CLARENCE B THUNBORG – “Reflections”

(Melodic Passion Records) Nuova uscita discografica per Clarence B Thunborg, vecchio leone della scena rock, molto attivo negli anni ’70 ed ’80 tra Svezia e Stati Uniti come cantante e bassista. (altro…)

(Melodic Passion Records) Nuova uscita discografica per Clarence B Thunborg, vecchio leone della scena rock, molto attivo negli anni ’70 ed ’80 tra Svezia e Stati Uniti come cantante e bassista. (altro…)
(code666) Visionari e sperimentatori, esempio di manipolatori del suono i britannici Catafalque che pubblicano il terzo album per l’italiana code666 del gruppo Aural Music. Autori di un miscuglio equilibrato di drone, doom, noise e industrial, i Catafalque sprigionano una visione (altro…)

(Drakkar Entertainment) Ma voi tutti, seduti davanti a questo display… avete mai visto i norvegesi Sahg dal vivo? No? Beh, io si. E pure a casa loro a Bergen, in Norvegia. (altro…)

(Nuclear Blast Records) Passa il tempo… ed anche gli inglesi Svalbard vantano oltre un decennio di attività, il quale li porta al quarto album in studio. Sono etichettati post-hardcore, ma è molto presente la componente shoegaze nella loro musica, oltre ad appesantimenti tipicamente black, tanto da farli paragonare spesso ai mitici Alcest… cosa della quale la band di Bristol può solo andare fiera. (altro…)

(Lupus Lounge) Il settimo sigillo. Il settimo peccato capitale. Il settimo figlio. Black metal che non conosce più confini, che si abbandona ad evoluzioni tecniche, ad aperture che abbracciando thrash, death e pure heavy classico, manifestando un poderoso senso epico, trionfale. “Narkissos”, ovvero Narciso, il fiero cacciatore della mitologia greca che si innamorò della sua stessa immagine riflessa: (altro…)
(Ván Records) La band tedesca si forma nel 2010 e pubblica tre album in cinque anni ed è lo stesso arco di tempo a trascorrere tra la pubblicazione di questo “Seven Crowns and Seven Seals” e il precedente lavoro in studio. Fautori di un blackened death metal maestoso, i tedeschi si ripetono nelle (altro…)

(Noise Appeal Records) Debutta questa band austriaca, nata dalle ceneri dei punk rockers Astpai che si sono sciolti nel 2020. E adesso? Ancora punk? Non esattamente. (altro…)
(Napalm Records) I Varg inneggiano al proprio fiero melodic pagan metal in maniera comoda, riproponendo i propri schemi e caratteristiche salienti per questo ottavo album in carriera. I bavaresi si fregiano di impennate tra melodic death e black metal e rispettando costantemente una cospicua dose di melodia che (altro…)

(Mighty Music) Ottavo album per Electric Boys, band svedese a me finora sconosciuta, ma l’ascolto di “Grand Explosivos” mi spinge a recuperare tutto il materiale passato di questa esplosiva formazione. Attivi dal 1988, gli Electric Boys hanno avuto fino a metà anni ’90 un buon successo, collaborando con personaggi importanti come Bob Rock, il quale ha prodotto il debutto “Funk-O-Metal Carpet Ride”, e pubblicando altri due dischi prima di sciogliersi nel 1994, era in cui il grunge andava per la maggiore. (altro…)
(Heavy Psych Sounds) Nick Oliveri e i suoi Mondo Generator pestano duro in “We Stand Against You” e con un fare punk. L’ex Kyuss al basso e voce, Mike Pygmie alla chitarra e alle pelli Mike Amster, sciorinano nove pezzi ispidi nei quali le sei e quattro corde subiscono un suono pietrificato dal fuzz e il kit della (altro…)

