BLACK ALTAR – “Arcana of the Higher Principles” (Compilation)
(Zazen Sounds) Black Altar è un vecchio progetto di Shadow, musicista polacco che con questo marchio ha inciso solo due album in studio e una caterva di altre pubblicazioni (altro…)
(Zazen Sounds) Black Altar è un vecchio progetto di Shadow, musicista polacco che con questo marchio ha inciso solo due album in studio e una caterva di altre pubblicazioni (altro…)
(Allegro Talent Media) Pubblicato nel 2006, “Enter My Religion” è il secondo album solista di Liv Kristine che all’epoca era ancora alla testa dei Leaves’ Eyes. L’album viene ristampato per la prima volta (altro…)
(Nova Era Records) Il 2022 è l’anno dei Sakahiter perché la band blackened death metal del Molise pubblicherà il suo (altro…)
(Eternal Juggernaut Records (*)) Ci sono band che, in nome della coerenza, non sono capaci di evolversi minimamente; altri gruppi invece prendono la strada dell’evoluzione snaturando irrimediabilmente il proprio sound; (altro…)
(Stickman Records) È noto quanto i Motorpsycho siano stati capaci dagli anni ’90 ad oggi, ad attraversare un ampio spettro di stili musicali nei loro album. La band norvegese in (altro…)
(Violent Creek Records) Ammetto di non aver mai sentito parlare prima d’ora dei Traitor, band tedesca ora giunta al quarto album, i quali si rivelano essere una piacevole scoperta, in quanto questa giovane band proveniente da Balingen mi ha letteralmente folgorato. (altro…)
(Scarlet Records) I Fellowship sono inglesi e incidono il debut album con l’italiana Scarlet Records. Un lavoro che risulta garbato nella produzione, con i suoni ben calibrati e dove il mixaggio (altro…)
(Shadow Kingdom) L’heavy metal in un album dei Savage Master è assicurato, di fatto anche per “Those Who Hunt at Night”, quarta opera del chitarrista Adam Neal e la (altro…)
(Armageddon Label / Agipunk) Nascono come Wolfpack negli anni ’90 e diventano poi Wolfbrigade a causa di una pericolosa omonimia, ma il lupo non perde (altro…)
(Iron Bonehead Productions) All’attivo da più di quindici anni, i francesi Ritualization non sono poi così prolifici come il genere scelto spesso impone. (altro…)
(Me Saco Un Ojo Records/Memento Mori) Finalmente, dopo un po’ di iniziali uscite minori, arriva il primo album sulla lunga distanza dei canadesi Sedimentum. (altro…)
(Iron Bonehead Productions / Parasitic Records) Devo dire che queste sei canzoni mi hanno lasciato abbastanza interdetto. Se da un lato abbiamo la volontà di proporre del becerissimo black vecchio stile, il risultato delude parecchio. (altro…)
(Godz Ov War Productions) Si palesano come dei veri estremisti i ginevrini Eggs Of Gomorrh con il secondo full length in studio “Wombspreader”, espressione di un tirato, veloce, esasperato connubio (altro…)
(Century Media Records) Che disco! Si può spettegolare sugli Arch Enemy e sulla loro provocante front woman per ore, per giorni… si possono fare confronti con la decina di dischi precedenti o con la performance della precedente vocalist. Si può discutere sul fatto che siano passati cinque anni dal precedente “Will to Power” (recensione qui) e che nel frattempo, tour permettendo prima dell’era pandemica, sia uscita solo una compilation di cover (qui); (altro…)
(Memento Mori) Più he un nome, una dichiarazione di intenti. Teste marce… beh, il genere che fanno lo è di sicuro, invece questi romeni sono stati piuttosto arguti nello scegliere un genere di nicchia, il death svedese dei primordi, e portarlo ad una piccola evoluzione verso un mondo un po’ più tecnico e pulito. (altro…)
(FOAD Records) João Gordo, Jão e i Ratos De Porão sono una storia che dura da oltre quaranta anni. I due sono gli unici superstiti di questa vicenda del thrashcore e crossver nata in Brasile che (altro…)
(Go Down Records) Uno dei gruppi meno nominati della scena stoner e surf rock… eppure stiamo parlando di quelli che sono molto probabilmente i fondatori stessi del genere. (altro…)
(Atomic Fire Records) Quando due vecchi marpioni del rock e dell’AOR (sì, esiste ancora come genere…) si mettono a confabulare assieme, ne esce per forza un disco che non può non strappare un sorriso sin dal primo ascolto. (altro…)
