WIZARD – “Head of the Deceiver” (reissue)
(Limb) Lodevole iniziativa da parte della Limb Records, che ha deciso di ristampare – con aggiunta di bonustracks – i tre album dei Wizard da lei distribuiti nei primi anni 2000; (altro…)
(Limb) Lodevole iniziativa da parte della Limb Records, che ha deciso di ristampare – con aggiunta di bonustracks – i tre album dei Wizard da lei distribuiti nei primi anni 2000; (altro…)
(Jolly Roger Records) Nuova band italiana, nata dalle ceneri dei Buttered Bacon Biscuits, che registra questo album freddamente descritto come “dieci pezzi tra hard rock, progressive, psych e southern, atmosfere vintage e oscure con un (altro…)
(PRC Music) Questi brasiliani sembrano i Nocturnal Breed con Cronos alla voce. Produzione a dir poco fastidiosa, strumenti impastati, voce roca e cattiva, di chi la sa lunga sulla vita e i suoi vizi. Tutto, a partire dalla copertina, è un tributo ai fasti della gloriosa formazione che ha inciso il capolavoro “Black Metal”. Oggi, Anno Domini 2015, si sentiva la (altro…)
(AFM Records) Attenzione: questo album vi mette davanti ad un altare pieno di divinità del rock e del metal! Un album con undici ottime tracce, piene di metal, rock, folk, sinfonico, power arrivando fino al prog. Ma questo è normale. Forse. Poi ci sono le due menti dietro il sipario, ovvero Mark Sweeney (ex Crystal Ball) e Michael Voss (ex (altro…)
(Sound Pollution) Il 5 giugno 2010 si è compiuto un rito allo Sweden Rock Festival. I Watain, ormai leggende viventi, recano il loro tributo di sangue a Quorthon e alla sua creatura Bathory, solo due giorni dopo il sesto anniversario del compianto artista. Sette tracce per omaggiare uno dei fondatori del (altro…)
(Dying Victims) Mi chiedo: c’è un limite anche al coefficiente underground che un disco può avere? Prendiamo gli svedesi Witch Blade. Un demo stampato solo su cassetta e in pochissime copie. Un 7’’. Poi il ‘full “length”’: 26 minuti e trenta secondi, otto brani (altro…)
(The Spew Records – a division of Punishment 18) Terzo album per i Lombardi Warmblood, attivi dal 2002, ma in giro dal 1997 con il monicker Lato Oscuro. Rispetto al death metal melodico influenzato dagli Arch Enemy proposto in precedenza, la band ha sterzato verso sonorità Americane, ottenendo così un mix (altro…)
(Ulterium Records) Dalla Slovacchia i Within Silence ci offrono il più classico symphonic power metal che si possa immaginare: ancora una volta le scene giovani (soprattutto dell’Est) dimostrano di mantenere una purezza che difficilmente si troverebbe altrove in Europa, (altro…)
(Ferrrum) Ancora Ucraina, ancora power metal: questa giovane scena dell’est sta producendo una serie di act niente male, e accanto ai Sunrise e ai Witch Hunter vanno certamente collocati i Conquest del chitarrista W. Angel. In realtà i nostri sono dei veri e propri veterani: il primo embrione di formazione risale addirittura al 1996, (altro…)
(Cold Row Records) Le assolate Canarie producono un lezzo di morte e violenza che prende il nome di Witches’ Sabbath. Un parto avvenuto molti anni fa, già sul finire degli anni ’90 e che ha visto crescere le creature attraverso due album. Poi (altro…)
(Autoproduzione) L’avete vista quella copertina? Si, esatto, vuol dire thrash metal ottuso, ruvido, sfrontato. Tendente al crossover ritmato e urlato. Thrash metal aspro e privo di grandi rifiniture, assemblato con ritmi variabili e tonnellate di riff che (altro…)
(Revalve Records) Un southern rock che graffia dalla calda Sicilia, cospargendo sopra un groove tuonante badilate di povere, di terra, di feeling desertico, materializzando un inospitale scenario nel quale vengono esaltati un feeling sludge ed una vena rock, quest’ultima portatrice di melodia e dimensione poetica. Sono (altro…)
