DRIFT INTO BLACK – “Earthtorn”
(Black Lion Records) Finalmente un gruppo in cui la classificazione non è propriamente facile. Metal melodico, un po’ tecnico, in parte attento alle liriche, in parte alle partiture. (altro…)
(Black Lion Records) Finalmente un gruppo in cui la classificazione non è propriamente facile. Metal melodico, un po’ tecnico, in parte attento alle liriche, in parte alle partiture. (altro…)
(Andromeda Relix) Un line up confermata, finalmente stabile e molto affiatata per il nuovo lavoro dei progsters italiani Dark Ages, lavoro che arriva dopo ben cinque anni dall’ottimo precedente “A Closer Look” (recensione qui). Un concept senza protagonisti che narra della vita umana, della condizione umana, lasciando che l’ascoltatore interpreti ogni parola ed ogni nota in modo personale e soggettivo, ma offrendo una miriade di punti di vista stimolati da suoni, strumenti, arrangiamenti, impostazioni, progressioni. (altro…)
(Soulseller Records) Hanno pubblicato solo tre album in oltre venti anni i Disquiet e “Instigate To Annihilate” è il secondo consecutivo per la Soulseller Records. Il precedente “The Condemnation” è del (altro…)
(UPRISING! Records) Non è ben chiaro chi siano e nemmeno quando si siano formati, sappiamo che solo che hanno pubblicato un EP di debutto uscito l’anno scorso. (altro…)
(Atomic Fire Records) Udo non ha bisogno di alcuna presentazione. Siamo davanti ad una icona del metal che, tra le altre cose, ha appena compiuto 70 anni! Si, cazzo, questo qui ha l’età di vostro nonno, però è ancora in grado di provocarvi quel meraviglioso head banging compulsivo, quello energetico e senza sosta. (altro…)
(MDD Records) I Dragonbreed sono assolutamente una graditissima sorpresa! Il materiale in questione è stato partorito in seme un bel po’ di tempo fa dal bassista dei tedeschi Suidakra, ma probabilmente era musica leggermente diversa da quella proposta dal gruppo principale. (altro…)
(Prophecy Productions) Ci sono certe persone che, a guardarle, diresti portatrici di una fragilità interiore che si riflette spesso in un aspetto gracile e inerme. Ecco, per la cantante e autrice indiscussa di questo duo, le apparenze ingannano come non mai. In contraltare con l’aspetto quasi diafano, questa autrice propone un doom che, seppur melodico e molto dark-folk, è davvero molto potente ed evocativo. (altro…)
(autoproduzione) Il duo Moonreflex è costituito da Jennifer Tarentini, voce, e Giuseppe Daggiano, musicista. La Tarentini è anche autrice, inoltre si occupa anche di video, mentre Daggiano al di là degli strumenti spazia anche nei software musicali e nell’ingegneria del suono. Questo (altro…)
(autoproduzione) L’album “The Perfect Soundtrack For The End Of The World” è un intelligente fusione di pop, elettronica e rock-metal. La canzone “Enemy” è un manifesto di quanto scritto, un esempio, una prova lampante di questo fondere anime diverse eppure capaci di essere sospinte fino a un piano comune (altro…)
(Great Dane Records) È un duo italiano a condurre i Defechate, ovvero Luke Scurb (Humgled e Suture Messiah) e Giuseppe Tatangelo (Glacial Fear, Schizo, Humagfled e altri ancora). Due musicisti (altro…)
(Century Media Records) Il precedente “Surrender” (recensione qui) era in grado di divertire, di convincere, di scatenare un senso di libertà, di vita vera e vissuta grazie al rock senza fronzoli, senza particolari regole imposte, sulla scia di ZZ Top e Thin Lizzy. (altro…)
(MooDDoom Records) Sempre doom di pregevole fattura con il terzo capitolo (quinto se consideriamo gli EP) degli italiani Di’Aul. Sempre pesanti. Sempre decadenti. Sempre letali in quel dipinto tetro che nega ogni barlume di speranza e di ottimismo. (altro…)
(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Iperattivi i belgi Déhà, one man band che dal 2018 ad oggi ha pubblicato ben ventisei album, otto dei quali solo l’anno scorso! “Decadanse” è il primo capitolo del 2022… un disco che con sole due tracce copre i tre quarti d’ora abbondanti… il primo con l’altrettanto attiva Les Acteurs de L’Ombre Productions, forse l’etichetta più ideale per questo artista, per questo stile musicale definito ‘avant-garde electronic extreme metal’. (altro…)
(Century Media Records) Sembra sia una partnership efficace quella tra Lord Ahriman e Heljarmadr, il vocalist dei Grá, entrato in formazione nel 2016 in occasione del precedente album, “Where Shadows Forever Reign” (recensione qui), visto che da questo nuovo capitolo ha preso il controllo di tutta la composizione dei testi per la storica band svedese. (altro…)
(Hummus Records) Con tutta la buona volontà che potrete metterci nel non citare i Led Zeppelin in questa recensione, in realtà dovrete arrendervi. Impossibile infatti non citare il gruppo inglese tra le maggiori influenze di questi ragazzoni. (altro…)
