SEVERED HEADSHOP – “The Fuckening”
(Evelasting Spew Records) Quattro anni dopo il demo “It’s About Fucking Time”, tornano con un EP contenente cinque brani gli statunitensi Severed Headshop. (altro…)
(Evelasting Spew Records) Quattro anni dopo il demo “It’s About Fucking Time”, tornano con un EP contenente cinque brani gli statunitensi Severed Headshop. (altro…)
(Wild Kingdom Records) Quasi un’ora di potenza spalmata su ben ventiquattro brani, tutti diretti, intensi e dannatamente pungenti. (altro…)
(Napalm Records) Ci sono voluti ben tredici anni a Karl per dare vita al terzo suo lavoro solista, quella sua divagazione strumentale etnica legata indissolubilmente ai misteri dell’antico Egitto e del medio oriente in generale. (altro…)
(Godz Ov War Productions) Formazione death-black metal di lungo corso quella polacca chiamata Stillborn che approda per la prima volta in redazione. In attività dalla seconda metà degli anni ’90 con questo “Cultura de la Muerte” la band (altro…)
(Pride & Joy Music) Arriva al secondo disco quest’ottima band tedesca, capitanata dal chitarrista Lars König (Lioncage) e arricchita dalla performance vocale intensa della potente front woman Marion Welch, una voce molto rock, ricca di spunti blues, una voce femminile che non teme il confronto con altre colleghe note, una voce che troneggia su dodici brani melodici, intensi, ricchi di musicalità, con ritornelli che catturano. (altro…)
(autoproduzione) Il chitarrista e autore Alessio Secondini Morelli è il fondatore degli Anima Mundi e questo suo album è votato a un certo filone del rock e metal. Fondamentalmente “ Hyper-Urania” è un esempio di hard & heavy anni ’80, nel quale le canzoni raggiungono alcuni precisi (altro…)
(Electric Valley Records) Verrebbe più semplice scrivere una disamina dell’album “ScorpKlub” che spiegarne come nasce e come è stato realizzato! James Kerr è un artista di Montreal che ha intrapreso progetti multimediali ed ha fatto strada creando delle gif, dunque immagini che si muovono, e collage spesso con il nome (altro…)
(Agonia Records) L’uscita di un album dei Sadist è sempre un piccolo grande evento. Mai una delusione, mai un passaggio a vuoto per il gruppo italiano, in una discografia che conta ben nove album in quasi trent’anni. (altro…)
(Osmose Productions) Un titolo affascinante quello del primo album dei Sacrifizer. ‘Il diamante di Lucifero’ evoca qualcosa alla fantasia dell’ascoltatore e di chi legge il titolo. I Sacrifizer hanno registrato e pubblicato sia un demo che (altro…)
(Melodic Passion Records) Jörgen Schelander è un nome noto: il tastierista svedese ha militato in svariate bands, compresi gli storici finlandesi Oz e, più recentemente, nei prog metallers svedesi Misth, band nata dalle ceneri dei Mercury Fang, altro act che vedeva Jörgen coinvolto. (altro…)
(Iron Bonehead Productions) Black brutal in pieno stile americano, niente di più, niente di meno. (altro…)
(InsideOut Music) Ci ha preso gusto con gli album solisti il leggendario Derek! Certo, stiamo parlando di uno che vanta sette dischi pubblicati in poco più di un decennio… ma è altrettanto vero che dopo “Oceana” del 2011 ha avuto ben altri impegni (ad esempio Sons of Apollo e Planet X, oltre che gli innumerevoli progetti nei quali è stato coinvolto, tra questi Dream Theater, Kiss, Yngwie Malmsteen, Billy Idol, Timo Tolkki’s Avalon o Black Label Society) per potersi concentrare su un album con il suo nome sopra. (altro…)
(Soulseller Records) Secondo album pubblicato, ancora una volta, dalla Soulseller Records per questa nascente creatura belga della fauna black metal. Il primo album è stato “Nihil” QUI recensito. Il quintetto suona il suddetto genere in maniera cinica e spietata, dopo essersi affidato alle cure in (altro…)
(Season of Mist) La Season Of Mist crede molto in Andy Marshall e il suo progetto Saor. Due anni fa le ristampe del debut album “Roots” e di “Aura” da parte dell’etichetta ed ora invece la pubblicazione del quinto album (altro…)
(Scarlet Records) Nonostante l’ora abbondante di durata, questo “Into the Flames” è affasciante, avvincente… decisamente coinvolgente. Vanno oltre gli svedesi Sole Syndicate… e con questo loro nuovo (capo)lavoro sanno regalare momenti esaltanti, un album che non perde mai colpi, che brano dopo brano elettrizza, stimola, travolge. (altro…)
(autoproduzione) I September Damage sono in attività da oltre dieci anni e hanno pubblicato qualche singolo e soprattutto già due album, ovvero “IV-IX-MCMLXXVIII” nel 2012 e quattro anni dopo “Timebound”. La discografia è disponibile (altro…)
(Napalm Records) Non un album, almeno non nel senso comune del termine; piuttosto un viaggio atmosferico, neurale, emozionale, capace di toccare la profondità della psiche, esattamente come la sua controparte grafica, ovvero i dipinti del leggendario Edvard Munch. (altro…)
(Massacre Records) Album che scucila via come un bicchiere d’acqua fresca in una gola un po’ asciutta “Fired Up” degli svizzeri Sideburn. Il prodotto di un rock onesto e semplice, imparentato con (altro…)
