Le nostre recensioni di novità o album già in circolazione, le impressioni, le sensazioni, le analisi e dei nostri ascolti su tutta la musica della scena metal & rock.
RITUAL STEEL – “V” (#memorabilia)
(Pure Steel Records) Su Facebook definiscono il loro genere ‘idealistic heavy metal’, e non c’è dubbio che i classic metallers Ritual Steel credano in quello che fanno… il trio (due tedeschi e il cantante degli Exiled John Cason, californiano) ci (altro…)
(Steamhammer/SPV) Gli (auto)paragoni con i Judas Priest di “Firepower” sono forse esagerati, ma i Turbokill sono certamente una buona band: i tedeschi giungono al debut dopo l’EP del 2018, e propongono in “Vice World” dodici brani che loro definiscono
(Planet K Records) Una valanga di metal-punk si riversa fuori da “Metal Punx”. Lo dice in maniera sincera il titolo dell’album, lo racconta la storia degli Overcharge, nati a Varese otto anni fa e da allora infognati e di tanto con il punk, lo speed e
(Xenoglossy Productions) Il concetto estetico di questo lavoro è perfettamente condivisibile, anzi è accattivante. I suoni torbidi, le atmosfere tetre, le urla in puro scream, pattern ritmici folli, tastiere, violoncello e chitarre che si sommano, si ammassano
(Cruz del Sur) Non credo si possa mai smettere di parlare bene dei Dark Quarterer! La formazione di Piombino ha letteralmente inventato un genere, che potremmo chiamare epic/prog, e a ormai 40 anni (!) dai propri esordi sfodera un nuovo disco, che dà un seguito, dopo
(Soulseller Records) Terzo album per i norvegesi The Deviant che sfoderano del blackened death metal estremo, furioso e smaccatamente scandinavo. Si sente la tradizione death metal di quelle latitudini, quanto le variazioni irruente
(Massacre Records) Dopo il notevole “A Woman’s Diary – Chapter II” di fine luglio di questo anno (
(Iron Bonehead Productions) Un EP di come debutto è sempre molto utile a chi deve farsi un po’ di pubblicità: lo puoi usare come manifesto sonoro, come biglietto da visita, diciamo… ecco perché è importante la prima impressione, in questi casi.
(War Anthem Records) I serpenti svedesi prendono forse un pochino di ispirazione dai connazionali Marduk, per edificare il proprio secondo EP fatto appunto con black metal furioso, veloce quanto annichilente. Suonano bene, danno
(Andromeda Relix) “In the Storm” apre con eleganza e un tocco vagamente Pearl Jam della loro età più matura. Fortunatamente il prosieguo nell’album “Samsara”, con brani come “Each Day a Crossroad”, che è un incantesimo che riprende
(Rockshots Records) Esordio di gothic/symphonic metal dalla California, terra di solito da cui provengono band di ben altri generi: ma gli Anthea si inseriscono bene sulla scena. “Illusion” è piuttosto breve (otto brani più una versione orchestrale), ma in
(Fighter Records) Vera e propria istituzione del metallo classico spagnolo, per alcuni anni la risposta heavy/power all’heavy/NWOBHM dei Tierra Santa, i Vhaldemar danno un seguito all’ottimo
(Nuclear Blast Records) I Cadaver! Quelli di “Hallucinating Anxiety” e della sua rivoltante copertina. Quelli di demo tape smistati in tutta Europa nel circuito underground. Quelli che si sono fermati e hanno ripreso più volte, tanto che pensi 

(Spikerot Records) Lavoro complesso questo terzo album dei Shores of Null! Complesso in quanto non si tratta di un album convenzionale con vari brani: qui c’è un unico brano, una suite di trentotto minuti che un po’ si allontana dal puro doom/black tipico della band.
(Sun & Moon Records) I Void Moon proseguono quanto già espresso finora dalla loro discografia, proponendo un doom molto, ma molto lento, sia nel suono che nel cantato, in cui i tempi e di conseguenza la fruizione del pezzo rallentano in una spirale di annientamento e oscurità… eppure,
(Auto produzione) Immaginatevi gli In Flames della loro prima decade di carriera e incrociateli con i Fragments Of Unbecoming e avrete una idea generica su come suonino questi tipi. Le tracce hanno strutture molto simili tra loro, in generale molto intricate e con continui cambi di tempi e controtempi.
