TANAGRA – “Meridiem”
(Autoproduzione) Nonostante si definiscano power/prog metal, i Tanagra sono una delle band più puramente prog che mi capiti di ascoltare da anni: per il quintetto di Portland, Oregon, “Meridiem” (altro…)
(Autoproduzione) Nonostante si definiscano power/prog metal, i Tanagra sono una delle band più puramente prog che mi capiti di ascoltare da anni: per il quintetto di Portland, Oregon, “Meridiem” (altro…)
(AOP Records) Tornano i tedeschi The Spirit con il secondo lavoro. La band è attiva dal 2015 e nel 2017 pubblicò il debutto autoprodotto “Sounds from the Vortex” (recensione qui), poi ripubblicato dalla Nuclear Blast. Tuttavia il nuovo lavoro non continua sotto l’ala protettrice (altro…)
(Masked Dead Records) Molta oscurità, infinita oscurità. Senso di paura, di terrore. È davvero materializzazione di incubi espressi con sole voci, con il canto. (altro…)
(autoproduzione) Opera intensa che va ben oltre il poco noto nome di Adrian Tăbăcaru (tastiere e batteria dei progressive death metallers romeni Taine). Adrian si è ispirato e basato sul poema “Luceafărul” (‘Lucifero”, ndr) di uno dei maggiori poeti del suo paese, forse più esoterico del monto, ovvero Mihai Eminescu. (altro…)
(Xtreem Music) Secondo album per Thrashfire, band turca nata nel 2006 e con una buona esperienza live, soprattutto in patria, ma con all’attivo anche un mini tour in Germania ed un curriculum di tutto rispetto, avendo aperto per band (altro…)
(Iron Bonehead Productions) Posso capire che per molti il black metal debba essere anti commerciale, con produzioni minimali e un po’ tutti i cliché che hanno caratterizzato la scena fin dagli albori. Eppure non capisco l’utilità di un album (altro…)
(Dark Essence Records) Sono in giro da quasi venti anni, spesi saltando di label in label, con guest d’eccezione, rimanendo fedeli al loro sound personale e crudelmente malato. Dopo “Fury Nocturnus” del 2016 (recensione qui) (altro…)
(Season of Mist) Vecchia volpe Tamás Kátai. Al suo nono appuntamento discografico, non delude e si lascia andare a divagazioni intense, sublimi, destabilizzanti. I confini violati nel precedente “Geometria” (recensione qui) vengono stravolti ed ancora una (altro…)
(Eclipse Records) Brasiliani, tra il grunge (o post grunge) ed il nu-metal, pesantemente ispirati a Alice in Chains, Korn, Nirvana e Stone Temple Pilots e, perché no, anche ai connazionali Sepultura. Questo loro debutto arriva dopo ben (altro…)
(Wormholedeath) I The Way Of Purity hanno vissuto una trasformazione negli anni che ha nettamente addolcito l’attitudine della loro msuica. “Crosscore” è un album, d’esordio, ormai (altro…)
(Sepulchral Productions) Nel flyer che accompagna le tracce, secondo me si è cercato di dare fin troppa complessità e pomposità ad una proposta musicale invece molto più lineare, ma non per questo meno interessante. Attraverso sei (altro…)
(Dying Victims Productions) Solo due brani, ma molto evocativi, per l’EP d’esordio dei siciliani Temptress, che etichettano la propria musica come ‘dream metal’; due dei membri del terzetto (altro…)
(Dying Victims Productions) Tedeschi, all’esordio con un EP 12’’, i The Night eternal colpiscono già con l’evocativa copertina. Tre brani originali in scaletta, più una cover di “(Take these) Chains” dei Priest, (altro…)
(Immortal Souls Productions) Questo gruppo multiculturale è formato da elementi derivati da realtà più o meno conosciute. Dai Conviction sono arrivati voce e chitarra, il basso ha maturato esperienza negli Any Face, mentre il batterista ha (altro…)
(Bagana / Pirames International) Molto giovani i Toliman, padroni però delle loro idee. Le presentano bene, cimentandosi tra l’heavy, il rock e derivazioni prog e modern metal. “Abstraction” non (altro…)
