TYSONDOG – “Midnight”
(From The Vaults) Altri figli della ridente Newcastle, la città dei Raven, Venom, Satan, Tygers Of Pan Tang, Angelic Upstairs, Atmomkraft ed anche dei Dire Straits. I (altro…)
(From The Vaults) Altri figli della ridente Newcastle, la città dei Raven, Venom, Satan, Tygers Of Pan Tang, Angelic Upstairs, Atmomkraft ed anche dei Dire Straits. I (altro…)
(Massacre Records) Album di debutto per Astrid Klara Mjøen, cantante e fondatrice della band che usa “Devil Inside” come una sorta di diario personale messo in musica. I testi sono racconti di vita, di storie vissute sulla sua pelle negli ultimi anni. Un album (altro…)
(Argonauta Records) L’hardcore è sempre stato snobbato come un genere ‘ignorante’, dai contenuti poco alti… Beh, la rabbia e il dire le cose in faccia, tipiche del genere, non devono per forza essere associate allo scarso spessore dei temi trattati. (altro…)
(Moondrop Records) I danesi Parzival sono sempre stati strani, inusuali, artisticamente contorti e teatrali. In circolazione da quasi trent’anni, hanno all’attivo prima di questo lavoro ben undici dischi (i primi due con il moniker Stiff Miners, quando la tendenza era più marcatamente industriale) e questo nuovo capitolo rappresenta il primo di una trilogia definita “Tradition And Discipline”, la quale prevede due ulteriori album in un futuro non ben precisato. (altro…)
(Massacre Records) Cominci ad ascoltare il CD dei Radiant e capisci dopo la prima nota che sono tedeschi e che fanno quel misto di metal e AOR che esplose una quindicina di anni fa proprio in Germania e che, a mio modesto avviso, non tramonterà mai come genere. (altro…)
(Memento Mori) Terzo album per questo gruppo di ragazzacci cileni, a ben dieci anni di distanza dal suo predecessore. Si sa, il terzo album è quello decisivo… ma nel caso degli Inanna possiamo tranquillamente parlare di una piacevole conferma. (altro…)
(Escudero Records / Fastball Music / Irascible Music) Lord Campbell e i suoi accoliti si dimostrano ancora una volta una teatrale espressione rock-metal. “Lullabies” è infatti il (altro…)
(Argonauta Records) E chi pensava che dalla soleggiata Liguria potesse nascere una creatura tanto cupa? I Sator sono genovesi e attivi da quasi un decennio, arrivando ora alla quarta opera sulla lunga distanza. (altro…)
(WormHoleDeath) Atmosfere cupe e angoscianti dominano i pezzi dei Mind Imperium, un trio francese che suona un metal muscolare e carico di groove. Un wall of sound quello dei Mind Imperium, determinato da un riffing e un impianto ritmico robusti, i quali lasciano spazi alquanto (altro…)
(ATMF) Esistono da un decennio, hanno all’attivo un solo album uscito nel 2019, ma la potenza sonora ed atmosferica degli italiani Comando Praetorio è travolgente, incisiva, immensamente coinvolgente. (altro…)
(The Sign Records) Quasi sconosciuti qui da noi, i Märvel sono in patria – la Svezia – un piccolo caso mediatico. (altro…)
(Massacre Records) Quello dei tedeschi Bloodred è un black un po’ atipico, fatto di suoni che lo rendono per certi versi più simile al death tecnico, con alcune venature epiche. (altro…)
(Atomic Fire Records) Il ritorno della heavy metal band canadese Skull Fist, dopo quattro anni dal precedente album “Way of the Road”. Un ritorno granitico, in grande stile, quello dell’heavy metal della tradizione. Non necessariamente (altro…)
(Inverse Records) Terzo lavoro per questa band finlandese con un moniker difficilmente memorizzabile (tradotto, approssimativamente, significa: ‘la cosa della quale non si parla’). Il loro efficace e dichiarato melodic death/black è sempre più diretto al black, sempre incalzante e travolgente, anche capace di offrire arrangiamenti ricercati, come si sente sulla poco pacifica “Jättiläisten olkapäiltä”. (altro…)
(Transcending Obscurity Records) Ovvero Dave Ingram! Si, c’è lui dietro Hellfrost And Fire, insieme a Rick “Dennis” DeMusis, chitarra e basso, e il batterista Travis Ruvo (Echelon, Cropsy Maniac e altri). La voce dei celebri Benediction ed ex dei Bolt Thrower, leggenda inglese nella quale (altro…)
(Subsound Records) Diventa più atmosferica, più mistica e deliziosamente più tribale la performer italiana Lili Refrain, ormai giunta al quinto lavoro solista. (altro…)
(Purity Through Fire) Il black metal di matrice finlandese viene sprigionato nella sua essenza in questo esordio del trio Aesthus. Sound distruttivo, arrembante ma percorso (altro…)