(Sliptrick Records) In queste tre tracce i greci danno prova che spesso la musica parla ed esprime molto più delle parole. E la parola che a qualsiasi persona ascoltasse ore questo gruppo verrebbe in mente è sicuramente ‘groove’.
(Rocket Recordings) Arrivano, contrariamente a quanto possa far pensare il titolo, al decimo album i Pharaoh Overlord. Manipolo di musicisti finlandesi che seguono le idee di Jussi Lehtisalo, chitarrista dei Circle e fondatore della band con Tomi Leppänen, anche lui nei Circle. Sono venti anni che i finlandesi spostano il loro
(Punishment 18 Records) Antenora è un lago ghiacciato sito nel nono cerchio dell’Inferno dantesco. Tre ragazzi, tre studenti, vi aggiungono una lettera al nome e mettendo in risalto sia la prima che la seconda, ed ecco nascere gli AnthinorA. Un passato da tribute band degli Iron Maiden tanto che Nicko McBrain, batterista dei Maiden, li porta come spalla nel suo tour
(Punishment 18 Records) Nelle note per la stampa fornite dalla Punishment 18 sui Torment c’è un passo che ben descrive i primi momenti dell’album: «una cover band che attinge alla scena thrash anni ’80, eseguendo varie songs di
(Transcending Obscurity Records) Settimo album per quello che è uno delle decine di progetti musicali creati dallo svedese Rogga Johansson. Paganizer, ovviamente, ma anche Megascavenger, Ribspreader, Putrevore, oltre a lavori solisti e collaborazioni come quella con Paul Speckmann dei Master. Nel totale 
(Punishment 18 Records) Matt Hanchuck è il fondatore della band nata nel 2016 con l’ausilio di un amico. Gli inizi hanno visto Hanchuck dedicarsi a canzoni che avevano almeno venti anni che finalmente prendevano forma in una registrazione, quella
(auto produzione) EP di debutto per questa band spagnola. I primi vagiti risalgono al 2018, ma è solo durante la prigionia del 2020 che riescono a dare forma a questi quattro brani per urlare al mondo una buona dose di cattiveria. La band è composta da gente che milita o ha militato in altre realtà locali (tra queste Norothin ed Etiner) e desidera solo sferzare l’etere con un death metal capace di dettagli progressivi ed un legame anche con il black.
(AFM Records) A due anni da “

(Amor Fati / Extraconscious Records)Nato come one man band e poi cresciuto (anche se le cose non sono molto chiare) questo progetto francese è devoto alle arti oscure. ‘Santa Maria dei Lupi’ è capitanata da O. (anche nei Chambre Froide) ed il sound che emerge da questo secondo disco è pura devastazione,
(Volcano Records) Con una formazione profondamente rinnovata, e dopo un silenzio di circa otto anni, i romani Ivory Moon tornano sul mercato con il loro quarto full-length: bentrovati! Il disco inizia con “Human Greed”, un brano di quasi sette minuti di taglio power/gothic, con un
(Autoproduzione) Split leggero e immediato per gli italiani A Vintage Death e per gli statunitensi Depleted. Gruppi per la verità molto simili, entrambi votati ad un death molto romantico e lento, a tratti doom,
(Xenokorp) Neppure mezz’ora questo concerto dei Putrid Offal che come da titolo si svolse su uno dei palchi del celebre festival francese Hellfest nel 2017. Quell’anno la band pubblicava in agosto un EP, “Anatomy” che conteneva anche materiale
(Scarlet Records) “
(Autoproduzione) Forse potremmo definirli la risposta canadese, contemporaneamente, agli Arkona, i Moonsorrow e i Korpiklaani… nel loro terzo album, i nordamericani Protokult offrono una interessante miscela sonora che ha alla base il pagan/folk, ma contaminato spesso e