DAAGH – “Daagh” (EP)
(Wolfspell Rec.) Di Daagh si sa che è una one man band proveniente dalla Norvegia. Il resto è ignoto. La tradizione (altro…)
(Wolfspell Rec.) Di Daagh si sa che è una one man band proveniente dalla Norvegia. Il resto è ignoto. La tradizione (altro…)
(Century Media) L’ex singer dei Turbonegro, Hans Erik Dyvik Husby, noto anche come Hank von Hell o Hank von Helvete, dopo la fuoriuscita dalla band, la sobrietà e una vita più rilassata si ritrova nuovamente irrequieto, scatenato e sfacciato -come dimostra la copertina- e pubblica questo album (altro…)
(Cruz del Sur) Incorniciato da una splendida copertina arriva in redazione “The Waters of Death”, debut del duo inglese Lethean, fondato dall’ex-Solstice James Ashbey. “Idylls of the King” apre il disco con un’epica oscura e sofferta, (altro…)
(IndieBox Music) Per soli 17” i Sangue non arrivano ai 10′ totali di durata per questo lavoro omonimo. Otto pezzi per la formazione hardcore della Sardegna, registrati in maniera (altro…)
(Suburbansky Records/Audioglobe) Nell’universo dei testi la lingua italiana è proprio una brutta bestia. Se nel parlato lascia spazio a giri di parole e combinazioni praticamente infinite per esprimere un singolo concetto, la sillabazione (altro…)
(Buil2kill Records) Scorrendo i titoli delle canzoni di “Freak” ne spuntano alcuni in netta sintonia con quello dell’album. Per esempio “Merrick”, ovvero Joseph Merrick che venne definito ‘l’uomo elefante’ a causa della sua deformità, oppure (altro…)
(Manifest Records) A due anni dal doppio album “Through the Ashes” tornano gli inossidabili epic metallers sardi Icy Steel: il nuovo disco (come credo suggerisca lo stesso titolo) vede l’illustre partecipazione di numerosi ospiti. (altro…)
(Nuclear War Now! Productions) Devo dire che l’ascolto di “Ancient Spells Of Darkness” mi ha lasciato alquanto combattuto; da un lato l’ascolto di questo disco mi ha dato belle sensazioni, riportandomi all’epoca d’oro del black metal. (altro…)
(autoproduzione) Diciassette anni di attività nei dintorni di Milano, un album e un EP, cioè “Playng Hard” del 2012 e “Unbearable” del 2016. Sono gli aspetti salienti nella biografia della band che realizza il secondo (altro…)
(Arising Empire) Mi sono accostato con grande scetticismo al secondo disco delle Lovebites… ma mi sono (in massima parte!) ricreduto. La all-female band giapponese, infatti, non è un fenomeno da X Factor costruito in studio, ma una rocciosa formazione di power metal dai marcati tratti nordeuropei. (altro…)
(Beverina Productions / Casus Belli Musica) I Realm Of Wolves nascono dalla collaborazione di tre musicisti già visti in azione in progetti come Vvilderness e Silent Island. Rispetto alle loro formazioni di origine però, in questa sede Stvannyr, Ghöul (altro…)
(Massacre) Una firma con la Massacre è un giusto premio per la thrash metal band italiana. I Methedras hanno pian piano portato il genere ai confini del death metal nei propri album, grazie anche a suoni irrobustiti da una carica di groove. (altro…)
(Pitch Black) A solo un anno da “Dawn of Acquarius”, i ciprioti Arrayan Path pubblicano il loro settimo album: da tempo il sound della band è subito identificabile e caratteristico, e costituisce una sorta di eastern folk/power metal. (altro…)
(Seahorse Recordings / Audioglobe) Conosciuto anche per i suoi lavori con Hortus Animae e poi con i Space Mirrors, Martyr Lucifer trova nuovamente spazio per un lavoro solista. Il registro di “Gazing at the Flocks” punta a (altro…)
(Season of Mist) Ogni etichetta europea di musica metal e di grossa taglia, propone il proprio roster alimentandolo con realtà spesso al di fuori di questa branchia musicale. Lo fa la Nuclear Blast, lo sta facendo la Napalm Records e le altre. La Season (altro…)
(Xtreeme Music) I russi Ossuary Anex non sono nuovi nell’ambiente brutal. In una decade, sotto un altro nome, hanno pubblicato due album con un discreto successo. Diciamo che se decidi di fare brutal non avrai queste grosse variazioni sul tema, né nelle liriche né tanto meno (altro…)