(Atomic Fire Records) Udo non ha bisogno di alcuna presentazione. Siamo davanti ad una icona del metal che, tra le altre cose, ha appena compiuto 70 anni! Si, cazzo, questo qui ha l’età di vostro nonno, però è ancora in grado di provocarvi quel meraviglioso head banging compulsivo, quello energetico e senza sosta. (altro…)
(Emanzipation Productions) In questo 2022 Paul Speckmann compirà 59 e a sentirlo ancora così sicuro di se e padrone della propria creatività è rinfrancante. Nel 2022 e dunque dopo gli eterni (altro…)
(Autoprodotto / Blood Fire Death) In tredici minuti gli spagnoli Wasting The Genesis rivelano tutto il loro ardore a base di grind-core, death core, brutal death core… con evoluzioni tra l’atmosferico e l’industriale. (altro…)
(Century Media Records) Pazzesco… i tedeschi Caliban sono già al tredicesimo album (dodicesimo se non contiamo “Zeitgeister” (qui) …una band attiva da ben venticinque anni… quasi incredibile se pensiamo che il metalcore, per quanto in giro da una vita, appartiene in qualche modo all’ambito del metal moderno, specie se comparato con i generi estremi più classici, ovvero thrash, death e black. (altro…)
(Debemur Morti Productions) Sono maestri della blasfemia, virtuosi dell’anticristianità, nonché feroci satanisti gli Archgoat. Nella realtà forse non sono tutto ciò, ma nel loro mondo cioè quello del black-death metal, gli Archgoat sono effettivamente questo, un sacrilegio (altro…)
(Selfmadegod Records) Folle, assurdo, nichilista, apocalittico duo canadese che pubblica il suo primo full length a cinque anni dalla sua nascita e dopo un paio di EP e demo. Già (altro…)
(MDD Records) I Dragonbreed sono assolutamente una graditissima sorpresa! Il materiale in questione è stato partorito in seme un bel po’ di tempo fa dal bassista dei tedeschi Suidakra, ma probabilmente era musica leggermente diversa da quella proposta dal gruppo principale. (altro…)
(Sun and Moon Records) Niente Norvegia, non certo dalla Francia e nemmeno dal Canada. Cile! Qui siamo nel purissimo ‘down under’, tra pendii maestosi ed un oceano imponente ma, diavolo, è impossibile non pensare alla maestosa e decadente potenza sonora di bands quali i Nocturnal Depression. (altro…)
(WTF Records) Una forza impressionante i Get Some, spaventosa formazione olandese attiva da qualche anno e con una lunga serie di concerti sulle spalle. “And Then You Die” è un formidabile (altro…)
(Napalm Records) Il settimo peccato capitale dei norvegesi Audrey Horne, la band hard rock composta da gentaglia solitamente legata a sonorità ben più estreme, come Arve Isdal, ovvero Ice Dale degli Enslaved, Thomas Tofthagen, ex Sahg, Kjetil Greve, anche fotografo per i Mayhem in occasione di “De Mysteriis Dom Sathanas” edizione 2020 (senza contare che qui dentro ha militato anche King ov Hell… di God Seed, ex-Gorgoroth). (altro…)
(Sun and Moon Records) Dopo il favoloso EP del 2020, “Trhliny v (ne)skutočnosti” (recensione qui), il trio slovacco Solipsism diventa un quartetto, apre anche alla lingua inglese e sforna il primo full length, un lavoro che parte proprio dalle idee dell’EP, sviluppandole, esaltandole, dando vita ad un’altra perla di malvagità intensa, presente, palpabile… penetrante. (altro…)
(AFM Records) Volutamente parodistico, sopra le righe e ironico l’heavy metal/hard rock dei tedeschi J.B.O. “Planet Pink” tinge l’ascoltatore di un’inebriante atmosfera, rosa ovviamente, colma di adrenalina e di buon (altro…)
(Ars Macabra Audio) Anche i Nocturnal Depression si scaldano in vista del ritorno dei concerti e della necessità di dare un seguito all’ottimo “Tides of Despair” del 2019 (recensione qui). Prima di tutto rimettono in ordine una travagliata line up, coinvolgendo definitivamente il chitarrista live Sattvarh (ovvero A.C degli italiani Tulpa) e riportando ‘in vita’ il misterioso, deviato e stravagante Herr Suizid, membro fondatore della band assieme all’immortale Lord Lokhraed. (altro…)
(Century Media Records) John Browne, chitarra, Andy Cizek, cantante, e Mike Malyan, batterista, hanno guidato le registrazioni e produzione del loro quarto album, con la (altro…)
(Black Widow Records) Un’opera estremamente complessa anche se immensamente fruibile. (altro…)
(Drakkar Entertainment) Questo trio ci ha dato, con questo loro esordio sulla lunga distanza, un buon esempio di come si possa sfruttare la pausa dai concerti dettata dalla pandemia in modo positivo. (altro…)
(Elevate Records) Nel concetto di metal-opera convergono moltissimi elementi, essa deriva dalla rock-opera una forma d’arte musicale che chi l’ha scritta e suonata l’ha poi (altro…)