Le nostre recensioni di novità o album già in circolazione, le impressioni, le sensazioni, le analisi e dei nostri ascolti su tutta la musica della scena metal & rock.
THE CROSS – “Act II: Walls of the Forgotten”
(Pitch Black Records) Cinque anni dopo il debutto omonimo, tornano i brasiliani The Cross, forti di un doom molto solenne, classico ma anche molto aggressivo per via del cantato in una sorta di growl moderato ma potente. (altro…)
(autoproduzione) Solo cinque pezzi per un totale di ventitré minuti circa di musica, sono una discreta istantanea dell’identità dei 
(Osmose Productions) Definire “The Exuviae of Gods – Part I” un semplice EP è riduttivo e porta probabilmente a rapportarsi all’album in modo errato. Prima di due parti, il lavoro piuttosto ambizioso del gruppo ci porta dentro l’aspetto più solenne del doom metal, tra tempi lenti e ovattati, batteria rallentata e riff pesantissimi. 

(From The Vaults) I danesi Evil potrebbero tranquillamente vincere il premio per la più longeva e migliore estemporaneità nel mondo del metal: 
(Argonauta Records) Quella degli Smoke è musica atipica, una sorta di sludge ecologista (!!!), in cui la solennità della natura viene messa in musica, una sorta di omaggio ai paesaggi strani forniti dal nostro pianeta, patria di ritmi sincopati e distorti in chiave psichedelica. 

(Svart Records) È un viaggio dentro una intimità tribale e spirituale quello che l’americana Anne K. O’Neill ci invita ad intraprendere con questo suo nuovo debutto sotto il nome di Serpentent. 





(Comatose Music) È proprio di Dallas, dunque nel Texas, la band che si fa chiamare appunto Texas Murder Crew la quale giunge al suo album di debutto. Dopo piccole pubblicazioni come un demo, uno split con altre realtà brutal death metal e un EP intitolato
(Hammerheart Records) I fratelli Botteri, Christopher e Christian, rispettivamente basso e chitarra, sono due ex membri degli In The Woods, inoltre il primo è nei Green Carnation, mentre il secondo li ha abbandonati 

(Sentient Ruin Laboratories) L’oscurità, la morte, le visioni esoteriche e le dimensioni tenebrose degli Assumption prendono forma in maniera completa nel loro secondo album. A quattro anni dal primo album
(Iron Bonehead Productions) Una certezza c’è: che il black metal autentico non morirà mai, finché circoleranno gruppi come gli americani Vaamatar.
(Black Lion Records) Finalmente un gruppo in cui la classificazione non è propriamente facile. Metal melodico, un po’ tecnico, in parte attento alle liriche, in parte alle partiture.
(Les Acteurs de L’Ombre Productions) L’etichetta francese è sempre molto attenta al suo crescente underground. 
(Napalm Records) Mi piacciono le persone che, subito dopo essere cadute, si rialzano. Anche più volte, se necessario. 


(Punishment 18 Records) Senso album in quasi due decadi per gli italiani Ibridoma, alle prese con temi complessi e socialmente impegnati, come si può intuire dai titoli dei pezzi. Pezzi che in due casi son in lingua madre… con risultati che sinceramente mi hanno convinto molto poco.
(Transcending Obscurity Records) Due menti dannate quelle di Paul Gillis e Stephen Reichelt, totalmente assorbite da incubi e visioni irrazionali, tradotte in una sola forma possibile che è quella del grindcore-death metal. Musica satura di devastazione, di
(Temple of Mystery) Sei anni sono passati dal precedente lavoro (recensione 