GRIEVE – “Wolves of the Northern Moon”

(Werewolf Records) Un uragano freddo e mortale che soffia con furia dalla gelida Finlandia. Grieve, una entità relativamente recente, emersa dagli inferi solo tre anni fa insudiciando il candido manto nevoso che copriva la terra dei mille laghi. Prima misteriosi, i componenti della band si sono rivelati essere palesemente noti sulla scena estrema, militando o avendo militato in moltissimi altri gruppi… tra questi Horna, Satanic Warmaster, The True Werwolf, Druadan Forest e tantissimi altri. (altro…)

(Soulseller Records) Ottavo affresco black metal nella carriera degli inglesi che suonano il genere secondo le vestigia di un tempo eppure con una freschezza dei suoni e una evidente vivacità dal punto di vista del songwriting. Le sonorità dei pezzi sono legate a schemi appena vicini alla gloria di Emperor, Dissection, Satyricon ma la resa sia 
(Emanzipation Productions) L’ultimo album dei NervoChaos è dello scorso anno,
(Season of Mist) Da qualche parte nelle note per la stampa della Season Of Mist per “Apocalypse” dei Rotten Sound, c’è scritto “Finland leading grindcore machine“. La principale macchina grindcore finlandese appunto, è una possibile colonna sonora dell’Apocalisse. La colonna sonora della devastazione ultima, del termine finale dell’esistenza di
(Slaughterhouse Records) Band italiana al debutto sotto la spinta del produttore Carlo Altobelli del Toxic Basement Studio (usato da Cripple Bastards, Insanity Alert, Black Oath, Raw Power e tanti altri) che presenta il batterista Carlo (già in Greedy Mistress, Moral Values) e il bassista Aldo (Cain, Bang Bangalow) i due fondatori effettivi dei
(Dark Essence Records) Il black metal è in circolazione da decenni… dalla prima ondata alla seconda, fino ad oggi, con tutte le evoluzioni di ogni tipo, comprese le regressioni più integraliste, selvagge e rigorosamente lo-fi. Poi giungiamo all’anno MMXXII… ed ecco che se ne escono fuori questi debuttanti (i quali sono però membri di Attentat, Troll, Urarv, Whip, Curse, Den Saakaldte, Ethereal Forest, The 3rd Attempt, Kvesta, Mystic Rites, Satanic Panic, ecc), Tilintetgjort si fanno chiamare, gente alla quale evidentemente nessuno ha raccontato la storia che loro quindi riscrivono da zero:
(Comatose Music) Nuova offesa, la terza per i texani dal sound oscuro e brutale. Terzo album che segna l’identità definitiva di una band che intona il proprio brutal death metal con sporadiche intenzioni black metal, sprigionando una raffica di morte e devastazione. Da subito si avverte il lavoro insistente e privo di soste del batterista 

(Season Of Mist) La prog metal band australiana pubblica un album che presenta punti di forza e qualità, come abitualmente accade quando i Ne Obliviscaris scrivono, registrano e pubblicano del materiale. In “Exul” però sulla distanza sorge anche un senso di smarrimento nell’ascolto e non per le innumerevoli progressioni, semmai per una capacità melodica
(Dark Descent Records) Album d’esordio, preceduto solo da un EP nel 2018 intitolato “First Sermon”, che consacra la versatilità e brillante capacità della band islandese Úlfúð nel maneggiare il black e il death metal. L’opener “Where Strange Lights Dance” è sprigionata da distorsioni ghiacciate, pattern ritmici tellurici, devastanti, un’ondata
(Cruz Del Sur Music) Dopo cinque anni Jeff Black rimette in moto quello che all’inizio era un progetto solista. I Gatekeeper diventano una band a tutti gli effetti che ha pubblicato ad oggi due album e diverse cose a margine, come split, EP, singoli e altro. Il primo album è “East of Sun” (
(Spikerot Records) Nel 2020 gli Shores Of Null erano orientati a pubblicare questo album, “The Loss of Beauty”, però le note vicende mondiali di quell’anno hanno spinto la band a pubblicare in quel novembre “Beyond the Shores (On Death and Dying)” in quanto quel lavoro era tematicamente più in linea con i suddetti eventi capitati. Entrambi i 



(Scarlet Records) Se si parla di power metal, Germania e Italia sono di casa. In Italia poi, abbiamo un riferimento su tutti che risponde al nome di Rhapsody Of Fire. E i compatrioti Frozen Crown, qui al quanto album in appena sei anni, non possono che avere l’ardito standard come obiettivo.
(Scarlet Records) La Scarlet Records mette le mani sul nuovo album degli HateSphere, proprio come fece con il precedente “Reduced to Flesh” nel 2018. Cinque anni e la band danese sigla l’undicesimo lavoro in studio di una carriera inaugurata nel 2000. In realtà iniziò negli anni ’90 come Necrosis. Da allora ad oggi
(Fastball Music) I teutonici Black Hawk pubblicano l’ottavo album di una carriera inaugurata nel 1981 che li ha visti però pubblicare solo nel 2005 il primo full length, dopo alcuni lavori minori realizzati in precedenza e nel ‘vecchio’ secolo. Teutonici ma di derivazione Judas Priest per alcuni aspetti e tutti 

(Atomic Fire Records) Solo dal 2020 ad oggi i Lordi hanno pubblicato nove album, sette dei quali sono un ideale viaggio nel tempo. Bisognerebbe riflettere su questa politica, perché è un di dato di fatto che la band finlandese è ciarliera di creatività, ma di quale livello? “Screem Writers Guild” segna 
(Peaceville Records) James McBain è un maledetto ruffiano perché riversa ogni possibile idea di grido che possa attirare l’attenzione del metalhead medio e uscirne con un applauso. Un ruffianata questo album, però gli riesce bene allo scozzese. James McBain ha fatto bene le cose, mischiando heavy e speed metal, black 

(Amor Fati) Il dio o forse il demone del black metal ha tirato fuori dal suo calderone ribollente una entità nuova, corrotta, infernale. Sono i Verminous Serpent, un quartetto fondato da Joseph Deegan alla chitarra e membro dei dublinesi Slidhr, in più Matt Bree alla batteria e parte dei Malthusian, black metal band 

(AFM Records) Nicolas van Dyk assesta la formazione dei Redemption con il tastierista Vikram Shankar e alleggerendo così il proprio lavoro che si concentra maggiormente, almeno per le registrazioni, sulla chitarra. La filiera dei pezzi passa comunque attraverso i validi contributi di 