(Pelagic Records) Giungono al quinto album i belgi Bear, a distanza di sei anni dal precedente lavoro in studio intitolato “Propaganda” e in quello stesso periodo venne diagnosticato un cancro al chitarrista James Falck, bloccando di conseguenza l’attività della band; tuttavia, dopo che Falck si è fortunatamente ripreso, ci ha pensato la pandemia a rimandare tutti i progetti a data da destinarsi. (altro…)

(Karisma Records) Un altro album del duo norvegese Jordsjø, il quale va oltre, molto oltre, rompendo tutti i confini del prog, invadendo ambiti jazz, teorie ambient, dimensioni sinfoniche, in un costante turbinio di melodie, di progressioni, di arrangiamenti, un immenso viaggio emozionale senza limiti. I brani? Indescrivibili: (altro…)

(Svart Records) Per quanto poco conosciuti, i finlandesi Virta giungono al terzo disco… continuando il loro viaggio attraverso dimensioni ed atmosfere inesplorate, vergini, aliene. Suoni eterei, tra l’elettronica ed il jazz, tra l’ambient e il progressivo, passando per dettagli dub step. (altro…)

(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Prolifico questo duo francese, il quale dopo il debutto dell’anno scorso, quell’ottimo “The Eternal Harvest” (recensione qui), replica ora con il secondo album, sempre in collaborazione con l’eclettica e connazionale Les Acteurs de L’Ombre Productions. (altro…)
(Season of Mist) Sono tra gli dei dell’Olimpo del metal greco gli On Thorns I Lay. Sono stati capaci di contribuire con qualcosa di concreto nella scena del metal oscuro europeo e non solo, proprio come han fatto Rotting Christ, Septic Flesh e Nightfall ad esempio. Attivi dagli anni ’90 nei quali si sono fatti strada per un gothic metal (altro…)

(GMR Music) Giungono al quarto album gli svedesi Tyranex, band dedita sin dal 2005 ad uno speed thrash feroce ed incontaminato… d’altronde non potrebbe essere diversamente vista la purezza ed intransigenza insita in questo genere, al quale ogni minima contaminazione rischierebbe di snaturarlo irrimediabilmente. (altro…)

(Nordvis Produktion) C’è da perdersi dentro queste sette emozionanti tracce. Pianoforte, melodie, malinconia, natura, oscurità, spiritualità. (altro…)

(Hammer of Hate) Sono passati otto anni dal primo disco del gruppo, al quale sono seguiti vari altri album, una valanga di split, EP e altro fatti uscire nella migliore tradizione black. Un gruppo che pur rispettando, anche nella mole delle uscite, il verbo della musica nera, si contraddistingue dai vari gruppi black per la provenienza, tradita da un mood sincopato e ‘esuberante’, quasi festaiolo. (altro…)
(Christian Metal Undergrond Records) Il palermitano, cantante, multistrumentista Farz pubblica il quinto album in carriera, attraverso questo progetto neo-black metal dalla totale connotazione epic, raggiunta non solo con melodie ampie, maestose e narranti di grandiosità e gloria, bensì (altro…)

(Nuclear Blast Records) Nel 2016 nessuno avrebbe scommesso sul ritorno dei Brujeria dopo 16 anni dal precedente lavoro. Eppure il gruppo che ha fatto del turn over dei componenti quasi un marchio di fabbrica ha bissato l’impresa con un nuovo lavoro, a ben sette anni di distanza dal precedente e piuttosto spento disco. (altro…)

(Non Serviam Records) Nove album in 18 anni di attività è tanto anche se decidi di fare black metal. Gli spagnoli Dantalion confezionano, per questo importante traguardo, un disco davvero efficace, molto sofferto nel cantato, pieno di quella tipica sonorità power che accompagna sottovoce quasi ogni produzione metal europea, quasi una reminiscenza atavica che identifica una cultura millenaria. (altro…)

