METHEDRAS – “Human Deception”
(autoproduzione) Consolidata realtà thrash metal in Italia, i Methedras pubblicano il loro sesto album a cinque anni da “The Ventriloquist”. Nel mezzo la pandemia che non ha decimato il volere e l’arte della band lombarda. Nemmeno i cambi di formazione hanno sclafito la solidità dei Methedras e “Human Deception” rappresenta (altro…)



(Lupus Niger Prod.And.Distro) Secondo full length per Mors Spei, one man band italiana fondata da Wolf, anche conosciuto per la sua militanza nei Gort. 
(Playground Music Scandinavia) A volte le etichette sono fuorvianti, sebbene necessarie soprattutto per un recensore che deve poter descrivere la musica suonata da una determinata band.
(Osmose Productions / 20 Buck Spin) Assistiamo a un nuovo e monolitico impianto funerario da parte degli australiani Mournful Congregation, maestri del genere doom appunto di stampo funeral. Secondo EP, il primo e prima parte di questo tema è stato pubblicato lo scorso anno
(Edged Circle Productions) Quarto album per Magick Touch, terzetto norvegese dedito ad un hard and heavy retrò nello impostazione ma moderno e fresco nel sound, uno stile che affonda infatti le proprie radici tra gli anni ’70 ed ’80, con Thin Lizzy e Black Sabbath come numi tutelari. 


(Sleazebox Records) Quarta pubblicazione della serie retrospettive dei My Life With The Thrill Kill Kult fondati da Buzz McCoy e Groovie Mann a Chicago negli anni ’80. La stessa città dei Ministry e di una scena che in quel periodo ha visto fiorire diverse realtà che interpolavano eletrronica, rock, metal, dance, industrial. Il tutto celebrato dalle pubblicazioni di 



(Autoproduzione) In nemmeno 23’
(Signal Rex / Bestial Burst) Secondo album per i finlandesi Moon Oracle, a due anni di distanza dal convincente debutto “Muse Of The Nightside”. 





(Inferna Profundus Records) Quinto album per il gruppo sudamericano, dedito al più canonico e classico black metal oltranzista che si possa immaginare. 



(Black Widow Records) Un album astrusamente fuori da ogni contesto perché il contesto è lui stesso! “T.R.E.S.” è un titolo che già è rintracciabile nel precedente album della band genovese nonché derivato addirittura dal romanzo “Il Pendolo Di Foucault” di Umberto Eco, oltre a essere un riferimento al numero 

(autoproduzione) Il secondo lavoro dei 