IRO HAARLA ELECTRIC ENSEMBLE – “What Will We Leave Behind – Images From Planet Earth”

(Svart Records) Un trip pazzesco. Un viaggio mentale. La jazzista, compositrice e poli strumentista finnica Iro Haarla si lascia andare e, apparentemente, devia verso il prog rock… solo che dal suo punto di vista le cose sono molto diverse, molto personali, favolosamente contorte, superbamente psichedeliche, un mix sublime di ambient, noise, musica, teatralità, post jazz. (altro…)

(Signal Rex) Dietro il suggestivo nome si cela una one man band cilena che al primo colpo cerca il centro perfetto… e lo schiva non di molto. La seminale e minimale copertina introduce ad una mini opera in cinque parti, intro e outro comprese.
(Night In Terrors Promotion) Questi finlandesi sono al debutto, ma sembrano avere le idee abbastanza chiare sulla direzione da intraprendere. In particolare, qui si vuole fare black metal, quello a cui na Norvegia ci aveva abituati un po’ di decenni fa. I 
(Metal Blade Records) Forse tra gli album più attesi tra quelli previsti in uscita nel 2021 questo dei Whitechapel. Band sulla scena statunitense prima e mondiale poi da una quindicina d’anni. Una reputazione cresciuta nel tempo per i lavori in studio e progredita attraverso le dirompenti prestazioni dal vivo. I Whitechapel sono
(Revalve Records) Pulito e vibrante stile gothic metal questo “Archetype”, terzo album in studio per la band italiana Disbeliever. Uno stile che scivola con una sua grazia, con gli ovvi e tipici toni malinconici
(Comatose Music) I riff di Oscar Ortega (Strappado, Tortured e altri) le ritmiche di Juan Pablo Flores (Reptilium) la voce gutturale e bruciante di Randy Leung (Facelift Deformation) – sono musicisti che giungono da tre paesi, cioè Hong Kong, Spagna ed Ecuador – creano questo full length di puro quanto canonico brutal death metal con 

(Edged Circle Productions) In attesa del primo disco sulla lunga distanza in uscita a febbraio, gli svedesi In Aphelion ci allietano con questo EP in cui danno una sorta di anticipazione di quello che verrà proposto tra un po’ di mesi. 


(Season of Mist Underground Activists) Al terzo album e dopo sei anni! Un tempo lunghissimo che sembra però non avere avuto ripercussioni su i Goat Torment. Nati nel 2008 e partiti con intenzioni nichiliste e distruttive a livello di sound, il loro blackened death metal si è evoluto e nonostante ciò ha sempre decimato chiunque. La band nata nelle 

(Cult Of Parthenope) Sempre più pomposi e struggenti nelle loro ampie melodie i Sol Sistere. Due anni dopo “Extinguished Cold Light” questo nuovo album, il terzo in carriera, si ancora maggiormente al black metal di stampo statunitense e particolarmente al filone ‘cascadian’ nelle linee melodiche o almeno nelle loro
(Xenoglossy Productions / Esercito della Chiesa Dorata) Il tema testuale di “Lustmord” prende spunto da un’opera dell’artista tedesco Otto Dix. Nei testi si vuole descrivere come i traumi dell’infanzia si ripercuotono nello sviluppo prima e nell’età adulta poi di un essere umano. L’album diventa un viaggio interiore 

(Nuclear Blast Records) Quarantacinque minuti serrati “Self Loather” e dai cui emergono alcune buone idee dalla black metal band statunitense Ghost Bath. I toni depressive e
(Tunecore) Progetto musicale di Davide Porcelli, il valente bassista degli Egosystema che è anche un batterista, il quale recluta Marco Patorino (Temperance e Virtual Symmetry) per il cantato e i relativi testi, Luca Birocco, chitarrista e collega di Porcelli negli
(Noble Demon) In Svezia la band di Zorn (ex Dark Funeral) nacque per far partire dal concetto musicale al quale sono giunti i Dimmu Borgir e i Dissection, con una evoluzione horror in stile King Diamond. “Where Hatred Dwells and Darkness Reigns” (
(Century Media Records) La tendenza degli svedesi a manifestare il loro amore per il rock anni ’60-’70, riproponendolo secondo sonorità dense di hard rock, occult rock, blues ed acid rock, è un filone alquanto fruttuoso al giorno d’oggi. Un insieme di creatività quanto di un sincero revival che porta il cuore e la materia artistica di questi 
(Nuclear Blast Records) Due album tra il 1991 e il 1996, poi un altro nel 2014 e ora “Resurgence”, fanno dei Massacre una delle band più frazionate e discontinue del panorama metal. I Massacre forse non sono mai esistiti! 
(Visionaire Records) Il compositore e musicista Federico Romano che si firma come June 1974, pubblica un nuovo album completamente strumentale nel quale infonde i molteplici stili e generi dei quali si serve per la propria musica. Una nutrita discografia quella di June 1974, popolata da album e singoli, nonché 
(BMG) Il settimo album dei Black Sabbath riceve le attenzioni di un’iniziativa che interessa l’intera discografia della band, almeno quella con la formazione originale. Si parla di un ampio cofanetto sia in versione CD che vinile, con all’interno l’album nella sua 
(Napalm Records) Ho sempre pensato, con non poca ipocrisia, che su certe cose non si scherza. La guerra, tutte le guerre, sono per me un tabù abbastanza grande, lo ammetto. Ecco quindi che gruppi come i Sabaton sono visti dal sottoscritto con molta diffidenza, perché il modo in cui trattano certi temi per me è inconcepibile. 
(autoproduzione*) “Bestia” è uno split che vede gli ucraini Ignea e i loro conterranei Ersedu con due ciascuno più due pezzi in comune nei quali le due band uniscono appunto le proprie forze. Quattro mesi fa la firma degli Ignea per la Napalm Records che preparerà un nuovo album, ora un EP nel quale i due pezzi brillano per il taglio