Le nostre recensioni di novità o album già in circolazione, le impressioni, le sensazioni, le analisi e dei nostri ascolti su tutta la musica della scena metal & rock.
DE ARMA – “Strayed in Shadows”

(Trollmusic/Spkr) Ad otto anni dal debutto, torna il duo anglo-svedese composto dal blackster Andreas Pettersson (Armagedda, Saiva, Stilla) e dal batterista Johan Marklund (Stilla, Sorgeldom). In verità il progetto non è più da considerarsi anglo-svedese, in quanto la parte inglese, ovvero il cantante dei Fen, F. Allain, presente nel debutto non fa parte più dei De Arma (che quindi all’epoca erano un trio), un’idea goth-post rock/atmosferica nata nel 2009 ed affacciatasi sulla scena proprio con uno split assieme ai Fen, “Towards the Shores of the End”. (altro…)
(Reaper Entertainment) Dalla Slovenia con furore, gli Skyeye sono la prova di quanto importante sia una buona produzione per la riuscita di un album. In fin dei conti questo gruppo presenta ‘solo’ linee pulite, riff poderosi, metal festaiolo e potenza teutonica nella struttura canzoni. 

(BMG) Anche il sesto album dei Black Sabbath riceve come altri, una sontuosa opera di ristampa nei formati vinile e CD i quali includono una considerevole portata di materiale aggiuntivo esibito per l’occasione. Pubblicato nel 1975 “Sabotage” è la conferma del trapasso di 
(Epictural Production) Album d’esordio per il trio black metal di Rennes che si esibisce nel black metal più freddo e raw che si possa immaginare. I Sarkasm espongono una sequela di riff violenti, veloci, linee ritmiche serrate e tutto avviene attraverso una produzione
(Hammerheart Records) La band danese Konkhra due anni fa ha pubblicato l’album “Alpha and the Omega” (
(Chaos Records) Questa pubblicazione raccoglie il primo album dei Kriegszittern “Yellow Cross” e il successivo EP “Stratofortess”. La band nasce nel 2015 attraverso il batterista Faxe e il chitarrista e cantante Eddi. Un demo per Caligari Records poi un secondo e l’ingresso di un bassista, Fappo, e di un secondo 
(Massacre Records) M. Roth e Yantit, ovvero gli Eisregen, incidono un nuovo lavoro coinvolgendo anche la loro identità alternativa chiamata Goatfuneral. L’album “bitterböse” è stato realizzato durante la pandemia da CoViD-19 e dopo il precedente album “Leblos” che ben si è piazzato nelle classifiche di vendita nei territori di lingua tedesca. Goatfuneral erompe dal lato più nero
(Scarlet Records) “The Awakening” è l’intro “Thy Kingdom Will Burn” e rappresenta un ingresso suggestivo, epico nonché stuzzicante per l’ascoltatore. La band finlandese in seguito svela un melodic death metal ben suonato e dai toni smaltati. I suoni sono ruggenti, non patinati eppure i pezzi hanno una costruzione ordinata con una buona ricerca 

(Vic Records) I Brutality in questione sono di Tampa in Florida, nascono alla fine degli anni ’80 e ovviamente sono la conseguenza di quel movimento death metal della corrente di stile appunto della Florida che ha poi sfornato mostri sacri autori di album epocali. Autori di quattro
(MDD Records) Marius Beredsen è un polistrumentista tedesco attivo soprattutto come batterista: Tragedy and Triumph è il suo progetto solista, e si presenta come una monumentale escursione nei territori del buon vecchio viking. Dieci 
(Autoproduzione) Dal Connecticut, e precisamente da New Haven, gli Entierro ci inviano il loro nuovo EP di cinque brani, che segue al loro debut del 2018; i nostri lo ‘dedicano’ a una divinità-pipistrello mesoamericana. “The Penance”
(Autoproduzione) In Spagna sopravvive ancora oggi una buona tradizione di folk/pagan metal; sarà il successo dei Mago de Oz, ma la penisola iberica sembra aver evitato quella specie di ‘estinzione di massa’ che si è avuta nel resto
(Mascot Records) Gli autori dell’album “Motherbrain” e di un sound melodico quanto d’impatto pubblicano un EP infarcito di collaborazioni. Quattro pezzi dei quali tre ospitano i contributi di musicisti di punta: Frank Bello degli Anthrax, l’ex Killswitch Engage 

(High Roller Records) Una delle caratteristiche delle band sudamericane di heavy metal classico è quella di pescare influenze dalle due sponde dell’Atlantico: suoni british e americani si mescolano spesso insieme, con risultati talora interessanti… I cileni Lucifer’s Hammer
(Sepulchral Productions) Il black metal del Québec è una stramaledetta garanzia! Il trio canadese che vede un ex Ossuaire, cioè Verbouc, voce, basso, tastiere, il chitarrista Mrtyu, oltre al batterista Mortheos coinvolto in diversi progetti della scena underground, sprigiona appunto il black metal tipico di quelle latitudini: ovvero vastità melodica, suoni graffianti e parzialmente scheletrici perché
(Pulverised Records) Nuova proposta di devastazione e morte da parte della Pulverised Records che presenta una band ungherese creata da elementi di Gravecrusher e Mörbid Carnage. I Molis Sepulcrum si votano alle tipiche distorsioni del death metal svedese di trent’anni fa, come Grave e Dismember, oltre a qualche spunto statunitense quanto europeo. Sei pezzi con ritmiche
(Pure Steel Records) Ci sanno fare, i texani Byfist: una band che arriva a un debutto incredibilmente tardivo, essendo stata fondata nel 1987… in ogni caso, i loro demo avevano già circolato negli anni passati. “In The End”, che ha una delle copertine più belle (nell’ambito metal, naturalmente!) che veda da molto tempo a questa parte, allinea otto brani di media durata, come è tradizione in ambito US metal.
(Nuclear Blast Records) I Decapitated nascono nel 1996 e all’epoca erano dei ragazzini, bel lontani infatti dall’avere 18 anni. La prima registrazione fu un demo, “Cemeteral Gardens” del 1997 e l’anno dopo il demo “The Eye of Horus”. Poi nel 2000 la carriera accelera e proprio in questa accelerazione di ventuno anni fa, la band pubblica la succitata compilation contenente i suddetti 
(Vic Records) Doveva uscire nel 1992 questo album registrato in uno studio e poi mixato nell’antesignano dell’Abyss, ovvero il Rockshop con Peter Tägtgren. Purtroppo l’etichetta dichiarò fallimento e per conseguenza la band svedese si sciolse. Formatisi nel 1991 e con due demo tape
(Jet Records) Power, ma anche heavy classico e tocchi di thrash nel terzo album degli Elmsfire (in archivio abbiamo il debut, 
(Karisma Records) La Karisma continua il percorso di revisione dei vecchi lavori degli Airbag, i quali tra le altre cose, l’anno scorso hanno pubblicato l’ultimo “A Day at the Beach” (
(High Roller Records) Erano già tornati agli onori della cronaca nel 2013, con “Axe To Grind” (