Le nostre recensioni di novità o album già in circolazione, le impressioni, le sensazioni, le analisi e dei nostri ascolti su tutta la musica della scena metal & rock.
SOLARYS – “Endless Clockworks” (#memorabilia)
(WormHoleDeath) Spagnoli e al quinto album, i Solarys propongono un power/prog che ha sia passaggi energici, sia alcuni momenti raffinati; per quello che posso vedere, per la prima volta gli iberici si affidano all’inglese per i testi, presumo per dare un afflato più internazionale alla propria proposta. (altro…)
(Art Gates Records) Sono passati due anni da “Thirteen” (
(Scarlet Records) Mi aveva molto convinto l’esordio (
(Earth and Sky Productions) Registrato addirittura nel 2009, ma pubblicato soltanto dieci anni dopo (a parte alcuni brani resi disponibili su vari EP in questo lasso di tempo), il quarto full-length dei rumeni GOD è pagan metal nella sua accezione originaria:
(Sentient Ruin) Da varie realtà più o meno conosciute del death statunitense nasce questo progetto. A dire il vero è un nuovo gruppo a tutti gli effetti… e vista la resa sonora di questo debutto si sente che alla base ci sono delle solide conoscenze tecniche e tanta esperienza.
(Rafchild Records) Esordio col botto per gli spagnoli Kramp, formazione heavy/epic metal così ancorata negli eighties da commuovere i vecchi defenders come me. “Gods of Death”, da avere naturalmente in vinile, si compone di dieci brani (più un intermezzo gregoriano) senza fronzoli, diretti ed asciutti; lo stile di Mina Valkure è quanto di più sgraziato e grezzo si possa immaginare, ma ben adatto al sound e alle atmosfere sword & sorcery che vuole creare!
(Darkhan Music / Apollon) Qui serve una piccola lezione di storia, la quale ha anche ben poco a che vedere con il metal. Tuttavia se artisti quali Teloch dei Mayhem di permettono di divagare nella synth wave (
(autoproduzione) Terzo rituale per
(Iron Bonehead) Stranamente i Nexul sono americani… ‘stranamente’ sì, perché il black da loro proposto è molto tradizionale e votato alle sonorità europee, più oltranziste e meno imbastardite con il death. Il disco in questione è classificato come EP, nonostante il numero di tracce ed il minutaggio totale, che lo rendono praticamente un disco a tutti gli effetti.
(Steamhammer / SPV) Dopo un debutto in qualche modo ironico ma assolutamente efficace, torna la band di John Diva per il secondo capitolo, il seguito del favoloso “Mama Said Rock is Dead” (
(Slovak Metal Army) Gli Arawn sono uno di quei pochi gruppi che hanno avuto il piglio di prendere in mano gli elementi distintivi del death metal svedese e rifarli propri in modo originale, senza per forza diventare delle brute copie degli In Flames. 
(Massacre Records) A interrompere un silenzio discografico che dura dall’ottimo 
(Heavy Gloom Productions) Questo disco è una sorta di colonna sonora ideale per chi volesse leggere Milton nelle sue opere più conosciute. E questa colonna sonora è un black piuttosto pomposo e tanto tanto devoto alle tastiere.
(Steamhammer / SPV) Secondo ‘best of’ in carriera degli Edenbridge. Nel 2007 infatti gli austriaci pubblicarono la raccolta “The Chronicles of Eden”, un doppio che riassumeva il meglio dei cinque album in studio pubblicati fino a quel momento
(Purodium Rekords) Un demo black non è tale se non è rigorosamente in MC. Se poi si considera che questo gruppo (o progetto solista, non si sa…) è parte della scena underground portoghese il gioco è bello che fatto:
(autoproduzione) Quinto album per gli 
(Slovak Metal Army) Veterani della scena slovacca, i Ramchat si presentano come pagan metal band, ma chi scrive non è d’accordo con questa definizione… Per chi si aspettava boschi innevati e ritmiche vichinghe, in questo loro terzo album, “V čase popadaje” è appunto spiazzante, perché si 
(Century Media Records) Dopo qualche piccola pubblicazione in pochi anni di esistenza, i Frozen Soul di Dallas firmano con la Century Media e sfornano questo primo album che offre un’istantanea impietosa. I Frozen Soul sembrano la replica dei
(No Remorse Records) Operazione ‘time machine’ riuscita: gli Incursion, da Miami, Florida, sono stati attivi nella prima metà degli anni ’80, producendo appena un demo; si rifondano nel 2018, ed esordiscono oggi con un
(Rafchild Records) A quasi tre anni dall’ottimo
(Hells Headbangers) Dopo sei anni di assenza, tornano con il loro terzo album i Children of Technology, terzetto veneto/siciliano dedito ad uno speed/thrash decisamente old school ed estremamente coinvolgente.
(Anti-Corporate Music) Cristina Vane è di Tornio, si è poi trasferita a Parigi per finire a Venice Beach in California negli Stati Uniti. Pare che ora stazioni a Nashville, nel Tennessee. Lei canta e suona la chitarra acustica e il banjo, tuttavia ha studiato la musica
(Art Gates Records) Un concept di power fantasy metal: nulla di più, nulla di meno. Questo significa che gli spagnoli Theragon sono così nostalgici, determinati, o magari, secondo alcuni, sconsiderati, da proporre per il loro esordio una formula e un mood che andava forte venti se non venticinque anni fa!
(WTF Records) I Perfect Sky sono viennesi e hanno calcato la scena HC della città (detta anche ‘Vienna Style Hardcore’ cioè VSHC). Ne hanno fatto parte dal 2000 al 2003 e con due elementi dei Proud Of Ignorance, poi è successo qualcosa ma
(Rocksector Records) Luke Appleton, che per chi non lo sapesse è il bassista degli Iced Earth, crede davvero nel suo progetto solista Absolva, che anima assieme al fratello Chris: e dopo il buon 
(Non Serviam Records) Probabilmente potremmo considerare i Keiser come il sogno di tutti quegli ascoltatori di metal che da sempre hanno mal digerito la sterzata dei Dimmu Borgir da dopo “Puritanical…”.
(Glory Stables Records) Il tempo da occupare durante la pandemia non era poco, per cui gli heavy/speed metallers Stallion, nonostante avessero già pubblicato nel 2020 “Slaves of Time” (
(Dusktone) “Perdition”, registrato dal duo svedese Azazel e Chronzon, sembra un album arrivato a noi direttamente dai primi anni ’90. Chronzon è un ex Setherial, mentre Azazel è ex The Citadel e insieme innalzano uno scenario fatto di atmosfere incastrabili