Le nostre recensioni di novità o album già in circolazione, le impressioni, le sensazioni, le analisi e dei nostri ascolti su tutta la musica della scena metal & rock.
LUMNOS – “A Glimpse Through the Event Horizon”

(Flowing Downward) Il black atmosferico di questa one man band brasiliana si allontana ulteriormente dalla terra, dalla vita terrena, dall’aria respirabile e dal tepore dei raggi del sole… per lasciarsi andare nel gelo siderale del cosmo, senza più confini, senza un meta se non il vagare stesso, innalzando il mastermind Putrefactus a vagabondo spaziale, cultore dell’infinito e di quello che si cela oltre i suoi irraggiungibili confini. (altro…)
(Listenable Records) Un ruggito generato in Anversa “Rambler Aeons”. Questo album dei belgi Bark è il quarto pubblicato nell’arco di sei anni – in redazione abbiamo già trattato il secondo 




(MDD Records) Nonostante siano in attività dal 2008, solo ora arriva per la prima volta in redazione un lavoro dei Mandragora Thuringia. I tedeschi con “Rex Silvarum” siglano il terzo album in studio e soprattutto esibiscono un brillante folk 
(AFM Records) Strana iniziativa dei tedeschi amanti del power sinfonico: riproporre il disco del 2021 (recensione
(Hidden Marly Production) Da quella terra che vede una città incastrata tra montagne e mare, Genova, riemerge Arioch, colui che imperterrito muove i fili di Maligance. In Italia questo progetto black metal è una sana istituzione. Black metal con un savoir faire che ricorda i Marduk e a tratti vagamente i
(Massacre Records) I marsigliesi Galderia sono già stati ben fotografati in redazione con il secondo lavoro “Return of the Cosmic Men” (
(Season of Mist Underground Activists) Roman Saenko è ritornato in studio, non da solo, per un nuovo e undicesimo album come Drudkh. È bello che il musicista ucraino, di Kharkiv, abbia realizzato un nuovo lavoro. Chi scrive ha sempre ammirato quanto è stata capace di produrre la scena
(Atomic Fire Records) Sette canzoni che gli Epica hanno scritto ed eseguito ciascuna insieme a degli ospiti, questa è la proposta della band di Simone Simons e Mark Jensen per i vent’anni di attività della band olandese. Sette canzoni che suonano dunque tutte in maniera peculiare perché al di là degli ospiti, si 

(UPRISING! Records) Full length di debutto per Empire Drowns, che si ripresentano al pubblico dopo nove anni dall’EP “Bridges”. Provenienti dalla Danimarca, gli Empire Drowns sono musicalmente legati alla scena doom/death/gothic inglese di inizio anni ’90, al punto che la band ha esplicitamente richiesto al produttore Marco Angioni (Tygers Of Pan Tang, Detest, Thorium) di ricreare quelle sonorità che caratterizzavano “Gothic” dei Paradise Lost, “Serenades” degli Anathema e “As The Flower Withers” dei My Dying Bride.
(Controcanti Produzioni e altri*) Gli Infall fanno casino, nel bene o nel male fanno davvero casino. Nell’album “Silent”, pubblicato per This Is Core nel 2017 e 
(Minotauro Records) Disco d’esordio dal titolo omonimo per questa storica band ferrarese. I Limite Acque Sicure (LAS), sono impegnati da quasi 20 anni a proporre classici del rock progressivo italiano, soprattutto del Banco Del Mutuo Soccorso. L’album si apre con il brano “Sogno d’Oriente”, forse il più rappresentativo 

(I, Voidhanger Records) Certi dischi nascono davvero sotto una buona stella. Chissà, magari non era nemmeno nelle intenzioni dei suoi creatori, ma “Black Terrain” è un grande, grande disco.
(Iron Bonehead Productions) Infestano il pianeta dal 2014, con i colleghi Tomb Portal formano l’Inner Circle ungherese e di loro non si sa un accidente. Sembra siano un quartetto, visto che qualcuno è riuscito a scattare una scadente foto di una loro ‘esibizione’ dal vivo. Ma chi diavolo sono? Sono ancora annoverabili tra gli esseri umani, o appartengono agli inferi?
(Mighty Music) Quintetto svedese testimonial di un AOR/hard rock di ovvia natura anni ’80 i Captain Black Beard. Le canzoni di “Neon Sunrise” sono graziose, fruibili, con il cantato di Martin Holsner ben inserito e valore aggiunto al tutto. Canzoni dunque graziose ma il modo di suonare delle chitarre e dunque 

(Metal Blade Records) Brutal death inglese. Questo troverete, niente di più, ma soprattutto niente di meno. Ma perché si dovrebbe scegliere questo gruppo rispetto ai mostri sacri del passato?
(Time To Kill Records) Il nome della band farebbe pensare a qualcosa legato al crossover, mentre la copertina riporta aspettative tipo horror metal o doom… Tutto sbagliato! Le battute inziali di “Trashed” sono una sorta di intro dall’atmosfera cupa, densa di suspence, poi lascia spazio a un sound
(Avantgarde Music / Unorthodox Emanations) L’ex Nocturnus Ed Mowery forma pensa ai Tiwanaku nel 2003 e da allora ha lavorato a questo album, affinché potesse un giorno vedere la luce della pubblicazione. Negli anni Mowery ha collaborato con James Murphy (Testament, Obituary ecc.), Richard
(Les Disques Du Tigre) Tre musicisti della città francese di Limoges, Fabienne Albiac, Betti Lou e Steff Tej’ fondano un impero sonoro densamente mastodontico con la capacità di rendersi fluido attraverso colate di psichedelia e polvere comsica. Due chitarre e una batteria, nessun 
(Listenable Records) È risaputo come nell’ambito della scena musicale metal la Gran Bretagna non sia la patria del thrash metal. Per quanto il genere abbia attecchito nell’Isola come testimoniano nei decenni le vendite e l’affluenza ai concerti, una scena concretamente solida il Regno Unito di suo non l’ha mai 