WALLOP – “Alps on Fire”
(Pure Steel Records) Dopo una pausa di ‘appena’ 35 anni, come ironicamente rimarca la cartella stampa, tornano sulla scena i tedeschi Wallop, noti nell’underground per essere la prima band (altro…)
(Pure Steel Records) Dopo una pausa di ‘appena’ 35 anni, come ironicamente rimarca la cartella stampa, tornano sulla scena i tedeschi Wallop, noti nell’underground per essere la prima band (altro…)
(Nuclear Blast Records) I Witchcraft di Magnus Pelander nascono come un breve tributo ai Pentagram, con Pelander estimatore di Bobby Liebling (altro…)

(Autoprodotto) Un death gotico, letale, pesante, melodico, lento ed introspettivo. Paradise Lost? Crematory? Draconian? My Dying Bride? Niente di tutto questo, in quanto i francesi Wintereve hanno una caratteristica speciale: (altro…)
(Nuclear War Now! Productions) Dopo tre demo, due EP e la partecipazione a quattro compilation, giunge il momento del primo full length per Witches Hammer, band canadese attiva dal 1984 al 1990 e riunitasi nuovamente nel 2018. Tra i prime movers (altro…)
(Dying Victims Productions) Ascoltando i Warlust verrebbe da chiedersi di primo acchito se il gruppo non abbia voluto strafare per il suo secondo album… In questo disco si sente un po’ di tutto: thrash, death, black, persino hard rock, ma (altro…)

(Napalm Records) Sesto album per i californiani Warbringer, una delle band di punta della nuova ondata thrash metal. Un disco che in certi frangenti mi ha richiesto svariati ascolti, per riuscire a metabolizzare alcune particolari (altro…)
(Napalm Records) Si ripresentano a soli due anni dal precedente album, “Constellation of the Black Light”, in maniera ruggente. Sono in piena forma Tuomas Saukkonen e i suoi compari, emergendo come (altro…)
(Century Media Records) Ristampe dei primi passi dei Witchery, band svedese che tra il 1998 e il 2001 ha pubblicato tre album e un EP. Le quattro pubblicazioni, cioè “Restless & Dead”, “Witchburner”, l’EP, “Dead, Hot and Ready” e Symphony for the Devil”, vengono rimasterizzate e affiancate da un artwork rinnovato, oltre a una serie di note aggiuntive redatte di pugno dai componenti della band. L’opera di ristampa ripropone dunque questo gruppo svedese che si (altro…)
(Moribund Records) E dopo “Summoned By Shadows”, la Moribund ripropone questa perla del black metal americano. Dimenticati padri del black a stelle e strisce, i Wind hanno fatto uscire poche opere, ma tutte di una qualità (altro…)
 
(Terratur Possessions/Ván Records) Hoest, la mente dei Taake e V. Einride, il musicista dietro quel duo estremo chiamato Whoredom Rife, sono amici, sono collaboratori e pure compagni di tour. (altro…)
(Transcending Obscurity Records) Il quarto album di questo gruppo può tranquillamente essere considerato non solo la loro migliore opera, ma uno dei migliori dischi in ambito black metal di questa prima parte del 2020. In solo (altro…)

