RITUAL SACRIFICE – “When Hope Is Pain” (Reissue)
(Vic Records) Onore alla Vicrecords per avere ripescato e pubblicato “When Hope Is Pain”, debut album degli statunitensi Ritual Sacrifice. La band nasce nel 1988, pubblicando cinque demo dal 1989 al 1994. Il debutto in questione sarebbe dovuto uscire nel 1995 per Massacre Records; (altro…)
(Cruz del Sur Music) Questo del Sommo Inquisitore è un album davvero particolare, che va attentamente analizzato. Di fatto si tratta del nuovo progetto di Giuseppe Cialone, cantante dei Rosae Crucis e dei Tyr: ancora heavy metal orgogliosamente in italiano, stavolta espressamente dedicato a tematiche medievali – e in particolare, come è 

(autoproduzione) Tre solidi e coinvolgenti canzoni di Raff Sangiorgio (Gory Blister) in questo suo progetto solista. “Glitetr Sand” è una strumentale fulminante, ai limiti del thrash metal. È “Burning Sun” a chiarire le intenzioni hard rock/hard & heavy del chitarrista che espone una sequela
(autoproduzione) Al secondo album dopo cinque anni i parigini 
(Petrichor) Progetto musicale proveniente dalla Norvegia anche se il fondatore è di origine russa. Il freddo e la vastità della Siberia, insieme alla natura norvegese, sono i due concetti ispiratori del black metal con lampi post di Bizarrekult. Tematicamente i testi sono un concentrato di discorsi che finiscono nella 

(Luik Music) Sono un trio i W!zard e lo si sente, lo si avverte. Ritmiche frenetiche e continue, il basso che è pura propulsione e diventa completamento degli spazi sonori, con la chitarra che emana scariche, quanto poi la voce che si dirige su percorsi a prescindere dalla direzione della massa sonora. Romain Arnault canta e suona il basso, ma alla voce partecipa anche il chitarrista 
(Avantgarde Music) In questa redazione vige una buona reputazione riguardo a Mesarthim (ne abbiamo scritto
(autoproduzione) Primo EP di un concept che i Thaeia costruiscono armandosi di due nuove chitarristi, Francesco Capuani e Federico Tiero, i quali contribuiscono a foderare lo stile di un rabbioso quanto snello djent metal con
(Nigredo Records / Realm And Ritual) Intro, outro e nel mezzo tre pezzi, una conformazione canonica per il black metal dei primordi quanto di quello underground. Hanno strutturato l’EP in questo modo i Lum ed eseguendo il genere in una maniera 

(autoproduzione) Il musicista milanese Rocco Cogliati si cimenta nel progetto 



(Osmose Productions) Solo due pezzi per “Mrtvaja”, appunto la title track divisa in due parti di oltre nove e oltre dieci minuti rispettivamente, per quella che è un’idea di quanto sarà il futuro album. Un’edizione stampata in vinile 10” con versione CD
(Season of Mist Underground Activists) L’etichetta francese offre spazio a questa realtà black metal della Bielorussia. I Khandra hanno già pubblicato due EP e dunque l’esordio su full length arriva con l’insegna di un’etichetta presitgiosa, sempre pronta a scovare nuove proposte come testimonia anche la sua divisione ‘undeground’. Suonano il black metal in maniera ruvida
(Black Lodge Records) Ci sono alcuni dischi che viaggiano con il pilota automatico inserito, nel senso che basta ascoltare alcuni spezzoni di brani a caso per capirne l’entità della proposta. 
(High Roller Records) Ed ecco tornare sul mercato, come periodicamente accade da qualche anno, il primo e unico disco degli Exorcist, ovvero i Virgin Steele di “Noble Savage” (l’anno è lo stesso, il 1986) assieme al batterista di Jack Starr, camuffati dietro pseudonimi e dediti a uno speed/thrash marcio e orrorifico!
(autoproduzione) Quando “Coldgrinder” scoperchia l’abisso dal quale “RS-28” proviene, si comprende immediatamente che i Sarmat sono una band polacca. I quattro sono infatti una nuova espressione del blackened death metal di quella nazione la quale, non c’è che dire, ha sempre qualcosa da esprimere. Le
(Pure Steel Records) Usciti nel 2020 con “Road To Victory” (
(Relics from the Crypt) Seconda ristampa, dopo il debut “Bursting Out (The Beast Became Human)”, per gli heavy/speed metallers MP, ovvero Metal Priests: il loro secondo album è di molto superiore al debut, per quanto si mantenga senza brillare nei tipici canoni dell’epoca (è del 1987) e del genere.
(Relics from the Crypt) Il ritorno sul mercato dei primi due dischi dei tedeschi MP, cioè Metal Priests (qui ci occupiamo proprio del debut, del 1986) mi fa porre ancora una volta la fatidica domanda: ma c’è davvero di aprire tutti, ma proprio tutti, i cassetti dell’underground, per mostrarne il contenuto alle nuove generazioni?
(Pitch Black Records) Il secondo album dei norvegesi Sinsid ha decisamente gli stessi pregi e gli stessi difetti del debut “Mission From Hell” (

(Massacre Records) La band dei FireWing nasce aggregando musicisti brasiliani e statunitensi: Airton Araujo (voce), Caio Kehyayan (chitarra), Bruno Oliveira (chitarra), Peter de Reyna (basso) e Chris Dovas (batteria). Sono elementi con esperienze in Age Of Artemis, Vital Remains, Aversed e altre band. La linea di stile seguita è il