BLASPHEMIC CRUELTY – “Crucible of the Infernum”
(Hells Headbangers) Che cosa abbia alimentato tanta cattiveria in Mister Palubicki sinceramente lo ignoro e non lo voglio manco sapere. Però la cosa funziona se riesci a mettere (altro…)
(Hells Headbangers) Che cosa abbia alimentato tanta cattiveria in Mister Palubicki sinceramente lo ignoro e non lo voglio manco sapere. Però la cosa funziona se riesci a mettere (altro…)
(Cyclone Empire) Si ripetono i tedeschi Shakhtyor. Tornano dopo il debutto del 2012. Sono sempre in tre, affidano la cover sempre a Christian “Zeichentier” von Wieding (che ha lavorato anche con Nuclear Assault) e continuano ad addentrarsi in un oscuro post metal (altro…)
(Metal Scrap Records) Gli israeliani Stormy Atmosphere dichiarano di suonare Progressive Art Metal, e trovo che questa pomposa definizione non sia fuori luogo per la loro musica: su una struttura prog di base i nostri spaziano dall’estremo alla classica, per un mix di sicuro impatto. (altro…)
(Autoproduzione) Cantano in svedese e vogliono ricreare le atmosfere di un gruppo di vichinghi raccolti di notte attorno al fuoco: con i cinque brani del loro ep acustico, i Grimner ci riescono benissimo! (altro…)
(Autoproduzione) Spero proprio che gli Hyling si siano separati dalla sfortuna che li ha perseguitati negli anni passati e che finalmente si godano il giusto riconoscimento per una carriera lunga ma poco prolifica. Siamo infatti al terzo album in più di una decade e i nostri, forti finalmente di una (altro…)
(Nuclear Blast) Ed eccoli al nono album, i ragazzi del lago Bodom: fra alti e bassi, Alexi Laiho e compagni sono da quasi venti anni uno dei punti di riferimento del melodeath europeo, e “I Worship Chaos” non delude le attese. (altro…)
(Blood Fire Death) Secondo full length per Siroll!, band Spagnola attiva dal 2008, con all’attivo anche un EP, “Aniquilaciò”, uscito nel 2013. In tutta sincerità, non ho mai amato più (altro…)
(House of Ashes) In più di un decennio questi tre nerboruti tizi hanno esplorato un po’ tutto l’esplorabile del sonoro. L’ultima fatica risale appena al 2014, con un album ambient. E ora l’opera di sperimentazione va avanti con una prova dalle tinte doom death. Genere rischioso perchè il pericolo di (altro…)
(Wohrt Records) Una furia primordiale questo “Rituals Of Savagery”, mini album ad opera degli Statunitensi Caveman Cult. La band proveniente da Miami propone, infatti, un (altro…)
(Pesanta Urfolk) Qui c’è Blake Green degli americani doom/droner Wolvserpent. E questo è un altro dei suoi progetti, uno dei tanti… un progetto che arriva al quarto capitolo offrendo (altro…)
(Beläten) Lo schifo del mondo che Kim Sølve riesce a descrivere è stupefacente. Certo, di ispirazione per queste cose l’umanità ne offre a volontà… ma Kim, con i suoi Blitzkrieg Baby riesce ad innalzare il livello di ansia, di orrore, di rigetto, (altro…)
(Avantgarde Music) Raccontare la terra della propria infanzia, attraverso la storia e il mito della civiltà nuragica e del folklore della Sardegna. Lì è nato Antonio Sanna eppure il suo ambient folk black metal però nasce nella lontana (altro…)
(Pitch Black Records) I brasiliani Dragonheart sono attivi da quasi venti anni, e da quindici portano avanti una loro trilogia fantasy che, con questo “The Battle Sanctuary”, giunge alla sua conclusione. (altro…)
(Dark Essence Records) Il “terzo tentativo” di Tchort e Bloodpervertor, gli ex chitarristi dei Carpathian Forest, si chiama “Born In Thorns”, nato nelle spine… e non dimentica la tradizione presentandosi con quel 666 ben visibile in copertina, la (altro…)
(Karisma Records) Progressive metal norvegese. Ma nell’orbita della Dark Essence Records (Karisma è l’etichetta figlia) che senso ha? Molto, se consideriamo che qui dentro ci suonano personaggi che militano in Borknagar, ICS (altro…)
