THE CHRONOMASTER PROJECT – “The Android Messiah”
(Elevate Records) Nel concetto di metal-opera convergono moltissimi elementi, essa deriva dalla rock-opera una forma d’arte musicale che chi l’ha scritta e suonata l’ha poi (altro…)
(Elevate Records) Nel concetto di metal-opera convergono moltissimi elementi, essa deriva dalla rock-opera una forma d’arte musicale che chi l’ha scritta e suonata l’ha poi (altro…)
(Prophecy Productions) Ci sono certe persone che, a guardarle, diresti portatrici di una fragilità interiore che si riflette spesso in un aspetto gracile e inerme. Ecco, per la cantante e autrice indiscussa di questo duo, le apparenze ingannano come non mai. In contraltare con l’aspetto quasi diafano, questa autrice propone un doom che, seppur melodico e molto dark-folk, è davvero molto potente ed evocativo. (altro…)
(Electric Valley Records) Irriverente garage/stoner dalla Sardegna. Eh sì, qui si gioca alto sin dal debutto… (altro…)
(WormHoleDeath) Traditrice l’opener “Jack O’ The Leaves” perché lascia credere che questo album dei “Gutterfire! sia qualcosa tra un doom lisergico tipo primi Electric Wizard e i (altro…)
(Steamhammer / SPV) Come diavolo fa? Ma come diavolo fa? Come diavolo fa a ‘fare la stessa roba’ per ben 21 album e suonare ancora maledettamente fresco e brutalmente potente? Ed ancora: com’è possibile essere un axe man pazzesco e mantenere invariata la fantastica line up da almeno un decennio (il batterista è il più recente, tutti gli altri risalgono agli anni ’90… o ’80!). Come? COME? A quale demone avrà mai venduto l’anima Mr. Axel Rudi Pell? (altro…)
(Black Lodge Records) Nuovo progetto solista per lo svedese Daniel Beckman (Ages e Twilight Force, oltre che le varie collaborazioni con Sabaton, Månegarm, ed altri) il quale si lascia andare al folk nordico/medioevale, puntando su pulsazioni, su vibrazioni sciamaniche, su una dimensione tribale che va oltre i gelidi confini del nord Europa. (altro…)
(Ultimate Music Training) Gli EP son sempre delle carte da giocarsi in modo parsimonioso se si vuole sfruttarli per farsi conoscere. (altro…)
(Black Widow Records) Piccolo il mondo. Questi ‘Gravitational Objects Of Light Energy And Mysticism’ ed il loro strano rock settantiano… privato dalle chitarre! (altro…)
(Purity Through Fire) I Greve sono parte della scena black metal svedese da pochissimi anni, eppure i tre musicisti che formano la band hanno militato o militano in diverse altre realtà. Uno dei (altro…)
(Scarlet Records) I Trick Or Treat, nel bene e nel male, hanno sempre provato a distinguersi nelle uscite musicali, nonostante il genere proposto sia quel classicissimo happy metal che Helloween e Gamma Ray ci hanno insegnato ad amare. (altro…)
(Atomic Fire Records) Ironia della sorte… Proprio un album con questo titolo segna forse un decisivo spartiacque nella discografia dei Meshuggah, che di fatto a mio avviso confezionano con il loro nono lavoro il primo disco non djeng, genere sì da loro inventato, ma che di fatto era diventato un abito ormai troppo comodo da sfoggiare. (altro…)
(Io Pan Records / Wine and Fog Productions) Dopo un EP di un paio di anni fa (recensione qui), ecco tornare il supergruppo italiano dedito a rock mistico e nascosto, dove il black nominato nella presentazione in realtà è solo una lieve presenza che aleggia lungo le tre tracce proposte come una nebbia inconsistente ma percepibile ai sensi. (altro…)
(Club Inferno Entertainment) Un EP di quattro pezzi che crea un’istantanea corposa di quello che Mary Cream vuole suonare. La one man band francese si esalta con sonorità crossover, nate (altro…)
(Avantgarde Music) Il black metal di Tome Of The Unreplenished è una profonda e totale espressione del genere nella sua accezione atmospheric. Sei composizioni dal minutaggio elevato per (altro…)
(Club Inferno Entertainment) Formazione londinese presa dalle atmosfere oscure che delinea il suo gothic rock con influenze rock ’70, come Alice Cooper ad esempio. “The Blackwall” è stato (altro…)
(Avantgarde Music) È questo il black metal più minimale quanto acerbo che possa esistere: suoni pesanti e imperfetti, prodotti da sotto quella che potrebbe essere una coltre polare, drumming ossuto (altro…)
(Napalm Records) C’è già chi dice che “Ynglingaättens Öde” (‘il destino della casata degli Ynglinga’) sia il miglior album degli svedesi Månegarm… quello che appare indiscutibile è la grandezza di quel sublime mix tra folk e black metal, quella capacità di Erik Grawsiö di materializzare un black fiero e puro affiancandolo poi a quei momenti così etnici, così folk, tali da diventare percezione reale, ricchi di una tale energia evocativa che l’ascoltatore tutto ad un tratto si trova nel freddo del tramonto in quel villaggio disperso tra i fiordi… o nel turbinio di voci, luci e odori tipico del campo di battaglia, con il fuoco, il sudore, il sangue, gli animali, i vincitori, i vinti, i vivi. E i morti. (altro…)