(Season of Mist) Pare che questo EP sia stato scritto nel 1999, ma la morte di Frédéric Guillemot, batterista, ha abortito la sua nascita. Ad ogni modo i pezzi di “The End” avrebbero dovuto (altro…)
(InsideOut Music) Instancabile il chitarrista svedese Roine Stolt, classe ’56, con alle spalle una vasta carriera, sia solista che con varie bands, principalmente nel progressive rock (ad esempio i Kaipa). Ma è proprio la sua carriera solista che (altro…)
(autoproduzione) Sorprendente impatto con questo EP di Tragedy In Hope che rievoca subito il black metal e l’horror-gothic metal nell’ottica però dei Cradle Of Filth o dei Deathless Legacy. “Smile At Death” è (altro…)
(Fastball Music) Esistono da almeno un lustro, ma ogni elemento di The End A.D. arriva dalle diverse realtà underground e non della scena musicale di Philadelphia, alla quale tutti partecipano dalla fine degli anni ’80. Da (altro…)
(Karma Conspiracy Records) Ci sono due concetti che emergono chiari ascoltando gli italiani The Elephant. Il primo è il loro stoner piacevolmente inquinato da varie altre venature musicali, primo tra tutti il blues. Il secondo è una dannata e fantastica sfacciata (altro…)
(Mighty Music) Sull’universale fonte di cultura chiamata ‘Wikipedia’, cercando informazioni sui Metallica emerge una frase che recita, più o meno: ‘I Metallica si formarono a Los Angeles nel 1981 quando il batterista di origini danesi Lars Ulrich (altro…)
(Century Media) Per una band così potente, intensa, dedita ad un’attività live incessante ed in grado di offrire spettacoli diretti e coinvolgenti, era destino arrivare al primo disco dal vivo. Un primo disco live che esce su doppio CD/LP e pure DVD. Il doppio CD/LP evidenzia la divisione (altro…)
(MASD Records) Nati con l’idea dei film horror e splatter degli anni ’70 e ’80 nella testa, e infatti il nome della band deriva da un (altro…)
(Subsound Records) Giunti al terzo album, gli italiani The Whirlings sono definibili in molti modi. O forse no? Le etichette si sprecano: Stoner? Psichedelico? Heavy? Ma, davvero, sono solo banali etichette. Anche questo nuovo album dalla lunga gestazione, è stato descritto come (altro…)
(No Remorse Records) I Twisted Tower Dire meritano davvero l’aggettivo di ‘inossidabili’. In attività da quasi 25 anni, passati per la tragica morte del singer Tony Taylor, gli statunitensi tornano dopo ben (altro…)
(Avantgarde Music) Altro progetto per il polistrumentista canadese che si fa chiamare 鬼, ovvero il simbolo kanji che simboleggia il fantasma, già mende dietro degli Unreqvited (qui la recensione dell’album degli Unreqvited uscito (altro…)
(Nuclear Blast Records) Se leggiamo la storia di questa band praticamente immortale, troviamo che gli albori erano scanditi da musica glam, sulla scia dei connazionali Hanoi Rocks o del sound della strip di Los Angeles. Dopotutto era la fine degli anni ’80…tTuttavia (altro…)
(Arkeyn Steel Records) Sempre alla ricerca di lost gems, la greca Arkyen Steel resuscita i texani Tyr e ne ripubblica praticamente l’intera discografia. I nostri, attivi fra la seconda metà dei nineties (altro…)
(Indie Recordings) Amo i frullati. E più ingredienti posso frullare assieme, più felice sono. Certo, ci sono frullati con ingredienti incompatibili che faranno inevitabilmente schifo e frullati con un pot-pourri ad ampio spettro i quali, un po’ per genio ed un po’ per fortuna, (altro…)
(EarMusic) Potrà non stare simpatica a tutti, ma ogni suo album è certamente una garanzia di qualità e varietà: per questo “In the Raw”, settimo disco della sua carriera da solista, (altro…)
(RCA/Tool Dissectional/Volcano) Ci sono album da ricordare, album da venerare, album da idolatrare. Pochi nei decenni, ma ci sono. Ma un nuovo album dei Tool è un evento che segna. E non solo le vite di chi li segue, ma della musica in generale. (altro…)