(Earthquake Terror Noise) Ultimate Holocaust è un trio nato nel 2010 come tribute band dei leggendari Sodom, passando poi a scrivere pezzi propri dopo alcuni anni trascorsi suonando dal vivo i brani della band capitanata da Tom (altro…)
(Punishment 18 Records) Esordio sulla lunga Distanza per Bleeding Gods, band Olandese nata nel 2012 per mano dell’ex bassista degli Houtwitser Ramon Ploeg, che in questo lavoro vediamo in veste di chitarrista. Il (altro…)
(Bones Brigade Records) Primo full length per Evisorax, band Inglese con all’attivo due MCD (“Enclave” del 2008 e “Isle Of Dogs” del 2011). La proposta musicale è un grindcore abbastanza tradizionale ed old school, (altro…)
(The Church Within Records) Quinto lavoro per la band di Tim Schmidt e Phil Swanson, i quali dopo il fantastico ed eccentrico “Earthmother” tornano con un disco più lineare, più rock/doom, più “New Torch of Doom Rock Music”, come loro stessi si sono (altro…)
(Beyond the Storm Productions) Sicuramente, Luca Turilli è uno dei compositori che più hanno influenzato il power metal degli ultimi anni: ma la maggior parte dei seguaci trae ispirazione dai Rhapsody of Fire (altro…)
(Universal Music) Chi è il vincente della scena grunge? Chi è colui che è andato oltre le maledizioni, le morti, ma soprattutto al di là del dimenticatoio? Dimensione orribile che spesso risucchia indiscriminatamente musicisti di ogni sorta? (altro…)
(Napalm Records) Sataniste e satanisti, ecco un nuovo grimorio di ossequi al Demonio! Scherzo… Secondo album per gli svedesi Year Of The Goat, band amante delle tinte nere e di un heavy rock dalle sonorità seventies e (altro…)
(Dark Essence Records) La parola debutto, quando pronunciata dalla Dark Essence records -label norvegese per antonomasia-, assume un significato diverso. Poi se la band non è norvegese, nazionalità della maggior parte del (altro…)
(Avantgarde Music) Il livello di “post” raggiunto dagli statunitensi Krallice è estremo, complesso, devastante. Sono al quinto lavoro e non hanno nessuna intenzione di addolcire o semplificare il (altro…)
(Avantgarde Music) In realtà si chiamano “Сивый Яр” e tuonano dalla Russia. Il moniker è ispirato al nome di un antico dio degli slavi… un dio che ricorda la sofferenza, se paragonato al devastato timbro vocale del singer, in questi 38 minuti di black metal molto intelligente, complesso, ricco di melodia ed atmosfera, ma (altro…)
(Quality Steel Rec.) Primo approccio, almeno per chi scrive, nei confronti di questa band tedesca al secondo album in studio. Il blackened degli Ars Irae è passato nel tempo attraverso due EP e l’album (altro…)
(Napalm Records) Tredicesimo album. A trentuno anni dal debutto omonimo. Non è poco. Gli W.AS.P. di oggi sono molto diversi da quelli di allora. Lo stesso Blackie Lawless di oggi è molto diverso da quello delle origini, (altro…)
(Selfmadegod Rec.) Forse sono i gusti di chi scrivere a venire fuori, ma questo ultimo album degli Antigama meriterebbe già per la sola “Out Beyond”. “The Insolent” si sposta di poco dalla solita forma sonora della band polacca. Meno caos, sperimentazione ridotta e dunque qualcosa di più concreto in questo sviluppo sonoro. (altro…)
(Candlelight Records) Al quinto album, gli ucraini Khors vanno avanti nella loro evoluzione musicale che nel tempo gli ha allontanati sempre più dai suoni più propriamente folk per evolversi in qualcosa di nuovo. La (altro…)
(UNFD Records) Band difficile questa. Gli australiani Northlane hanno guadagnato una buona dose di complimenti con il precedente “Singularity” e un tour che gli ha fatto attraversare Europa, (altro…)
(Cursed Records) Un black feroce ed intenso, con iniezioni death che questa volta arriva dall’Austria. Si sono formati di recente, nel 2010, ed hanno all’attivo solo un’altra release di due anni fa. Il loro black è veloce, ma anche incisivo e ricercato, sempre feroce, sempre tagliente. È (altro…)