RHAPSODY OF FIRE – “The Eight Mountain”
(AFM) Ed eccoci finalmente al momento della verità! Avevo glissato questo appuntamento con la storia con la mia non-recensione di “Legendary Years”, quindi il mio ‘vero’ ultimo contatto con i Rhapsody of Fire risale a “Into the Legend”, che (altro…)
(Massacre Records) Sono passati quasi cinque anni da “
(Nuclear Blast) Come sempre più spesso accade, ecco che un album recente pubblicato da una major torna nei negozi in una famigerata ‘tour edition’: stavolta tocca a “
(AFM) Il quarto album del veterano Herman Frank (qui la recensione del terzo, “
(Pure Steel) Dallo stato di New York, i debuttanti (ma in realtà anzianotti veterani) Last Pharaoh propongono un disco che mette insieme l’us metal più teso a qualche elemento shred e
(Gates of Hell) Dopo “
(Revalve Records) Che bel disco questo “Zeitgeist”! Lo concepisce Edward De Rosa, chitarrista dei Soul of Steel
(Inverse Records) Con ogni evidenza, i Wrestling compongono e diffondono la propria musica con l’unico scopo di divertirsi: il debut di questi finlandesi è una sorta di bignami dei generi classici,
(High Roller) Dalla Svezia i Source debuttano con la ristampa del loro demo, che la High Roller trasforma in un EP 12’’; mastermind della band è Richard Lagergren, che qualcuno ricorderà per la sua permanenza nei Portrait,
(Jolly Roger) Non credo (o almeno spero…) che ci sia necessità di presentare al pubblico di MetalHead i Crying Steel: la formazione bolognese è di diritto una delle più illustri esponenti del metallo italiano anni ’80,
(Ice Warrior) Ricordo i fiorentini Flashback of Anger non solo per il loro ottimo debut “Splinters of Life”, ma addirittura per il demo “Panta rei”, del 2004, che ricevetti (quando ancora esistevano i cd fisici) e recensii per conto di una vecchia webzine…
(Pure Steel Publishing) Mentre il debut “
(Autoproduzione) Benvenuti nella terra di Vandor! Giovane band svedese gestita dai fratelli Bjerde, i Vandor si pongono di fronte all’ascoltatore (a partire da una copertina che poteva andare bene sui demo di venti anni fa…) con un onesto power metal vintage. Dopo la breve intro, “Wrath of the Night”
(Pride & Joy Music) MetalHead ha un lungo e articolato rapporto con i Secret Rule: nei nostri archivi troverete infatti recensita tutta la discografia della band romana, dal debut “
(High Roller) Fra le tante, tantissime formazioni che suonano NWOTHM, gli spagnoli Hitten hanno certamente il potenziale per ritagliarsi un posto al sole. La band iberica, ma guidata dal nuovo singer italiano Alexx Panza, compone infatti un disco che si fa notare per la freschezza del songwriting
(SPV) Sembra che il terzo album live dei Raven, testimonianza di uno show tenuto in Danimarca alla fine del ’17, sia stato registrato ad insaputa della band stessa: ma anche se i nostri l’avessero saputo, non credo si sarebbero fatti problemi formali, dato che nessuno può mettere in dubbio la diretta spontaneità
(SoundAge Productions) Dopo il convincente EP “
(Limb) Con “
(Divebomb Records) One-man band del polistrumentista dell’Ohio Andrew D’Cagna, che fra le altre cose è da poco il cantante degli Icarus Witch, gli Ironflame mi hanno stupito con il loro heavy/epic metal di pregevole fattura:
(Fighter Records) Ancora Spagna, ancora Fighter Records, ancora metal in spagnolo: la lista delle band iberiche messe sotto contratto da questa etichetta si allunga ancora, e le proposte finiscono inevitabilmente per somigliarsi un po’ tutte…
(Alcyone Records) Si danno molto da fare, i Serpent Lord: questi ragazzi ellenici all’esordio curano molto immagine e sito, e il loro occult heavy metal si fa sufficientemente godere nella sua ricerca di un risultato innovativo che sia comunque ortodosso e rispettoso dei grandi nomi del passato.
(Autoproduzione) Dopo un lungo silenzio, che monta addirittura al ’12, i francesi Fenrir pubblicano il loro secondo full-length: prima nota positiva è la bellissima copertina. “A red Sun rises” media bene fra le diverse influenze del sound, che si muove fra gli Ensiferum nei momenti più tosti
(Paragon Records) Con due album e un demo, gli us heavy/speed metallers del Nebraska Ghost Tower sono stati attivi fra 2007 e 2012; arriva oggi la ristampa del loro secondo e ultimo disco, che in origine aveva avuto limitatissima circolazione. “Ninth Tooth of the Gravekeeper’s Grin”
(Massacre) Dopo la parentesi piratesca/runningwildiana di “
In occasione dell’uscita di “
(Scarlet Records) Dopo “
(Dying Victims) “Hell is for sale” è l’unico full-length dei Tedeschi Wardance: uscito originariamente nel 1990, dunque in un bruttissimo momento per il metal, viene oggi riproposto dalla Dying Victims Productions
(High Roller) Da una terra tradizionalmente dedita al metal estremo, la Norvegia, arriva il buon esordio dei Black Viper, formazione votata invece al sound degli anni ’80. La titletrack dispiega
(Autoproduzione) Con una copertina che definire naive è dire poco, ci arriva in redazione il secondo disco degli inglesi Osmium Guillotine: metallo classico sgangherato e fatto per divertirsi, ma per lunghi passaggi decisamente efficace.
(Sliptrick Records) Con una immagine ironica, a metà fra il true metal e il post-apocalittico, i milanesi Heavy Generation danno vita a un debut frizzante e coinvolgente, che rilegge con stile e buone capacità i cliché del metallo classico
(ROAR – Rock of Angels Records) Gli spagnoli Kilmara, che in passato hanno pubblicato anche per la Sony iberica, propongono oggi il loro quarto album: il nuovo cantante è lo statunitense Dani Ponce. I nostri propongono un melodic metal dal sound e dall’immagine giovanile e ruggente.
(Cruz del Sur) Oltre ad essere il primo disco uscito per l’etichetta romana Cruz del Sur, “After the Fire” dei Pharaoh fu anche il primo platter per il quale scrissi una recensione: sono passati addirittura 16 anni da allora (era il 2003…),
(Napalm Records) Terzo album dei tedeschi Beyond the Black, “Heart of the Hurricane” è un buon esempio di symphonic metal collocabile all’incrocio fra Epica, Delain e Within Tempation.
(Inverse Records) Come è noto, la Finlandia è la nazione con più band metal in rapporto alla popolazione: dalla terra dei mille laghi vengono anche i Wolfhorde, autori di un terzo album che non convince del tutto.