FIREFORCE – “Annihilate the Evil”
(Limb Records) Sono rimasto uno degli ultimi recensori al mondo a difendere a spada tratta le uscite Limb, ma ammetto di avere qualche difficoltà con i belgi Fireforce (altro…)
(Limb Records) Sono rimasto uno degli ultimi recensori al mondo a difendere a spada tratta le uscite Limb, ma ammetto di avere qualche difficoltà con i belgi Fireforce (altro…)
(Steamhammer / SPV) “Hope in Hell” e “Anvil Is Anvil”, hanno raccolto buone impressioni, non da meno qualche giudizio indulgente e forse pochi negativi, tuttavia il trio canadese è ancora oggi il massimo nello scrivere (altro…)
(Limb Music) Se l’ultimo disco, “The Savage and the Grace”, non aveva sfondato, “Alpha / Omega” è certamente di livello superiore: e i Masters of Disguise (band che, ricordiamo, nasce dall’ultima incarnazione dei Savage Grace, (altro…)
(Avantgarde Music) La Avantgarde ha decisamente una propensione per i gruppi fuori dagli schemi. Già i Botanist non sono una band facile, sotto nessun aspetto. E questo album si discosta dagli altri già strani lavori di questa entità perché forse per la prima volta (altro…)
(Andromeda Relix / Lizard Records) Hanno classe da vendere i capitolini Ælementi, formazione nata nel 2007 giunta solo ora al debutto discografico. Il loro stile si rifà al rock progressivo dei ’70s, riproponendo le sonorità di PFM, Banco Del Mutuo Soccorso e Rush, (altro…)

(Massacre) Il primo album degli Imeprious, “Varus” del 2011, si basava sulla figura di Publio Quintilio Varo, colui che durante l’età romana divenne governatore della Germania (altro…)
(Xtreem Music) Il percorso dei finlandesi Purtenance non è stato certo banale: nati nella prima metà degli anni novanta, autori dell’ottimo”Member Of Immortal Damnation” e protagonisti di una pausa (altro…)
(Argonauta Records) Il quarto album degli italiani Three Eyes Left è massacrante, oppressivo, pesante, lungo, psichedelico e meravigliosamente doom. In una eterna ora e dieci di fumo tossico, il terzetto Bolognese (altro…)
(Scarlet Records) Terzo album per Wildestarr, progetto nato nel 2010 dalla mente dell’ex bassista dei Vicious Rumors Dave Starr (qui si occupa sia delle parti di chitarra che di quelle di basso) e di sua moglie London Wilde, (altro…)
(Nuclear Blast) Il trio Woody Weatherman, Mike Dean e Reed Mullin, ritrova l’eterno Pepper Keenan. Il chitarrista ritorna in formazione (è un membro dei Down di Phil Anselmo) dopo anni e l’album che ne consegue è (altro…)
(Nuclear Blast) Aria di rivoluzione in casa Bleeding Gods. Innanzitutto il cambio di etichetta, passando dalla Punishment 18 al colosso Nuclear Blast, label che ormai detiene il monopolio discografico in ambito metal. Un (altro…)
(Swamp Bloody Swamp) L’impatto sonoro di queste otto canzoni, concepite tra lo stoner e il southern rock, non è affatto trascurabile. Il buono in “Greetings from Black Mountains” è dato dalle distorsioni ampie e vibranti, la (altro…)
(SPV) La ‘Regular Edition’ di “Darkness remains” è ancora sugli scaffali dei negozi, ma i californiani Night Demon, forti del grande successo riscontrato e con un tour con gli Accept alle porte, decidono di mettere sul mercato questa ‘Expanded Edition’ in due cd. (altro…)
(Massacre Records) A distanza di un anno dall’EP auto intitolato, tornano gli statunitensi The End A.D. che confermano quanto fatto di buono con questo debutto sulla lunga distanza. Lo stile della band si rifà al crossover (altro…)
(Agoge Rec.) Nel caso vi imbattiate in questa band italiana al di fuori di queste righe, sappiate che ne sentirete parlare come autrice di un ‘sexy sonic alternative iron punk’, proprio come nel titolo (altro…)
(AFM) Ed ecco, finalmente, il nuovo album dei Leaves’ Eyes: ammetto che ero molto curioso di sentire cosa avrebbero prodotto Alex Krull e compagni dopo l’abbandono di Liv Kristine (per il gossip, quest’ultima ha proprio divorziato dal tastierista). (altro…)
(Akslen Black Art Records) Rispetto all’album precedente (senza contare un tributo a Burzum più recente), la prima impressione è quella di un calo di qualità. Non parlo della musica, ma della semplice e quasi graficamente banale copertina, specie se comparata con quella bellissima (altro…)