(Purity Through Fire) Il titolo “Unohdettu Maa” vuol dire ‘la terra dimenticata’ e per i Shadow’s Mortuary corrisponde a un luogo nel quale non esiste alcuna religione. Ciò significa che in quella terra il pensiero umano è purificato, non condizionato. La band (altro…)
(Rockshots Records) Con due anni di tempo lontano dai palcoscenici, anche gli italiani Sandness hanno avuto il tempo di scrivere con cura dei dettagli un nuovo disco, il loro quarto full length, un prodotto catchy, classico ma contemporaneamente moderno, ricco di hook che portano quella radice glam verso un AOR più complesso ed impegnato. (altro…)
(Argonauta Records) Dall’affascinante Berlino, debuttano i post sludge metallers Shovel, i quali -come da moniker- prendono a badilate l’ascoltatore senza alcuna pietà. Riff granitici si alternano ad evoluzioni melodiche, spesso in contrasto con atmosfere distopiche, surreali, decisamente legate al post metal. (altro…)
(Atomic Fire Records) Album numero…? Non importa. Davvero, non importa più sapere quanti dischi abbia pubblicato Michael Schenker, siano essi con i nomi dei suoi progetti o partecipazioni… le quali risalgono agli Scorpions e agli UFO, da oltre cinquant’anni! (altro…)
(Is it Jazz? Records) Che dire? Debutta la Is it Jazz? Records, figlia dell’ecosistema Karisma/Dark Essence o debuttano i Soft Ffog per l’etichetta? Difficile rispondere. (altro…)
(Argonauta Records) Quella degli Smoke è musica atipica, una sorta di sludge ecologista (!!!), in cui la solennità della natura viene messa in musica, una sorta di omaggio ai paesaggi strani forniti dal nostro pianeta, patria di ritmi sincopati e distorti in chiave psichedelica. (altro…)
(UPRISING! Records) E dopo una pausa lunga ben dieci anni tornano i pionieri del prog metal francese, con un album che , come poteva essere altrimenti, rappresenta la summa del loro suono: tastiere come non ci fosse un domani, continui cambi di partiture e tempi, assoli da far impallidire i più tecnici tra i più tecnici… (altro…)
(Nuclear Blast Records) Debuttano con la Nuclear Blast i greci Septicflesh, pubblicando l’undicesimo album in oltre trent’anni di carriera. Sempre più maestosi, teatrali, cinematici, con un travolgente senso di bellezza che si fonde con l’orrore, partendo dall’impattante copertina, passando per i testi fino al soundscape tuonante che queste nove tracce sono capaci di diffondere nell’etere. (altro…)
(Svart Records) È un viaggio dentro una intimità tribale e spirituale quello che l’americana Anne K. O’Neill ci invita ad intraprendere con questo suo nuovo debutto sotto il nome di Serpentent. (altro…)
(Avantgarde Music) Il misterioso M. dall’Australia si è da tempo trasferito in Svezia, paese nel quale ha fondato due one man band, gli Arboreal Trance e questi Stjärnfält (più o meno ‘Campo stellare’, moniker quantomai azzeccato… come vedrete in seguito). “Lapporten” è il secondo lavoro, il seguito di “Ascension” uscito nel 2020 in forma indipendente… ed ecco il primo indizio: (altro…)
(Les Acteurs de L’Ombre Productions) L’etichetta francese è sempre molto attenta al suo crescente underground. (altro…)
(Floga Records) Secondo disco per i greci Synteleia (qui la recensione del primo)! Il debutto navigava a vista attraverso un crossover di spunti (recensione qui), ma “The Secret Last Syllable” perfeziona il loro black, il quale ovviamente è lontano dagli standard scandinavi in quanto abbraccia quei dettagli stilistici più mediterranei, sempre in grado di imporsi trasversalmente. (altro…)
(Vendetta Records) Questa etichetta tedesca sta pian piano scovando nel profondo del buio per scovare sempre più promettenti realtà sotterranee del black metal. Oggi tocca agli Scitalis, svedesi (ricordiamolo: la Svezia è ormai la patria del black, se si escludono mostri sacri come Mayhem e Burzum) e pieni di voglia di raccontarci com’è guardare nell’abisso e avere il coraggio di stare a guardare cosa emerge. (altro…)
(Blood Harvest Records) Non c’è niente da fare: se gli americani tentano di fare black, nella stragrande maggioranza dei casi finiranno per fare del death tecnico. (altro…)
(Sound of Subterrania) A sette anni dal debutto torna questo scatenato trio femminile svedese, una band energetica, diretta, frizzante. Un rock alternativo, ricco di impeto punk, ma anche di suggestioni dark wave, spesso capaci di intrecciarsi in un minimalismo travolgente. (altro…)
(Go Down Records) Solitudine. Quella imposta. Quella voluta. Quella desiderata. Quella che semplicemente capita. Gioca con la parola inglese ‘loneliness’ l’artista italiano Lu Silver (Luca Donini, della hard rock band The Lu Silver String Band), la solitudine per l’appunto, quella che -come tanti- anche lui si è trovato a subire durante i vari lock down. (altro…)
(Escudero Records / Fastball Music / Irascible Music) Lord Campbell e i suoi accoliti si dimostrano ancora una volta una teatrale espressione rock-metal. “Lullabies” è infatti il (altro…)