FUNERAL MIST – “Deiform”
(NoEvDia) È impossibile non sentire i Marduk anche nei Funeral Mist, il side project di Arioch, ovvero Mortuus (Daniel Hans Johan Rostén), front man della nota band svedese. (altro…)
(NoEvDia) È impossibile non sentire i Marduk anche nei Funeral Mist, il side project di Arioch, ovvero Mortuus (Daniel Hans Johan Rostén), front man della nota band svedese. (altro…)
(Apollon Records) Un nuovo duo elettronico, forse figlio della pandemia… una pandemia che afferma, mette in evidenza, esalta il titolo del singolo… ovvero il fatto che nulla dura per sempre… che tutto è destinato a scomparire. (altro…)
(Blood Harvest Records) Secondo album per Mental Devastation, formazione cilena nata nel 2009 e con all’attivo il debutto “Red Skies” (2013), uscito principalmente diffuso solo in America Latina. Sono fermamente convinto che questi ragazzi non incontreranno alcuna difficoltà ad affermarsi anche nel resto del mondo, grazie al loro thrash furioso, tecnico e melodico allo stesso tempo: (altro…)
(Purity Through Fire) Caestus, ossia un antico guanto da combattimento. Richiamato anche nel logo del gruppo, da pressappoco, in effetti, una idea abbastanza precisa della musica proposta da questi finlandesi, battaglieri e forieri di un metal che vira spesso e volentieri nel black oltranzista e truce, innervandolo però costantemente di elementi decisamente più innovativi e, almeno in parte, vagamente melodici. (altro…)
(UPRISING! Records) La Slovacchia non è certo la tipica culla di bands metal, ma i Thalarion in un modo o nell’altro sono in giro dalla metà degli anni ’90, anche se sono ormai quindici anni che si celano nel silenzio più assoluto. Dopo questa lunga pausa, eccoli tornare con il sesto album con una line up sostanzialmente invariata, compresi i due vocalist (maschile e femminile) che in tutto questo tempo si sono dedicati alla scrittura di libri, con Petronela Hederova legata ai romanzi romantici mentre Juraj Thal Grezdo più orientato ai thriller. (altro…)
(Art Gates Records) Autentici, veri, puri. Il black metal dei Moorah originari della Repubblica Ceca dimostra uno stile ed un carisma molto personali, caratteristiche tipiche delle band old school provenienti dall’est europeo, lontane dagli standard ormai abusati del black nordico. (altro…)
(Purity Through Fire) Ottimo album di debutto per i finlandesi Kriegzeit, i quali si distinguono per avere realizzato un lavoro raw nei termini con influenze punk e black and roll. “Hateworship” ne contiene di cose, di soluzioni, di idee e risulta essere un album (altro…)
(Caligari Records) Truculenti nel nome, nel titolo dell’album, nella copertina e, naturalmente, nel suono, gli Haalbuaer sono il classico esempio di come certi generi musicali non abbiano bisogno di chissà quale vena compositiva, quanto invece di una certa attitudine esecutiva, magari da esprimere in sede live in tutta la sua tracotanza e ignoranza. (altro…)
(Signal Rex) E chi ci avrebbe mai creduto? Un gruppo black finlandese che non butta tutto a puttane introducendo a forza, come uno stuzzicadenti in una cruna, dei ritmi festaioli… (altro…)
(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Secondo album ma il primo con la seducente etichetta connazionale (se non contiamo uno split con Time Lurker, qui) per questa one ma band di Parigi, creatura di Gaetan (Joseph Apsarah/Gaetan Juif, artista attivo nell’underground e autore di altri progetti solisti, quali Baume o Scaphandre), il quale nella sua tendenza eclettica vuole imprigionare sotto questo moniker sonorità assolutamente estreme ma anche molto atmosferiche, decisamente taglienti, enormemente ruvide e caustiche anche se passionali e ricche di emozioni. (altro…)
(Osmose Productions) Ecco l’oscura e sanguinaria black metal band della Slovacchia, ritornare col proprio e malsano splendore con il secondo album in studio. Dunque una nuova pubblicazione in questo 2021 per i Krolok. La band ha infatti già pubblicato (altro…)
(Godz Ov War Productions) Zepar e Coffincrusher spaziano in questo EP di circa venti minuti tra sonorità cupe e tenebrose sia di stampo black quanto doom metal. Una commistione tra i due (altro…)
(WTF Records) Dal Bronx newyorkese un sound altamente corrosivo. Solo quattro pezzi e tanto basta a detonare una carica tossica impensabile. La band hardcore Crippled Earn ha già publicato un EP, “Swine”, ed ora questo (altro…)
(Godz Ov War Productions) Sono russi, pubblicano per l’agguerrita etichetta polacca Godz Ov War e potrebbero essere una possibile rappresentazione metafisica di quello che è l’inferno i (altro…)