(autoprodotto) Dietro al nome Wonderworld si nascondono tre artisti di spessore della scena hard’n’heavy, come i Norvegesi Ken Ingwersen (Street Legal), Tom Fosshein (Live Wire) e Roberto Tiranti (ex Labyrinth). Tutti i membri del gruppo fanno parte della band di Ken Hensely, ex Uriah Heep. Il genere proposto è un (altro…)
(Van Records) I doomsters Wardenclyffe prendono il nome dalla celebre torre per le telecomunicazioni costruita da Nikola Tesla; la loro biografia è piena di particolari interessanti – ad esempio il leader Jacob Nordangard ha allegato un demo della band alla propria tesi di dottorato sui carburanti biologici! “Control all delete” (altro…)
(Magic Bullet Records) Sludge sporco e distorto. Pieno di rumore. Anti-igienico. Ma in contesto tetro come l’eclissi, maledetto come una condanna, devotamente e fedelmente doom. La risultante viene canalizzata in un po’ quello che passa per la testa al duo di Boston. E diciamocelo, (altro…)
(Pulverised Records) In passato un ascolto fugace di “The Arrival of Apokalyptic Armageddon” aveva sussurrato il valore intrinseco di questa misconosciuta band proveniente da Durham, Inghilterra. Crust micidiale che avvita componenti death, thrash e black insieme. Qualcosa di devastante, ma (altro…)
(Loud Rage Music) Mi dispiace sempre bocciare un lavoro, soprattutto quando si vede che, alla sua base, c’è un lavoro attento e accorato. Ma il secondo disco dei romeni Whispering Woods non è riuscito a convincermi. Tante, troppe band si muovono nell’ambito del symphonic gothic metal; tante giocano con sonorità classiche e operistiche, (altro…)
(Scarlet Records) Un trionfo di power/gothic! Non c’è altro modo per descrivere il terzo full-“length” dei parigini Whyzdom, che davvero meriterebbero di salire sull’Olimpo del settore. Un settore in crisi, certo, ma certamente illuminato da un’opera come questa, un concept sulle assurdità della religione… (altro…)
(Moribund Records) Where Evil follows è la nuova creatura di Toby Knapp, che alcuni conosceranno come chitarrista degli ormai sciolti Onward: il nostro è impegnato in numerosi altri progetti, ma con l’amico Dean Stenberg ha voluto mettere su anche questa band di heavy/speed sporco e molto americano. (altro…)
(Moscow Funeral League) Gli split nel doom assumono un significato del tutto diverso rispetto ad altri generi. Vuoi per la lunghezza dei brani, vuoi per l’aura catacombale che aleggia in ogni gruppo doom che si rispetti, questi lavori assurgono spesso e volentieri a livelli paragonabili se non superiori ai più blasonali LP. Ma veniamo al contenuto: i My Shameful, (altro…)
(Argonauta Records) Decadenza ed oscurità per questo doom/stoner inquietantemente cantato da una voce femminile, capace di incantare, ipnotizzare, deviare la mente. E’ il debutto su full length per la band inglese, dopo l’EP “Euphoric Curse” del 2013, ed il risultato è valido, non totalmente scontato, in un certo senso particolare. Musicalmente (altro…)
(Solitude Productions) Particolari questi danesi. Li si potrebbe collocare nel doom, ma si rischierebbe di commettere un errore di forma. Dietro questo trio c’è di più, a cominciare dalle influenze musicali. Si va dai My Dying Bride ai Katatonia di metà carriera per poi virare nel death più melodico e moderno con reminiscenze degli Arcturus. (altro…)
(Inverse Records) I Wömit Angel si avvicinano a quel tipo di black sporco, lercio, imbastardito da riff che si sposano con il concetto del punk e dunque innalzano i livelli sonori e stilistici a situazioni furiose, isteriche, ma facilmente assimilabili. (altro…)
