12 anni: “Carnival of Creation” è stato preceduto da una lunga serie di singoli digitali, per cui metà
(Ipecac Recordings) Un’occasione sprecata per i Mr. Bungle. Se Mike Patton (Faith No More), Dave Lombardo (ex Slayer), Scott Ian (Anthrax), nonché Trey Spruance (ex Faith No More) e Trevor Dunn (ex Melvins e John Zorn) entrano insieme in studio dopo anni, chiunque si aspetta qualcosa di importante
(Selfmadegod Records) Dopo una compilation nel 2006, assemblata con pezzi estratti da tutti i 7”, e non solo quelli, della band spagnola e pubblicati tra il 1988 e il 2004, appunto intitolata “Ultratumba”, arriva il secondo volume. “Ultratumba II” raccoglie
(Dying Victims Productions) Ci sono tanti modelli nella musica metal, e alcuni gruppi sembrano incarnare nello specifico le caratteristiche salienti dell’intera categoria di appartenenza. 
(AFM Records) Guidati dalla stentorea front singer Erica Ohlsson, gli svedesi Metalite fanno uscire il loro secondo disco in studio per un colosso come la AFM: quando arrivano album come questo in redazione, mi rendo conto che ormai le mie categorie per definire i generi sono abbastanza
(Iron Shield Records) Metallo fieramente britannico e senza tempo per i Midnight Force, band di Glasgow che fa della purezza delle origini la propria bandiera. “Gododdin” è il loro secondo disco, nel quale i riferimenti ai classici si sprecano… “Eternal Emperor” prende
(K2Music) Consolidata realtà italiana, veneta per la precisione, Methodica pubblica il terzo album esibendosi in un sempre frizzante prog metal dai tratti contemporanei. Suono pulito, un cantante dalla voce eccellente, Massimo
(BMG) Cazzo… già 40 anni? Sono passati quattro dannati decenni da quel mitico album? Il tempo passa. Come i cinque anni ormai trascorsi dalla morte di Lemmy.
(Go Down Records) Fare del rock in Italia non è affatto semplice. Se poi si sceglie di fare del ’semplice’ rock, senza tanti fronzoli o pretese di chissà quale tipo, le possibilità di far carriera si assottigliano drammaticamente. 

(Invictus Productions) Il lontano 2011 è l’anno nel quale questa formazione finlandese è nata. Solo dopo tutti questi anni i Malicious riescono a incidere e pubblicare un album. Piccolo inciso: etichetta e band parlano di album, per 25′ e otto pezzi. Per durata è forse un EP, ma non 
(Art Gates Records) Sarò sincero, mi mancava concepire l’esistenza di un incrocio tra il power metal e il progressive… eppure i Melodius Deite sono l’esatto punto di incontro di quello che fino a prima dell’ascolto di questo disco non pensavo potesse esistere, un
(Reaper Entertainment) È un puro piacere ascoltare questo live, specialmente in questo periodo praticamente senza concerti. Ed è esaltante sentire i Metal Church in piena forma! Certo, David Wayne (RIP) non ce lo restituisce nessuno, ma il ritorno del mitico Mike Howe 
(Funere Label) Lento e lacerante. Un album con cinque brani lunghi, eterni, pesanti e strazianti. Funeral doom in piena regola, destabilizzante, crudele, apocalittico, devastante. My death belongs to you è una one man band svizzera, capace di trivellare la psiche con ritmi poderosi sferzati da
(InsideOut Music) Registrato praticamente da solo, in quanto la pandemia da COVID-19 ha condizionato ogni cosa, “Sola Gratia” ha visto comunque gli interventi dei fedeli collaboratori di Morse, cioè Mike Portnoy e Rady George, gli stessi della The Neal Morse Band. I due hanno registrato le loro parti a distanza e inviandole poi a Morse. Un metodo
(Eat Lead and Die Music) Si deve essere coerenti e per tale motivo che si scrive nuovamente che i Mnonsterworks sono tra le migliori realtà della scena metal underground contemporanea, nonostante “Malignment” mostri qualche segno di stanchezza nella vena compositiva dei musicisti. Di loro abbiamo scritto spesso (