(Caligari Records) Nuova creatura, nuova bestia. Da qualche parte nel Massachusetts, il batterista Yianni Tranxidis decide di inventarsi un’espressione musicale che metta in mostra i suoi gusti in fatto di musica (Gorguts, Carcass, Dismember e ovviamente Morbid Angel), cinema e letteratura, questi due ultimi ovviamente incentrati su horror e crime. (altro…)
(W.T.C. Productions) I Mortuus sono un gruppo svedese nato dalla collaborazione e dal sodalizio di due menti malate e contorte, che nel giro di venti anni hanno dato alle stampe solo tre album, questo compreso. (altro…)
(Evelasting Spew Records) Quattro anni dopo il demo “It’s About Fucking Time”, tornano con un EP contenente cinque brani gli statunitensi Severed Headshop. (altro…)
(Red Creek) Perturbator è noto per l’oscurità profonda del suo suggestivo synthwave, il percorso musicale che ha intrapreso dopo esperienze in alcune bands black metal. L’unione creativa con Johannes Persson dei Cult of Luna, porta a questo drammatico e crudele “Final Light”, nome della pubblicazione e pure nome di questa creatura concepita solo per questa occasione unica, tra l’altro portata anche dal vivo al Roadburn 2022. (altro…)
(Nuclear Blast Records) Mostruosi! Immensi! Diabolici! Al loro dodicesimo sermone gli austriaci Belphegor trascinano fuori dalle tenebre l’opera definitiva, il rituale dannato più consistente della loro lunga carriera, ma anche dell’intera scena del metal estremo di oggi. (altro…)
(Massacre Records) I Toxik sono stati una buona realtà della scena metal americana. Solo due album incisi negli anni ’80, l’ottimo “World Circus” e il non meno affascinante “Think This”, poi (altro…)
(Astral Music) Il fondatore dei Nefesh Luca Lampis scrolla via un po’ di polvere che il tempo e le situazioni della vita hanno posato sul nome Nefesh. La prog metal band ha inciso tre album in sette anni e l’ultimo “Panta Rei” è del 2018, il qaule però ritorna sul mercato discografico grazie (altro…)
(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Progetto oscuro, francese, ideato da JC EX, un artista influenzato pesantemente dalla musica ambient ed atmosferica. (altro…)
(Wormholedeath Records) Esistono da quasi dieci anni, originari dell’Uruguay ed ora parzialmente ubicati in Lettonia, ma giungono solo ora ad un debutto che, forse, vale tutto questo lungo percorso temporale. (altro…)
(Magnetic Eye Records) Sono mortalmete aridi, ma anche pieni di vitalità, sono enormemente laceranti ma compatti e pesanti. Gli svedesi Besvärjelsen sono giunti al secondo lavoro, con il loro rock/doom desertico, dove il deserto non è quello senz’acqua e senza vita, piuttosto quello rappresentato da sterminate foreste, quelle del nord Europa dentro le quali, vagando, è molto più facile incontrare spiriti e leggende che altri esseri umani… proprio come nel tipo di deserto più famoso. (altro…)
(Godz Ov War Productions) Incoraggiante questo EP d’esordio della band turca Eradicate votata al death metal con evidenti influssi doom metal. Intro e tre pezzi suonati con un occhio al death metal (altro…)
(Wormholedeath Records) Nuovo EP per Dali Van Gogh, formazione proveniente da Halifax, Nuova Scozia nata nel 2008 e con quattro full length all’attivo. Il sound della band canadese è piuttosto eclettico ma riconoscibile, le influenze sono molte tuttavia mescolate con una personalità ed un gusto che rende i Dali Van Gogh somiglianti nient’altro che a se stessi. (altro…)
(Art As Catharsis) Pura pazzia. O sublime genialità. Un progetto con membri provenienti da molte realtà, Mr. Bungle compresi, il quale mescola veramente di tutto, senza un minimo limite o decenza: (altro…)
(Black Vulture Records/Downfall Records) Nonostante questa band abbia all’attivo solo due album, la sua storia risale al 1996, formatasi in uno sperduto paesino della Svezia (Örsundsbro, Uppsala), quando ancora si facevano chiamare Rest in Peace, impegnati in varie cover e con un’attività discografica ridotta a qualche demo. (altro…)
(darkTunes Music Group) Un po’ di metal, tanto senso goth, molto dark wave… synth, voce femminile oscura e seducente, beat elettronici. (altro…)
(earMUSIC) È una storia intensa quella degli svedesi H.E.A.T, i quali celebrano i primi tre lustri di esistenza con un altro disco poderoso! Prima? Sei altri album, tour favolosi a supporto di grandi quali Alice Cooper, Toto, Scorpions e Sabaton. (altro…)