(autoproduzione / Black Widow Records) Questo album nasce da una materia che porta in se psichedelia e progressive. Suoni e produzione contemporanei ma con uno stile, una ‘filosofia’ che potrebbero riportare alla mente cose tipiche degli anni ’60 e primi ’70. Elisa Montaldo suona ma soprattutto compone con il proprio stile. L’album (altro…)
(Fastball Music) Un album dopo sei anni per gli Askara di Basilea che esibiscono alla voce, nonché pianoforte e tastiere, la notevole Miril Schmidt. Alla voce della Schmidt si aggiunge anche quella maschile (altro…)
(Karisma Records) Nuovo album per il co-fondatore e principale autore dei progsters norvegesi Airbag (qui la loro ultima fatica). Con lui degli amici e degli ospiti, tra questi Bergan Fossum anche lui negli Airbag, Kristian Hultgren (Wobbler), Simen Valldal Johannessen (Oak), Ole Michael Bjørndal (Caligonaut) ed molti altri. (altro…)
(autoproduzione) Il duo Moonreflex è costituito da Jennifer Tarentini, voce, e Giuseppe Daggiano, musicista. La Tarentini è anche autrice, inoltre si occupa anche di video, mentre Daggiano al di là degli strumenti spazia anche nei software musicali e nell’ingegneria del suono. Questo (altro…)
(Metal Blade Records) I Satan di Newcastle, menti ispirate della NWOBHM, hanno pubblicato pochi lavori in studio, solo sei. Considerando che nascono nel 1979, i Satan si sono sciolti più volte e hanno anche (altro…)
(Green Bronto Records) Cubani con il sogno di suonare come il buon Vecchio Mustaine, i Claim HG potrebbero puntare anche più in alto rispetto alla scena cubana, ma il grosso problema è la voce del gruppo, che deve piacere. (altro…)
(Mighty Music) Terzo capitolo per il viking metal dei danesi Heidra! Black/power metal, un senso epico, dettagli folk, tanta melodia, ritornelli travolgenti e growl estremi, spietati. (altro…)
(Iron Bonehead Productions) Eh sì che il Cile ha una concentrazione di seguaci del buon Gesù non indifferente… (altro…)
(War Anthem Records) Devastante e nichilista il nono album dei Purgatory. Sei anni dopo “Omega Void Tribunal” la formazione della Germania si ripresenta spostando ai margini estremi del suonare il (altro…)
(Inverse Records) Questi finlandesi sono davvero molto prolifici, arrivando in meno di un lustro alla loro quarta uscita, senza contare le varie collaborazioni e gli innumerevoli singoli. (altro…)
(Pelagic Records) Interessante pubblicazione della Pelagic Records la quale celebra il lavoro del musicista, sound designer e pioniere Brian ‘Lustmord’ Williams; celebrazione che diventa un box set dedicato al decimo album dell’artista, “[ O T H E R ]”, uscito nel 2018… l’unico che prevedeva delle chitarre, suonate da Adam Jones (Tools), King Buzzo (Melvins) e Aaron Turner (Isis, Sumac). (altro…)
(earMUSIC) Debutto del leggendario Joe Satriani con la earMUSIC per il suo nuovo album, avvicinandosi a quota venti dischi solisti, ai quali ovviamente si affiancano live, EP e compilations, oltre alle innumerevoli altre bands, collaborazioni e partecipazioni, tra queste G3, Chickenfoot, Alice Cooper, Mick Jagger, Deep Purple, Ayreon, Dream Theater. (altro…)
(Helter Skelter Productions / Regain Records) Un semplice duo, metà greco e metà inglese, ha cominciato questo progetto quasi per scherzo, ma ora le cose si son fatte via via più serie. (altro…)
(Svart Records) Per casa Svart Record ci passa un po’ di tutto. Dal death al doom, dalla roba psichedelica a quella sperimentale, synth, metal, pop… con qualsiasi altra impensabile combinazione che sta nel mezzo. (altro…)
(Nordvis Produktion) Esce il primo aprile il nuovo intenso lavoro del duo svedese Bhleg, tre giorni dopo il ventottesimo compleanno dei due inseparabili artisti ed amici, i quali si sono incontrati tanti anni fa, scoprendo di avere le stesse passioni artistiche e la medesima data di nascita. (altro…)
(Southern Hell Records / Nero Corvino / Zero Produzioni) È inquietante il nuovo lavoro degli italiani Malauriu. Lo è sicuramente la opener “Morto Era L’oro”, oltre dieci minuti di suoni, ritmi, dettagli musicali… un filtro immediato per un ascoltatore non assetato di tenebre, in quanto è solo il primo dei quattro atto di questa release pregna di suprema malvagità. (altro…)
(The Sinister Flame) I finlandesi Aethyrick non sembrano essere stati scalfiti dalla pandemia, in fatto di vena compositiva… Siamo infatti al quarto disco in appena cinque anni; un percorso che ci ha portato fin dentro l’oscuro mondo del black metal. (altro…)
(Crusader Records) Sono freschi di formazione e al debutto gli internazionali Ancient Settlers, progetto con epicentro in Spagna, ma origini Venezuelane (ci sono tre membri degli ottimi Haboryn) ed un vocalist Finlandese, ovvero Antony Hämäläinen (Meridian Dawn, ex Nightrage, ex Armageddon). (altro…)