(Redfield Digital) Metal core? Forse. Post Hardcore? Può darsi. Ciò che sento, però, ascoltando le nove tracce di questa band italiana è pura qualità, totale fantasia, assoluta tecnica, innovativa creatività, il tutto in un contesto di moltissima potenza e tanta cattiveria, ma anche un gusto esagerato per la melodia. Non sento le tipiche divagazioni metalcore, con tanta (altro…)
(Nadir Music) Molto buono l’esordio su full-“length” dei Winterage! Questi ragazzi liguri hanno fatto davvero un ottimo lavoro, e dieci-dodici anni fa la loro miscela di metal e classica avrebbe avuto una risonanza vastissima e immediata… speriamo che accada anche oggi in un mercato sempre più affollato! (altro…)
(Svart Records) Che strana band i Witch Mountain. Deliziosamente strana. “Mobile of Angels” è la loro quarta fatica, il terzo con la fantastica Uta Plotkin al microfono. Si dedicano mente e corpo al doom, quello tetro, inquietante, musica e stregoneria legati in maniera indissolubile… e curano completamente ogni aspetto della vita della band, (altro…)
(Great Dane Records) Le due band dello split qui presentato sono conterranee: francesi, della zona di Bordeaux ed entrambe estreme. I Withdrawn oscillano tra un death metal veloce e spinto e un blackened massiccio e duro, mentre i Demented (altro…)
(Pure Steel) Conoscete la storia: i Wretch sono una delle tante band sorte a metà degli anni ’80, messe nel ghiaccio per due decenni e risorte in quest’epoca di revival. I nostri hanno conseguito ultimamente, devo dire, una certa notorietà, dato che la loro “Make this Garden burn” è da qualche tempo la ‘sigla’ dell’Headbangers Open Air. (altro…)
(Atomic Stuff) EP di debutto per i Mantovani Wrong Era, terzetto formato da Marco Nicoli (voce, basso), Lorenzo Zagni (chitarra) e Gianluca Montanari (batteria), famosi per la loro militanza negli hard rockers Sutuana, momentaneamente fermi e orfani del cantante Diego Boschini. La musica del combo non si discosta molto da quanto suonato nella (altro…)
(Solitude Productions) Pura passione per il doom. Tuonano dalla russia i Without God e vantano una formazione non comune visto che in line up contano una ragazza, Olga, non certamente rilegata ai soliti ruoli di basso senza volume o di tastiera di (altro…)
(Pure Steel) I tedeschi Warrant diedero alle stampe, nel lontanissimo 1985, “The Enforcer”, un album che ebbe un buon successo ma non permise alla band di raggiungere la ‘vera’ notorietà. Dopo lunghi periodi di sostanziale inattività, ma diversi segnali di vita negli ultimi anni, comprese esibizioni al Keep it True (altro…)
(No Regrets Records) Terzo album per i Greci W. E. B., band nata nel 2002 e leader della scena dark/metal Ellenica. Questo “For Bidens” si muove tra sonorità prettamente dark, riffs metal piuttosto catchy, con alcune incursioni in territori estremi vicini al black metal, come nel caso del brano “Eligos”, dove voci baritonali (altro…)
(Nuclear Blast) Molti fan della prima ora hanno visto con una certa diffidenza il passaggio dei While Heaven wept, dopo una selva di autoproduzioni e collaborazioni con etichette underground, al colosso Nuclear Blast. La formazione della Virginia, cui la connotazione di ‘doom band’ è sempre stata stretta, (altro…)
(Earthquake Terror Noise) Interessante debutto discografico per i Lombardi (di Busto Arsizio) Warstorm, band giovanissima, nata nel 2011 dalla volontà di Federico Colombo (basso), Lorenzo Gagliardi (chitarra) e Davide Guzzetti (batteria) di proporre un sound influenzato da Pantera e Lamb Of God. Successivamente, si sono (altro…)