SIDEBURN – “Fired Up”
(Massacre Records) Album che scucila via come un bicchiere d’acqua fresca in una gola un po’ asciutta “Fired Up” degli svizzeri Sideburn. Il prodotto di un rock onesto e semplice, imparentato con (altro…)
(Massacre Records) Album che scucila via come un bicchiere d’acqua fresca in una gola un po’ asciutta “Fired Up” degli svizzeri Sideburn. Il prodotto di un rock onesto e semplice, imparentato con (altro…)
(Belfry Records SL) Era da un po’ di tempo che non mi davo al black estremo e nichilista, e devo dire che ogni volta che mi ci accosto mi ricordo subito del perché questo sottogenere generi, dopo un po’ di ascolto, una sorta di repellenza per la musica in generale, quasi mettesse in chiaro che qualcosa di buono, al mondo, non potrà mai esserci. (altro…)

(Diamond Prod.) Opera intensa e complessa del tastierista Gabriels, il quale questa volta punta al Dracula di Bram Stoker, personaggio dicco di magia, misticismo ed oscuro romanticismo. (altro…)
(Spikerot Records) L’album “Bacteria” è del 2008 ed esclusi un paio di split e un demo, la band romana Guineapig si è di fatto mossa con circospezione nel tempo. Nonostante nove (altro…)

(Nuclear Blast Records) L’impressione generale sui Decapitated è che da 20 anni, cioè da sempre perché la band nasce a metà degli anni ’90, suonano sempre meglio o comunque sempre bene. Poi, bisogna riconoscerlo, negli anni c’è il discorso dell’album di turno in uscita che può (altro…)

(Trepanation Recordings) Può il black metal essere romantico? Beh, i Cradle Of Filth ce ne hanno dato una prova da una ventina di anni a questa parte… però qui si parla di post black, di un genere quindi per certi versi ancora più estremo del black. (altro…)
(Inverse Records) Partendo da basi neo-death metal, Light Beneath aggiungono un leggero tocco avant-garde nei pezzi, evolvendoli però verso orizzonti post metal. Uno stile mutevole dove la musica è (altro…)

(Nuclear Blast Records) Quindicesimo album per Kreator, punta di diamante, insieme a Sodom, Destruction e Tankard del thrash metal tedesco. Se queste tre band hanno mantenuto sempre inalterato il loro assalto sonoro (per coerenza, secondo i fans, per immobilità creativa secondo i detrattori), la formazione capitanata dall’inossidabile Mille Petrozza non ha mai avuto paura di osare, senza per questo mai snaturare il proprio sound. Si pensi, ad esempio a dischi sperimentali come “Renewal”, ricco di sonorità vicine all’industrial, oppure i controversi “Outcast” ed “Endorama”, due autentiche gemme melodiche ed oscure. (altro…)

(Is it Jazz? Records) Tanto energetici quanto intimi. Musica che cresce scatenandosi dal turbinio dell’improvvisazione. Prog. Rock. Jazz… tanto jazz… ma dove stanno veramente i confini? È forse questo vero jazz, quello più ortodosso, più puro? (altro…)
(Eclipse Records) La musica degli American Anymen è nervosa e contorta, specchio di una realtà urbana claustrofobica e schizzata, in grado di far rabbrividire e fremere allo stesso tempo. (altro…)

(Vicious Witch Records) Vabbè dai, perdono alcune ‘ingenuità’ di questi gruppi appena nati, come il mettere una intro di 25 secondi prima della traccia… Musica genuina, intendiamoci, ma forse un po’ troppo asincrona rispetto ai tempi che corrono. (altro…)

(Nordvis Produktion) Folk nordico dagli Stati Uniti! Dietro il progetto si cela solo il compositore e polistrumentista Will Ott, il quale interpreta sette brani folk classici di origine scandinava, qui nuovamente arrangiati e riportati in vita con strumenti d’epoca, sulla scia di acts quali Faun, Forndom o Wardruna. (altro…)

(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Freschi di formazione i francesi Miasmes sono devoti ad un black molto diretto, decisamente lontano da quello stile tipico del loro paese, piuttosto orientato verso una violenza ancestrale, quella che caratterizzava il sound estremo prima della suddivisione tra death e black… e le decine di sottogeneri che queste due principali direzioni offrono. (altro…)
(Wine And Fog Productions) L’Italia nonostante ospiti la sede della Chiesa Cattolica, controbilancia con un sublime fiorire di band votate al ‘lato oscuro’, al ‘sentiero della mano sinistra’ e (altro…)
(Nuclear Blast Records) Di sicuro gli Ibaraki partono avvantaggiati, essendoci mister Matt Heafy dei Trivium dietro all’intero progetto. Progetto nato ormai dieci anni fa, ma che vede il suo pieno divenire solo ora. (altro…)
(AFM Records) Ecco un paio di dati dei canadesi Anvil, giusto per farvi rendere conto di chi ci troviamo di fronte… più di 4 decadi di attività, 19 album in studio, nessuna pomposa separazione con conseguenti piagnistei e reunion. (altro…)
(Nuclear Blast Records) Certi progetti nascono quasi per sbaglio, altri sono voluti… Non si saprà mai a quale delle due categorie appartenga questo caso, ma di una cosa si può essere sicuri, ossia che il disco in questione ha davvero dei suoni piuttosto strani. (altro…)