(Black Tears Records) L’italiano Roby Grinder, ex Scardis… ma anche membro di Powerdrive e Hastur, quattro anni fa ha messo in piedi questo progetto affiancato dal compagno Jaco Eligor, il quale è sempre stato al suo fianco in (altro…)
(Century Media Records) È un piacere ritrovare i Wolf, dotata formazione heavy metal svedese che non si vedeva sulle scene da “Devil Seed”, del 2014. La band si presenta rinnovata nella sezione ritmica, (altro…)
(Katoptron IX Records) Gli esordienti Witchcrawl sono particolarmente avari di informazioni promozionali: sappiamo che sono greci e che, con ogni evidenza, amano l’heavy metal più oscuro. (altro…)
(Steamhammer / SPV) Sono oltre 50 anni che gli inglesi Wishbone Ash creano musica, avendo pubblicato più di venti album in studio, senza contare quelli dal vivo e le compilations. Nella line up sotto la bandiera di questo (altro…)
(Moribund Records) Si sa davvero poco di questo gruppo del Michigan, ma una cosa è certa: è loro la paternità del black nel Nuovo Continente. Tchort è stata sempre la mente dietro il progetto, pur portando avanti tantissimi altri gruppi. (altro…)
(Filosofem Records) Imperioso esempio di atmospheric black metal dall’Ungheria. Witcher è un duo formato da Gere Karola e Roland Neubauer, cioè tastiere il primo e chitarra, voce e programmi ritmici il secondo. “A Gyertyák Csonkig Égnek” (ovvero (altro…)
(Iron Bonehead Records) Presente i piatti da DJ? Immaginate di andare dentro ad una discoteca, di sequestrare la postazione con i dischi e di portarvi da casa un LP degli Entombed. Bene, poggiate ora la puntina del (altro…)
(Massacre Records) I Wolfpakk o piacciono o non piacciono. C’è poco da fare. La loro storia è stata da noi scandita a suon di voti altalenanti (7,5 per l’ultimo“Wolves Reign”, QUI, 7 per il debutto omonimo, QUI, poco più di 6 per il secondo album, QUI, ed un bel 9 per “Rise of the Animal” di cinque anni fa, QUI). (altro…)
(Nordvis Produktion) I tedeschi Waldgeflüster, in quindici anni di attività, sono cresciuti con il loro black metal dal sapore atmosferico ed infinitamente malinconico. Gli ultimi lavori, “Ruinen” del 2016 (recensione qui) e “Mondscheinsonaten” del 2019 (recensione qui), (altro…)
(Avantgarde Music) La natura sta alla base di tutto. La natura genera la vita, la bellezza, l’armonia, le emozioni… ma anche il dolore e la morte. Il debutto degli inglesi Wolvencrown consolida quanto anticipato dal’EP omonimo del 2017 e porta avanti un percorso sonoro (altro…)
(Rafchild Records) Atteso dai fan (me compreso) fino allo squilibrio e alla consunzione, finalmente arriva il terzo album dei Wotan! E come promesso, si tratta di un’opera gigantesca: 110 minuti per 18 brani (altro…)
(Subsound Records) Giunti al terzo album, gli italiani The Whirlings sono definibili in molti modi. O forse no? Le etichette si sprecano: Stoner? Psichedelico? Heavy? Ma, davvero, sono solo banali etichette. Anche questo nuovo album dalla lunga gestazione, è stato descritto come (altro…)
(Denomination Records) L’arrivo in redazione del disco dei Wasted mi ha fatto interrogare sulla nozione stessa di ‘old school heavy metal’ che la band danese sbandiera con orgoglio: (altro…)
(Fastball Music) Un po’ Manowar, un po’ Judas Priest, certamente tedeschi e con occhio e anima rivolti all’heavy metal classico, i Wardress ritornano dopo un’effimera esistenza di molti anni fa. Un battito di ali e (altro…)
(Pure Steel Records) I Wretch dell’Ohio offrono un buon us power/thrash metal: il nuovo album “Mar or Machine”, il quarto della loro carriera, come riuscita si colloca a metà strada (altro…)
(Indie Recordings) Già con il singolo “Lorn and Loath” (recensione qui), si capiva che Wolcensmen si accingeva ad una specie di nuovo debutto, una rinascita, una nuova esternazione stilistica travolgente. L’obiettivo è stato (altro…)
 
(Nuclear Blast Records) Continua il percorso intrapreso con “Condolences” da Wednesday 13: un nuovo album esplosivo, elettrico, estremamente moderno, maledettamente tetro e con contenuti (altro…)
(Napalm Records) Side project di Georg Neuhauser, che per l’occasione prende il nome di Tribune, i Warkings vogliono presentare un power più snello rispetto a quello dei Serenity: (altro…)

(Indie Recordings) Label e Wolcensmen stanno lavorando sodo. Dopo la reissue di “Songs from the Fyrgen” (recensione qui) uscito nel 2016, sembra che questa alleanza porti ad un nuovo (altro…)
(Black Lodge Records) Tornano con il secondo album gli svedesi Wormwood, dopo il valido “Ghostlands: Wounds From A Bleeding Earth” uscito un paio di anni fa (recensione qui). Si conferma quell’aura folk rivista in chiave black, un’aura folk esaltata anche da alcuni interessanti (altro…)
(Redefining Darkness Records) Release un po’ datata (primavera 2018) ma che ha attratto la mia attenzione in seguito ad una nuova campagna promozionale. I Wesenwille sono un duo olandese composto da D.Schermann (anche con (altro…)
(Season of Mist) Gli spagnoli Wormed sono tanto strani quanto estremi. “Remote Void” è un EP spaziale, nel quale soggiornano alieni, mondi remoti, umani in evoluzione transgenica grazie a genetica violenta e tecnologia estrema,  (altro…)