(Autoproduzione) La morte di Chester Bennington ha sicuramente lasciato un vuoto difficile da colmare presso i fans di un certo modo di intendere la musica rock. Quello che è certo è che lui, insieme ai suoi Linkin Park hanno influenzato una pletora di (altro…)
(Subsound Records) I Kotiomkin sono italiani. Anche troppo. Non serve il moniker subdolamente ispirato a tragicomiche leggende della nostra penisola… basta il sound assolutamente identificativo, impossibile da creare fuori dalla penisola. Dopo pochi (altro…)
(InsideOut Music) Nel maggio del 2018 Anneke si è esibita in due concerti affiancata dalla suddetta orchestra. In meno di un’ora la cantante olandese sfodera un eccellente repertorio, costituito da pezzi dei The Gathering, per i quali l’artista (altro…)
(Nuclear War Now! Prod.) La band esiste da qualche anno e con diverse pubblicazioni ma solo ora realizza un full length. I Sex Messiah suonano black metal sporcato sia dal punk che dal death metal vecchio stampo, promuovono un sound (altro…)
(Nuclear Blast Records) Sono vent’anni di headbanging al ritmo dei brani di questo immenso album, per chi ama il metallo e per che chi ama questa favolosa band! In giro vengono criticati, svalorizzati… si dice siano finti, che di glorioso non abbiano (altro…)
(Napalm Records) Uscito da un po’, dunque presumo già ampiamente trattato, analizzato da penne importanti, da riviste e siti con un grosso seguito di lettori, “Shiny And Oh So Bright, Vol. 1 / LP: No Past. No Future. No Sun.” – solo certe band (altro…)
(Non Serviam Records) Premessa: già l’ho detto ma devo ricordarlo ancora, probabilmente il black metal è emigrato definitivamente in Svezia. Ecco quindi che accanto ai (altro…)
(Nuclear Blast) Dodicesimo album in carriera per i Metal Church. Una carriera caratterizzata da alti e bassi, con almeno tre album fondamentali ed altri caratterizzati dalla giusta attitudine ma mancanti (altro…)
(Ghost Label Records) È decisamente un buon momento per l’Italia che guarda al symphonic metal, come testimoniano le diverse realtà che si stanno sviluppando, anno dopo anno, nel nostro paese. Con questo primo full length (altro…)
(Send The Wood Music) Album non facile da assimilare per l’ascoltatore, principalmente per la durezza con la quale suona la band di Lione. Chi mastica abitualmente il thrash-deathcore avrà dunque il (altro…)
(autoproduzione) “The Mirror Moon” è una presa di posizione, un atto di guerra. Un ronzio e poi le chitarre montano in un riff infernale, infine entrano in gioco tutti gli strumenti in questo incipit imperioso e tenebroso (altro…)
(Massacre) Continua la storia dei Sinbreed, che dopo “Master Creator” editano il loro quarto disco, semplicemente intitolato “IV”. Importanti cambiamenti nella line-up: anche Herbie Langhans ha abbandonato la partita, (altro…)
(Season Of Mist) Mayhem, divinità black metal, leggenda! Nel 1994 l’unico e solo album in studio “De Mysteriis Dom Sathanas”, uscito solo dopo la vicenda di Euronymous e Varg “Burzum” Vikernes, poi il silenzio. A seguire compilation, i vari (altro…)
(Dusktone) Charles Godfrey Leland era un giornalista che si occupò di folklore e antropologia. Nel 1886 lo statunitense sostenne di avere ricevuto a Firenze da Maddalena, una donna e presunta strega, la giusta interpretazione del “Vangelo delle (altro…)
(autoproduzione) Avvincente questo album strumentale inciso da Christophe Macquat, chitarre, Sébastien Bandelier, basso, e Marc Theurillat al tamburello e batteria. I tre svizzeri creano questo (altro…)
(Nuclear Blast Records) All-female band che tuona dalla Svizzera con un poderoso heavy metal! Queste cinque indomabili streghe, dopo il debutto del 2017, approdano piuttosto rapidamente alla corte della Nuclear Blast, tramite la quale danno vita a (altro…)
(Funeral Industries / Omnipresence Productions) Agli albori. Torniamo all’inizio, alle origini. Mortiis è ormai sulla scena dal 1992, ovvero da oltre 25 anni. Ha prodotto un sacco di album, è sempre stato contro ogni trend, lontano da ogni (altro…)
(Sun & Moon Records) È difficile capire, per chi scrive, se questo gruppo abbia le ruote per riatterrare con l’aeroplano con cui hanno spiccato il volo e con cui si sono vertiginosamente allontanati dalle origini del proprio black metal. Oppure i nostri hanno deciso di sedersi (altro…)