(Black Widow Records) Quei diavolacci dell’italiana Black Widow Records segnano un punto favoloso! Con questa release, dentro questi tre quarti d’ora, mettono insieme tre entità tanto diametralmente opposte quando assurdamente vicine, creando un oggetto favoloso, una release per intenditori, per amanti della vera musica, senza tristi pregiudizi, senza restrizioni di genere. (altro…)
(Odyssey Music) È il settimo album “When All The Rivers Are Silent” per la band della Finlandia che presenta una qualità e maturità artistica affatto trascurabili. Diablo hanno concentrato il proprio discorso testuale per l’album, attorno (altro…)
(Vicisolum Productions) I Defaced sono stati un side project nati come costola dei Darkane nei primi anni del nuovo millennio, ma la loro esistenza è sempre stata reputata abbastanza inutile dal sottoscritto: (altro…)
(Century Media Records) Con questo gruppo abbiamo di fatto un ottimo esempio di death metal teutonico bello epico e potente, anche se stranamente la Century Media, sin da quando ha un contratto con i nostri dal 2017 circa, non sembra avere mai dato così tanta visibilità alla formazione. (altro…)
(Svart Records) Eterei, inquietanti, tanto oscuri quanto brillanti. Chitarre pungenti, melodie avvolgenti, organi che penetrano nella psiche. I psico-doomsters francesi giungono al secondo album, un disco che è stato composto con cura e pazienza in un tempo di tre anni, iniziandone la stesura all’indomani della release del debutto, quasi cercando di catturare, esaltare e portare avanti quella vena creativa che ha reso la band interessante, scuotendo l’underground ed attirando la sempre attenta Svart Records. (altro…)
(Amor Fati / Mystískaos / Extraconscious Records) Non si sa molto del gruppo che si nasconde dietro questo nome, a parte il cantante, lo stesso dei Mare Cognitum. (altro…)
(InsideOut Music) Ma c’è davvero bisogno di presentare i tre nomi qui coinvolti? Se vi siete soffermati su questa recensione, evidentemente la risposta è negativa. (altro…)
(Autoprodotto) L’italiana Mariangela Demurtas, si quella dei Tristania, con quella voce favolosa, potente ed intima che lei lascia scorrere dentro questo “Dark Ability”, il suo nuovo e primo EP come solista. (altro…)
(Alma Mater Records) Disco genuine, il quarto dei portoghesi Dawnrider, poche tracce ma ben costruite, in cui prevale la componente doom più psichedelica, quella tipica dei Cathedral, tanto per scomodare un nome altisonante. (altro…)
(Avantgarde Music) Intramontabili i francesi Dark Sanctuary, i quali tornarono attivi qualche anno fa tramite l’etichetta italiana, pubblicando quell’interessante esperimento, “Metal” (qui), ovvero i loro brani tipicamente dark wave neoclassico rivisti e nuovamente concepiti in chiave heavy. (altro…)
(Iron Bonehead Productions) EP di debutto per questo gruppo di cattivoni. Se si esclude la tenebrosa intro strumentale, questa uscita si risolve in sole due tracce… ma che tracce! (altro…)
(Noble Demon) Allora è vero: i Dawn Of Solace sono tornati in pianta stabile! Meglio così, se ne sentiva il bisogno di un gruppo intelligente, ipnotico, personale e intimo. (altro…)
(Elevate Records) Spiros Rizos, chitarrista e con trascorsi nei Evil King e Sinner Guard, si è dato da fare per formare questa band, con la quale ha voluto seguire la direzione del power metal quanto dell’heavy e occasionalmente speed metal. Una direzione che per quanto (altro…)
(Invictus Productions) Sono al secondo album gli svizzeri Deathcult, nel quale la sostanza del tutto è il death metal principalmente di scuola svedese e più generali influenze di fine anni ’80. “Of Soil Unearthed” esprime un suonare convincente, classico nei termini e poderoso quanto dirompente. (altro…)
(Eisenwald) Se con “Hamkar Atonement” (qui) del 2018 la ex one man band (ora duo) svizzera aveva trovato finalmente la propria dimensione sonora, con questo secondo album le cose maturano ulteriormente, consacrando in maniera trionfale il sound dei Dakhma alla pura essenza del black metal rituale. (altro…)
(AFM Records) Per quanto internazionalmente -praticamente- sconosciuti, questi Dymytry di Praga sono proprio una bella bestia. Hanno un’esperienza di centinaia di concerti, possono vantare di aver vinto il Wacken Metal Battle nel 2010, finendo poi sul palco del mitico festival; il curriculum riporta ben cinque album… l’ultimo dei quali raggiunse il platino in terra natia… sicuramente non dei neofiti! (altro…)
(Massacre Records) I Dark Millennium tengono a precisare che questo “Acid River”, quinto album a quattro anni dal precedente, non è un concept album, tuttavia esiste un filo conduttore in esso, appunto ‘il fiume acido’, “Acid River”, ed è l’irruzione (altro…)
(My Kingdom Music) La pubblicazione di un nuovo album da parte dei Dperd è come sempre da salutare con gioia. Valeria Buono e Carlo Disimone, ancora (altro…)
(Selfmadegod Records) Sono una tempesta che arriva dalla Polonia i Dishell, suonano infatti un serrato crust con elmenti death metal che generano (altro…)