(autoproduzione) Sebbene un’introduzione, “Dodge and Counter”, stoner che prende poi una piega tra Neurosis e Pantera, il passaggio alla sostanza di questo EP, la canzone “Motherfucking Badass”, ovvero una batteria (altro…)
(Everlasting Spew Records) I portoghesi Gaerea sono una di quelle perle nascoste che è un peccato non conoscere. Questo loro EP di debutto, uscito originariamente nel 2016 (unica loro release per ora), non ebbe molto seguito. Sicuramente non hanno raggiunto (altro…)
(Ektro) Immaginate di entrare in un museo, o meglio nell’area di una mostra di arte moderna… dove l’arte non è legata ad opere di stampo classico/tradizionale come quadri, sculture o affreschi, ma un’arte complessa, dinamica, moderna ma anche (altro…)
(Massacre Records) Il decimo album dei Mystic Prophecy è composto unicamente da cover: e la recensione potrebbe terminare qui. Di solito non amo i prodotti di questo tipo; posso almeno segnalare che i rocciosi power/metallers tedeschi hanno scelto brani non scontati per divertirsi (altro…)
(Terror From Hell Records) In un clima ecclesiastico di adorazione della morte, dopo il fantastico “Feretri” ed il superlativo “Strange Rites of Evil”, tornano gli italiani Abysmal Grief, i quali ormai occupano con prepotenza il trono dei signori dell’occulto. Vita, felicità, (altro…)
(Wrath of the Tyrant Records) Altro gruppo che attinge dall’immensa e sconfinata fonte d’ispirazione di Tolkien. A prescindere dal fatto che darei 10 decimi solo per il logo, ma qui c’è musica di qualità. (altro…)
(Séance Records) Gli italiani Mascharat, al debutto, scatenano un album di black metal immenso. In una epoca di eccesso di produzione musicale, ovviamente è frequente la perdita in termini di identità, personalità, originalità, tanto che il black classico è ormai una costante ripetizione di se stesso e dei sui cliché. (altro…)
(Scarlet Records) Non hanno certo bisogno di presentazioni i Game Over, una delle più brillanti realtà del panorama thrash metal tricolore e non solo. Giunta al quarto album, la formazione ferrarese ha deciso di rendere più personale e maturo il (altro…)
(Scarlet Records) Quante formazioni metal possono vantare un live dopo tre soli dischi? I Temperance, che su MetalHead hanno sempre preso otto (per il debut autotitolato, per “Limitless” (altro…)
(Stygian Crypt Productions) Il progetto Folkodia è nato ben dieci anni fa come ‘cooperativa folk/pagan internazionale’ sotto la guida del russo Metfolvik, e prosegue oggi la propria storia nonostante la prematura dipartita del suo ideatore; (altro…)
(Autoproduzione) Gli esordienti Beyond Forgiveness, quartetto symphonic/gothic del Colorado, ci presentano un disco con qualche sbavatura di troppo, ma complessivamente ben riuscito. Oltre a un intermezzo abbiamo nove brani, (altro…)
(Godz Ov War Prod. / Malignant Voices) La band in ambito underground è più o meno conosciuta, inoltre due suoi elementi in passato hanno fatto parte dei Witchmaster. Gli Anima Damnata (altro…)
(Inverse Records) Disco curioso, il quarto full-length dei Cardiant. Dopo due note capisci che sono finlandesi, ma alla fine dell’ascolto non hai ancora capito il genere. È importante, direte voi? (altro…)
(Pure Steel) Dopo il ritorno sulle scene con “Overture to Madness”, gli Axemaster ci propongono questo “Crawling Chaos” che, a conti fatti, è il quarto full-length per la formazione di Kent, Ohio. I nostri suonano ancora una sorta di us heavy/power/doom (altro…)
(Club Inferno Ent.) Un arcano e dominante senso di nichilismo percorre le note di “In Viva Morte Morta Vita Vivo”. Le chitarre di Vito Burini, anche basso, sono (altro…)
(Retrovox Records) Le sensuali labbra ritratte sulla copertina di “Heavy Lips” mi avevano tratto in inganno, facendomi pensare ad un disco sleaze/glam. Invece mi sono trovato di fronte ad un solidissimo album di heavy/stoner rock estremamente potente e (altro…)
(Mighty Music) Stando alla nota stampa e alla loro discografia, che presenta un elevato numero di singoli, i finlandesi Force Majeure vanno piuttosto forte in patria: li apprezziamo adesso anche su latitudini più miti con il loro terzo album, (altro…)