(Rockshots Records) Debutta questo stravagante trio di metallers greci! A dire il vero i Thirty Fates sono una nuova band solo per quanto riguarda l’attuale folle incarnazione, visto che si tratta di gente ormai sulla scena dalla fine degli anni ’80. Prima si chiamavano Metal Invaders, per poi cambiare a favore di Black Fate, un moniker che ha tenuto banco per venti anni, quattro dischi, l’ultimo dei quali uscito l’anno scorso. (altro…)
(Hummus Records) Fedeli al fai da te artistico, questi Coilguns saltano fuori un po’ ovunque: hanno a che fare con l’etichetta stessa, in quanto il proprietario Jona Nido è anche il chitarrista, e sono legati ad altri progetti, come i Closet Disco Queen ed i Closet Disco Queen & The Flying Raclette. (altro…)
(No Remorse Records) Suprema quanto inossidabile espressione del doom metal con occasionali riferimenti heavy, prog e power. Per quest’ultimo aspetto avviene per via della voce, di sicuro, perché (altro…)
(Purity Through Fire) Terzo appuntamento con il male, grazie ai diabolici finlandesi Sacrificium Carmen! Questo decennio abbondante di attività è stato testimone della devozione verso gli inferi di “Ikuisen Tulen Kammiossa” del 2016 (qui) seguita dalla consacrazione al vero satanismo finnico di “Hermetica” del 2018 (qui). (altro…)
(Uprising Records) Formazione tedesca nata in epoca pandemica, nel 2020, che raccoglie elementi di Endstille, Tauthr, Dysangelium, i quali si indirizzano verso un sound solido, granitico ma (altro…)
(Avantgarde Music) Dopo un EP uscito l’anno scorso, la one man band francese firma con l’italiana Avantgarde e debutta subito con un imponente album di black metal melodico ricco di pungente atmosfera. (altro…)
(Silent Pendulum Records) Da sempre il nome di questo gruppo è sinonimo di qualità e poliedricità in ambito musicale. Definirlo un gruppo ‘black’ è davvero molto riduttivo. Si riconoscono infatti reminiscenze postrock, avantgarde black, post black… insomma, post tutto! (altro…)
(Aesthetic Death / Death Scream Recordings) Formalmente questa pubblicazione risulta essere una collaborazione tra le due band russe Goatpsalm e Horthodox. Una sorta di split nel quale però le due entità invece di spartirsi (altro…)
(WTF Records) Una lodevole pubblicazione da parte della WTF Records che ristampa in CD un 7” degli olandesi Once I Cry intitolato “Good Times Are Now”. Questo EP è stato (altro…)
(From The Vaults) La Grecia ne ha partorite di band capaci di toccare l’oscurità e metterla in musica. Questi figli della nazione ellenica, i Serpent Lord, sono al secondo album nel quale l’heavy metal viene ricoperto da una matrice (altro…)
(Swamp Records) Nuova etichetta per del nuovo, brillante e fangoso stoner degli italiani Deep Valley Blues! “III” segue un po’ il filone del precedente “Demonic Sunset” (recensione qui), addentrandosi nei labirinti sulfurei delle psicosi e della dipendenza da farmaci, andando poi oltre, verso un viaggio introspettivo, più ricercato con una destinazione tanto oscura quando ironica. (altro…)
(Antiq) Strano gruppo davvero, i Diablation. Il loro black metal si distingue dalla massa per molti motivi: il primo è sicuramente la lingua del cantato, ossia la lingua francofona. (altro…)
(Deathrune Records) Devono avere preparato la propria strumentazione e le registrazioni in una maniera certosina i Vomit, per avvicinassi il più possibile alle radici del death metal per questo nuovo EP. I cilenti pubblicano poco oltre venti minuti di (altro…)
(Xenokorp) Brutti, cattivi, perfidi, indemoniati. Otargos sono una violenta ed esacerbata commistione in fatto di estremismo tra Belphegor, Behemoth, Septicflesh, Dark Funeral e chi più ne metta, però moltiplicata (altro…)
(Saturnal Records) I Diablery riassumono il black metal attraverso una serie di stereotipi: per cominciare il nome del gruppo, ma anche il titolo del loro secondo album non scherza… (altro…)
(Purity Through Fire) Incredibile come I gruppi metal finlandesi riescano a inserire l’aspetto ‘festaiolo’ in praticamente ogni genere, pure in quelli che mai penseresti. (altro…)
(Nuclear Winter Records) Finalmente un po’ di death marcio, quello dei seminali Nihilist e derivati, quello che ti trasmette inquietudine già solo per come è registrato e messo su nastro. (altro…)
(Autoproduzione) Affascinati questi italiani Tejas Astras (apparentemente ‘armi ad energia’, in lingua sanscrita)! Tre musicisti eclettici, preparati, deliziosamente libertini, capaci di inglobare nella loro creatività un rock ad ampio spettro, un rock elettronico, psichedelico, pesante, ma anche arricchito da divagazioni heavy, progressive e deliziosamente futuristiche. (altro…)
(Svart Records) Dopo una dozzina di ascolti, non sono ancora certo di aver completamente capito questi finlandesi, ma la cosa certa è che con questi dodici brani, la loro musica senza confini si rivela ipnotica, catartica e semplicemente irresistibile. (altro…)