(Moribund Records) Gli Azaghal sono un gruppo imprescindibile per chi ascolta la nera arte. Certo, tra innumerevoli collaborazioni, split, EP e altro, è davvero difficile orientarsi nella sterminata discografia dei finlandesi, gli unici che nella loro patria sono riusciti a dare una variante altrettanto maligna del black norvegese prima e svedese poi. (altro…)
(Agonia Records) Una band di una certa capacità October Tide, da sempre tesa a pubblicare qualcosa di accattivante. Però il tempo passa e dunque dopo cinque album in nove anni nei quali in un clima principalmente doom si espande con sontuosa forza, la band in seguito abbassa il regime del motore creativo ed ecco un (altro…)

(Amor Fati Productions) I belgi Dikasterion seguono i dogmi del black metal, quindi siamo di fronte ad una nutrita produzione di demo ed EP in pochi anni di vita del gruppo, in attesa di un album sulla lunga distanza. (altro…)
(Agonia Records) Non siamo in presenza di un nome blasonato del black metal norvegese e la stessa Agonia Records ne fornisce una cartella per la stampa dettagliata ed esaustiva perché in fin dei conti Den Saakaldte ha vissuto un insieme di connessioni affatto trascurabili. Sykelig, chitarrista, si sposta dalla Grecia e (altro…)

(Filosofem Records) Letali in primis. Melodici, carismatici, ricchi di atmosfera… ma sempre e comunque dannatamente letali! (altro…)
(Personal Records) Ristampa in formato CD da parte della Personal Records di “Extinguishing The Flame Of Life”, album di debutto degli svedesi Perverticon, uscito in tiratura limitata solo in vinile nel 2013 per Mordgrimm Records, succursale della Cacophonus. (altro…)
(Metal Blade Records) Michael Poulsen dei Volbeat ha dei trascorsi nei Dominus, una death metal band danese degli anni ’90. Il death metal gli è rimasto dentro perché ha continuato a scrivere riff e idee per delle canzoni rivolte al suddetto genere. Per tanto ecco che tutto quel materiale prende forma (altro…)
(Napalm Records) C’è un aspetto delle Nervosa che non convince e suscita spesso diffidenza verso il loro operato, il fatto di non sapersi tenere una formazione definitiva, durevole e dunque stabile. Prika Amaral, chitarrista brasiliana e adesso anche cantante, ha preso in mano le redini della band guidandola ovunque (altro…)
(Dark Essence Records) Titolo molto esplicito per i norvegesi Dwaal i quali provano a debuttare nuovamente con il… secondo album! Il loro primo lavoro “Gospel of the Vile” (recensione qui) proponeva al mondo il loro doom sulfureo, pesante, profondo, lacerante, lento e massacrante, un doom con il quale erano pronti a infettare il mondo intero. (altro…)
(Metal Blade Records / Blacklight) I Capra si stanno facendo strada da quando nel 2021 pubblicarono l’album di debutto “In Transmission”. La band della Louisiana alla voce si affida a Crow Lotus, una ragazza senza un’ugola fenomenale ma perfetta con quella sua vocalità nervosa, quasi senza (altro…)
(Massacre Records) Un concept album su un mondo postmoderno dove c’è un poeta necrofilo, c’è l’IA, la morte, la religione, un dio che dona la vita e la toglie su richiesta. Inizia tutto con “Counterfeit” canzone di stampo dark-gothic rock, con ambientazione tra Bauhaus e The Sisters Of Mercy, il resto diventa una girandola (altro…)

(Avantgarde Music) Al secondo capitolo, i canadesi Dismal Aura scatenano il loro black metal basandosi sull’opera “Necropolitica” di Achille Mbembe, portando ancora una volta questo genere musicale su argomenti di stampo socio politici ed ambientali, in pieno contrasto con le tipiche tendenze del genere. (altro…)

(Arising Empire) Tra le nuove leve della musica pesante si fanno notare gli americani Of Virtue i quali, come tutte le nuove realtà, conquistano il mondo a suon di milioni di stream e di seguaci social -ovvero i fans- sparsi in tutto il globo. (altro…)