CADAVERIA – “Emptiness”

(Time To Kill Records) Innanzitutto Cadaveria, ovvero Raffaella Rivarolo, è con noi. Di nuovo e come sempre da anni. “Emptiness” porta dentro di se questa meravigliosa verità, dopo che qualcosa ha minacciato la (altro…)

(Time To Kill Records) Innanzitutto Cadaveria, ovvero Raffaella Rivarolo, è con noi. Di nuovo e come sempre da anni. “Emptiness” porta dentro di se questa meravigliosa verità, dopo che qualcosa ha minacciato la (altro…)
(Argonauta Records) Quella degli Smoke è musica atipica, una sorta di sludge ecologista (!!!), in cui la solennità della natura viene messa in musica, una sorta di omaggio ai paesaggi strani forniti dal nostro pianeta, patria di ritmi sincopati e distorti in chiave psichedelica. (altro…)

(UPRISING! Records) E dopo una pausa lunga ben dieci anni tornano i pionieri del prog metal francese, con un album che , come poteva essere altrimenti, rappresenta la summa del loro suono: tastiere come non ci fosse un domani, continui cambi di partiture e tempi, assoli da far impallidire i più tecnici tra i più tecnici… (altro…)

(Nuclear Blast Records) Debuttano con la Nuclear Blast i greci Septicflesh, pubblicando l’undicesimo album in oltre trent’anni di carriera. Sempre più maestosi, teatrali, cinematici, con un travolgente senso di bellezza che si fonde con l’orrore, partendo dall’impattante copertina, passando per i testi fino al soundscape tuonante che queste nove tracce sono capaci di diffondere nell’etere. (altro…)
(Svart Records) È un viaggio dentro una intimità tribale e spirituale quello che l’americana Anne K. O’Neill ci invita ad intraprendere con questo suo nuovo debutto sotto il nome di Serpentent. (altro…)

(Scarlet Records) Ipnotizza questo metal gotico, moderno, seducente, molto melodico, ricco di hook irresistibili, travolto da un affascinante synthwave futuristico e dominato dalla sensuale voce della front woman Federica Lanna! (altro…)

(Mighty Music) Questo album mi mette in crisi! Dannati danesi! Conoscevo i Lucer per quel rock diretto, schietto, una band nata qualche anno fa per osannare i vecchi tempi, offrendo tributo ad artisti quali AC/DC, Rose Tattoo ed Airbourne (qui la loro release dell’anno scorso). (altro…)

(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Ulteriore affilamento delle lame lungo il percorso stilistico che porta i francesi Hyrgal al terzo album, dopo il viscerale debutto “Serpentine” (recensione qui) e l’aumento della componente tecnica emerso sul secondo “Fin de Règne” (recensione qui). (altro…)

(InsideOut Music) Album numero sei per il cantante dei mastodontici Dream Theater, cantante che ad oggi rappresenta forse l’anello debole, almeno in chiave live, del gruppo americano. A nove anni di distanza, il disco rappresenta forse uno degli episodi più variegati della carriera solista del nostro, anche se contemporaneamente nel complesso assistiamo ad una serie di tracce davvero molto leggere. (altro…)

(UMC, Mercury) Quando una band è un’icona, quando è una leggenda del rock ammessa pure all Rock and Roll Hall of Fame, quando è praticamente una divinità della musica, poco importa se ormai gli anni sono tanti e che dall’ultimo disco ne son passati ben sette. (altro…)

(Avantgarde Music) Il misterioso M. dall’Australia si è da tempo trasferito in Svezia, paese nel quale ha fondato due one man band, gli Arboreal Trance e questi Stjärnfält (più o meno ‘Campo stellare’, moniker quantomai azzeccato… come vedrete in seguito). “Lapporten” è il secondo lavoro, il seguito di “Ascension” uscito nel 2020 in forma indipendente… ed ecco il primo indizio: (altro…)
(Comatose Music) È proprio di Dallas, dunque nel Texas, la band che si fa chiamare appunto Texas Murder Crew la quale giunge al suo album di debutto. Dopo piccole pubblicazioni come un demo, uno split con altre realtà brutal death metal e un EP intitolato (altro…)
(Hammerheart Records) I fratelli Botteri, Christopher e Christian, rispettivamente basso e chitarra, sono due ex membri degli In The Woods, inoltre il primo è nei Green Carnation, mentre il secondo li ha abbandonati (altro…)

(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Dopo il debutto “End of Chapter” (recensione qui) del 2017, tornano i lituani Au-Dessus! Credevate si fossero persi? Giammai! (altro…)

(Avantgarde Music / Sidereal) Sempre imprevedibile e poliedrico il finlandese V-KhaoZ (Ville Pallonen). Non gli bastano i vari progetti black o black atmosferico che lo vedono coinvolto, acts quali Druadan Forest, Vargrav o Olio Tähtien Takana. (altro…)
(Sentient Ruin Laboratories) L’oscurità, la morte, le visioni esoteriche e le dimensioni tenebrose degli Assumption prendono forma in maniera completa nel loro secondo album. A quattro anni dal primo album (altro…)
(Iron Bonehead Productions) Una certezza c’è: che il black metal autentico non morirà mai, finché circoleranno gruppi come gli americani Vaamatar. (altro…)
(Black Lion Records) Finalmente un gruppo in cui la classificazione non è propriamente facile. Metal melodico, un po’ tecnico, in parte attento alle liriche, in parte alle partiture. (altro…)
(Les Acteurs de L’Ombre Productions) L’etichetta francese è sempre molto attenta al suo crescente underground. (altro…)

