VÉVAKI – “Fórnspeki”

(Season Of Mist) Mistico, impressionante e ispirato il secondo lavoro di Will Hunter, multistrumentista che attinge sia concettualmente che musicalmente dalla tradizione nordica. I suoi poemi sonori sono solenni, ritualistici e in sintonia con tradizioni e miti pagani, nonché animistiche e votate alla natura. Sono (altro…)
(Nuclear Blast Records) Ecco il trio che devasta, spacca, assalta, miete! Una di quelle band che quando sale sul palco riesce a fare un rumore tale che sembra impossibile possa essere generato solo da tre individui! Sempre in tre, il numero perfetto: se ne è andato Abadon ma c’è un nuovo batterista, il giovanissimo (se confrontato con gli altri due) Jeramie ‘War Machine’ Kling (Inhuman Condition, The Absence, Gus G. e molti altri), uno che picchia duro. Ma l’unica cosa che conta è la costanza nel nucleo, dello zoccolo duro: Sir. Tony ‘Demolition Man’ Dolan e Lord Jeffrey ‘Mantas’ Dunn! Si! Quelli di “Prime Evil”.
(Inside Out Music) “Lunar Mist” è il risultato di un momento tragico nella vita del glorioso chitarrista degli Yes Steve Howe. Virgil è uno dei tre figli del suo secondo matrimonio. Batterista, 42 anni, sposato e padre, membro dei Little Barry
(Sensory Records) Dopo anni, giungendo al terzo full length in studio, la band italo-svizzera finalmente trova una label! Ma paliamo di una band che meriterebbe tanto, che meriterebbe una visibilità internazionale e sicuramente di altissimo livello. 






(Osmose Productions) Da qualche parte a San Pietroburgo, qualcuno scrive e suona la propria musica da solo. È la scintilla, la one man band che poi diverrà una vera e propria band dal nome Veter Daemonaz. “Muse Of The Damned” è il primo album dopo una serie di pubblicazioni minori e trova ospitalità nell’attenta e da sempre devota al 




(Iron Bonehead Productions) Una certezza c’è: che il black metal autentico non morirà mai, finché circoleranno gruppi come gli americani Vaamatar. 
(RC Inst Fringe) Tre anni dopo il primo album solista “Misleading Lights of Town”,
(Napalm Records) L’austriaca Napalm Records ospita nel proprio roster tra i più noti esponenti del ‘metal piratesco’, i sempre apprezzati Alestorm e in questo caso i Visions Of Atlantis. Mentre i primi sono attesi con un nuovo album il 24 giugno, Visions Of Atlantis pubblicano ora
(Emanzipation Productions) I Vulcano sono un’istituzione della scena metal brasiliana quanto del metal mondiale. La band nasce negli anni ’80 ma sotto altro nome e per dedicarsi all’heavy metal. Poi però l’animo dei 
(Last Mile Records) C’è un fondo di malinconia nelle canzoni dei Violence, nonostante alcune di esse mostrino brio e un aspetto sognante. La band si misura con un tipico sound anni ’80 che abbraccia
(Metal Blade Records) Sono mesi, anni forse, insomma dal 2019 che si aspettava l’avvento dei Vio-Lence, una delle migliori espressioni del thrash metal di 
(Time To Kill Records) Un trio romano dalle tinte fosche e stranianti. Un trio che fonda la propria musica su un retaggio electro e new wave, presentati con elementi moderni o comunque non necessariamente legati ai cliché 
(InsideOut Music) Ma c’è davvero bisogno di presentare i tre nomi qui coinvolti? Se vi siete soffermati su questa recensione, evidentemente la risposta è negativa.
(Scarlet Records) Grandi testi, grande power metal, epica debordante e ritornelli accattivanti. Veonity hanno inciso un 


(Century Media Records) Si scrive ‘Voivod’, ma si legge ‘leggenda’… Tappa numero quindici per i mostri canadesi del prog più strambo, caleidoscopico e cangiante dell’intero panorama metal mondiale.
(Southern Lord Recordings) L’organista svedese dopo l’ultimo album “All Thoughts Fly” (