(Pelagic Records) Potenti, oscuri, ipnotici, coinvolgenti, psichedelici. Gli stoner-doomsters americani Druids firmano il quarto sigillo, un monumento di oscurità scandita da riff irresistibili, melodie tanto misteriose quanto tetre e tanto… tantissimo groove. (altro…)
(Autoprodotto) Tante idee, messe giù in modo chiaro negli intenti, suonate e rese più che bene. E capacità tecnica quanto basta. Insomma, qui gli ingredienti ci sono tutti per dire che siamo di fronte ad un buon disco. (altro…)
(Invictus Productions) Un’intro che ricorda il suono di un organo non poteva che essere azzeccatissima per un gruppo che si chiama Grave Infestation… Death metal marcio, fino al midollo per questo debutto discografico. (altro…)
(Arising Empire) Band tedesca dedita ai registri strutturali moderni del metal, i quali prendono forma in “Tangerine Tragic” come l’incastro tra matrici groove, un po’ djent e visioni d’atmosfera. Sound del futuro, musica che viene da sfere successive alla nostra, nella (altro…)

(Noise Appeal Records) Noise. Industrial. Elettronica distorta. Ambientazioni destabilizzanti. Psicosi e instabilità mentali che convergono nel suono, nei ritmi, nei testi ispirati, quasi improvvisati. (altro…)
(Purity Through Fire) Il titolo “Unohdettu Maa” vuol dire ‘la terra dimenticata’ e per i Shadow’s Mortuary corrisponde a un luogo nel quale non esiste alcuna religione. Ciò significa che in quella terra il pensiero umano è purificato, non condizionato. La band (altro…)
(Xtreem Music) Il 2022 è al suo quinto mese e Rogga Johansson è già al suo ennesimo album pubblicato o annunciato per l’uscita. Il chitarrista svedese di Paganizer, Revolting, Necrogod e così via, da anni si compiace (altro…)
(Via Nocturna) “Chaos War Death” è un esempio di black metal suonato in maniera energica ma attraverso una produzione che rende tutto un po’ patinato. Persino il denso basso del sessionman (altro…)

(Rockshots Records) Con due anni di tempo lontano dai palcoscenici, anche gli italiani Sandness hanno avuto il tempo di scrivere con cura dei dettagli un nuovo disco, il loro quarto full length, un prodotto catchy, classico ma contemporaneamente moderno, ricco di hook che portano quella radice glam verso un AOR più complesso ed impegnato. (altro…)
(Schattenpfade / Lichtpfade) Gli split avvicinano il mondo! Una band tedesca e una brasiliana per “Dying Dreams”. Imparity nascono nel 2016 a Bochum e fino ad oggi (altro…)

(Hammerheart Records) E questi da dove saltano fuori? Non erano scomparsi un oltre un decennio fa? Si, i blacksters svedesi pubblicarono il precedente disco, “The Black Curse”, nel 2008 (quasi tre lustri or sono!) finendo poi per sciogliersi -qualche apparizione live a parte- anche a causa dei problemi di salute del batterista Micke Backelin. (altro…)

(Argonauta Records) Dall’affascinante Berlino, debuttano i post sludge metallers Shovel, i quali -come da moniker- prendono a badilate l’ascoltatore senza alcuna pietà. Riff granitici si alternano ad evoluzioni melodiche, spesso in contrasto con atmosfere distopiche, surreali, decisamente legate al post metal. (altro…)
(Nuclear Blast Records) Sono passati quindici anni dall’ultimo album degli olandesi After Forever, l’ultimo album in tutti i sensi, visto che il gruppo di Floor Jansen (successivamente voce dei Nightwish) si è poi sciolto due anni dopo. (altro…)
(Iron Bonehead Productions) Ma I Nihilist non erano belli che sepolti? O magari si sono reincarnati in questo progetto greco, davvero un debutto coi fiocchi per chi come me è appassionato di death marcio e che vede ormai Entombed e Asphyx come unici superstiti del genere… fino ad ora, almeno. (altro…)
(Pitch Black Records) Cinque anni dopo il debutto omonimo, tornano i brasiliani The Cross, forti di un doom molto solenne, classico ma anche molto aggressivo per via del cantato in una sorta di growl moderato ma potente. (altro…)

(Despotz Records) Un debutto ma non proprio un debutto per questi Donna Cannone! La band è nuova, certo, ma gli individui che ci stanno dietro sono estremamente navigati, oltre che ben noti. Iniziato quasi per gioco, il progetto vede due italiani, la chitarrista Giorgia Carteri (ex Thundermother) con l’amico Luca D’Andria (basso e voce); (altro…)