(Noizgate Records) Hanno solo due album all’attivo, l’ultimo -oggetto di questa recensione- uscito quattro anni fa. Sarà forse per questo motivo che apprezzandone la potenza sonora quando me li sono trovati sul palco come band di apertura nel tour 2022 dei Dark Tranquillity, sia diventato un mio impegno approfondire. (altro…)
(Napalm Records) Mi piacciono le persone che, subito dopo essere cadute, si rialzano. Anche più volte, se necessario. (altro…)

(Andromeda Relix) Un line up confermata, finalmente stabile e molto affiatata per il nuovo lavoro dei progsters italiani Dark Ages, lavoro che arriva dopo ben cinque anni dall’ottimo precedente “A Closer Look” (recensione qui). Un concept senza protagonisti che narra della vita umana, della condizione umana, lasciando che l’ascoltatore interpreti ogni parola ed ogni nota in modo personale e soggettivo, ma offrendo una miriade di punti di vista stimolati da suoni, strumenti, arrangiamenti, impostazioni, progressioni. (altro…)

(Floga Records) Secondo disco per i greci Synteleia (qui la recensione del primo)! Il debutto navigava a vista attraverso un crossover di spunti (recensione qui), ma “The Secret Last Syllable” perfeziona il loro black, il quale ovviamente è lontano dagli standard scandinavi in quanto abbraccia quei dettagli stilistici più mediterranei, sempre in grado di imporsi trasversalmente. (altro…)

(Einheit Produktionen) Suggestivi, intensi, brillanti, assurdamente solari, nonostante il tetro blackgaze proposto e la provenienza dalla fredda Finlandia. Natura ed oscurità, potenza sonora ed atmosfera mistica. (altro…)
(Punishment 18 Records) Senso album in quasi due decadi per gli italiani Ibridoma, alle prese con temi complessi e socialmente impegnati, come si può intuire dai titoli dei pezzi. Pezzi che in due casi son in lingua madre… con risultati che sinceramente mi hanno convinto molto poco. (altro…)
(Transcending Obscurity Records) Due menti dannate quelle di Paul Gillis e Stephen Reichelt, totalmente assorbite da incubi e visioni irrazionali, tradotte in una sola forma possibile che è quella del grindcore-death metal. Musica satura di devastazione, di (altro…)

(Time To Kill Records) I Violentor, una delle migliori metal band attive in Italia, sono devastanti, spudoratamente diretti nel loro estremismo interpretato sia sotto forma musicale quanto testuale. Quest’ultimo aspetto poi in “Manifesto Di Odio” giunge a vette assolute, come (altro…)
(Vendetta Records) Questa etichetta tedesca sta pian piano scovando nel profondo del buio per scovare sempre più promettenti realtà sotterranee del black metal. Oggi tocca agli Scitalis, svedesi (ricordiamolo: la Svezia è ormai la patria del black, se si escludono mostri sacri come Mayhem e Burzum) e pieni di voglia di raccontarci com’è guardare nell’abisso e avere il coraggio di stare a guardare cosa emerge. (altro…)
(Nuclear Winter) Finalmente un Gruppo americano che si da al death marcio a stampo svedese senza per forza pagare dazio al tecnicismo tipico del metal estremo a stelle e strisce. (altro…)
(Spikerot Records) A due anni dalll’album “Ikonoklasta” gli spagnoli Ruinas presentano un EP, Resurrekzión. I Ruinas sono stati creati da Rober Bustabad dei Machetazo e (altro…)
(Invictus Productions/The Ajna Offensive) Mi garbano questi americani, perché sin dalla prima nota mettono in chiaro quello che vogliono, ossia mischiare sapientemente il black anni ottanta in stile Venom con del sano thrash di metallica memoria, per un risultato tanto accattivante quanto estemporaneo. (altro…)
(Last Mile Records) Le note stampa fornite dalle etichette e da agenzia di promozione possono essere fuorvianti, infatti nel caso dei Natjager si descrive la band danese come melodic post hardcore. Sicuramente elementi hardcore sono sparsi in giro ma sono diluiti dall’elettronica che aleggia nei (altro…)

(Atomic Fire Records) Terzo capitolo per la band di Leo Leoni, una band nata quasi per caso che debuttò con quella specie di cover album (dei Gotthard!) intitolato “The Greatest Hits – Part 1”. (altro…)
(Vicisolum Productions) Ci sono eventi, nella vita di un gruppo musicale, che segnano il corso della carriera. Nel 2019, durante un concerto, il tastierista del progetto muore. Durante un concerto, ripeto. (altro…)