BURIAL IN THE SKY – “The Consumed Self”
(Rising Nemesis Records) Il terzo album dal 2013, anno di formazione dei Burial In The Sky, nel quale la band di Philadelphia esibisce tanti elementi di stile. Si potrebbe definire (altro…)
(Rising Nemesis Records) Il terzo album dal 2013, anno di formazione dei Burial In The Sky, nel quale la band di Philadelphia esibisce tanti elementi di stile. Si potrebbe definire (altro…)
(autoproduzione) Nuova band nata per mano dell’ex chitarrista di Danger Zone e Crying Steel, Francesco Di Nicola, il quale si lascia andare ad un piacevole hard’n’heavy, sicuramente ottantiano e capace di offrire una chitarra solista emozionante, suggestiva e ben curata. (altro…)
(Autoproduzione) Decisamente in sordina, quasi di nascosto direi, i bielorussi Evoking Winds hanno re-distribuito il proprio debut e finora unico album, uscito originariamente nel 2008. Non dispiace occuparsi della Bielorussia, in questo momento, per qualcosa che non riguardi le sue complesse vicende politiche… (altro…)
(Cruz del Sur Music) Il debut degli heavy/doomsters tedeschi Old Mother Hell, uscito nel 2017, aveva acceso le speranze di molti defenders: (altro…)
(Nuclear Blast Records) Pubblicato il nuovo album “Quadra” nel febbraio del 2020, i Sepultura erano pronti per andare in tour e promuoverlo. Nulla da (altro…)
(Century Media Records) Il mondo elettronico di GosT è un universo synth wave oscuro, graffiante… tanto suggestivo quanto aggressivo, materializzato da un’anima senza pace alla continua ricerca di confini sonori invitanti, sempre deliziosamente tetri. Certo, il metal in senso stretto, in qualsiasi variante, non risiede nell’arte di questo progetto… ma non dimentichiamo che GosT è stato anche supporter dei Mayhem, e questo evidenzai un sound maledettamente compatibile con l’universo privo di luce del metal estremo. (altro…)
(Steel Gallery Records) Per quanto le nostre strade non si siano incrociate finora, i greci Wardrum hanno una storia decennale e cinque album all’attivo: questo esce abbinato a un romanzo breve (scritto dal drummer della band, Stergios Kourou) dedicato al Messenger, simbolo della band, che appare su tutte le loro copertine. (altro…)
(Vicisolum Productions) Otto album in appena due decenni sono tanti, specie se si tratta di dischi progressive. Gli svedesi tuttavia sembrano volersi innalzare come alfieri del genere, grazie a composizioni spesso pompose e forti di una ottima post-produzione. (altro…)
(Korpituli Productions) Non solo folk metal dalla Finlandia. A quanto pare, anche del buon black a stampo norvegese, visto quello che propongono i Korpituli. Dai titoli, al mood delle canzoni, all’impostazione classica dell’alternanza tra canzoni lunghe e brevi intro, molte cose ricordano i fasti dell’era norvegese del black, ormai da tempo migrata stabilmente in Svezia (Marduk, Dissection e Watain docet). (altro…)
(Staring into Darkness) MC con fine promozionale, questo split, che vede succedersi ben tre realtà musicali (anche se qui si va a recensire il file digitale). Bando alle ciance allora, e sotto con il primo gruppo. Gli italiani Malvento, una solida realtà napoletana che ha un paio di decenni di attività e ben quattro album alle spalle e una valanga tra demo e singoli, come ogni buona black metal band che si rispetti. (altro…)
(Caligari Records) Devo ammettere che questo nuovo gruppo palermitano mi aveva fregato ad inizio ascolto. “Water Drop Torture”, traccia iniziale dell’EP, mi sembrava il classicissimo doom pesante, marcio e lento. Già mi preparavo all’ascolto di poche e lunghissime tracce… invece i nostri connazionali fanno… death metal! (altro…)
(Autoproduzione) Confesso che era da un po’ di tempo che non ascoltavo un gruppo così ‘standard’ come gli Arcane Existence; ma non lo dico assolutamente in senso negativo, anzi. In un ambiente musicale in cui ormai si fa a gara per stupire e innovare, fa piacere ascoltare un gruppo che si basa sul classico binomio voce femminile-growl maschile. (altro…)
(Hummus Records) Stravagante duo femminile proveniente dalla Svizzera, composto da Martina Berther e Béatrice Graf… rispettivamente bassista e batterista (oltre che entrambe impegnate al microfono)… le quali danno vita ad un vero tandem dei due strumenti con poche altre essenziali aggiunte alternative. (altro…)
(High Roller Records) La nota stampa che accompagnava questa ristampa su vinile del debut dei Witchfynde mi ha fatto un po’ inalberare: chiamare (altro…)
(Century Media Records) Dopo il terzo album uscito a fine 2019, “Immortal” (recensione qui), tornano gli americani Lorna Shore, più aggressivi e poderosi che mai grazie a questo breve ma intenso EP, il quale segna il rinnovo, sostanzialmente una vera rinascita. (altro…)
(Massacre Records) La passione dei Rebellion per temi storici o letterari (si veda il precedente disco, dedicato a Shakespeare come lo (altro…)
(Art Gates Records) La Spagna non è per nulla aliena al folk metal (non credo di dovermi mettere a citare i vari Mago de Oz, Saurom, Northland, Runic, Lépoka e compagnia (altro…)
(Gold Music One) Valente chitarrista, didatta, produttore e discografico, Gabriele Bellini è immerso nella musica in maniera totale. Il Bellini con (altro…)
(Autoprodotto / Timezone Records) Il chitarrista e polistrumentista tedesco Raimund Burke è sulla scena da molti anni; non solo ha militato in varie bands, ma vanta altri quattro dischi come solista. Con questo nuovo quinto album l’artista ha voluto andare oltre: non solo ha composto, suonato, arrangiato e prodotto tutto da solo… ma questa volta ha chiamato un manipolo di artisti ai quali è stato affidato il microfono: Roland Grapow (Masterplan, ex Helloween), Rasmus Andersen (Diamond Head), Henning Basse (ex Firewind, ex Metalium), Oliver Hartmann, Sebastian Zierof, Christian Erik e David Readman (Pink Cream 69, Tank)! (altro…)
(High Roller Records) Sono riapparsi sul mercato qualche mese fa, con un 7’’ contenente un brano inedito; era solo questione (altro…)
(Petrichor) Se avessi saputo che dietro al (geniale) nome Bohemyst si celavano gli immensi Avenger, non avrei mai ascoltato questo CD a cuor leggero. Tante sono ogni volta le mie aspettative verso quello che ritengo essere forse il gruppo più sottovalutato del panorama estremo europeo quando esce un loro album, che quasi mi è sembrato di far loro un dispetto nell’aver dedicato all’opera qui recensita un ‘normale’ ascolto. (altro…)
(Eternal Death) È bellissimo quando una pubblicazione lo-fi si confonde con una registrazione palesemente economica o amatoriale, quando i suoni sono così pessimi ed aggiustati con volumi così mal tarati, riuscendo comunque a mostrare una sostanza tale da far confondere l’album con un bootleg di serie B catturato in occasione di un concerto in realtà decisamente memorabile. Il duo americano Wald Krypta è sicuramente prolifico: (altro…)
(Rock City Music Label) Se amate il power più roccioso e graffiante, i russi Rubicon (cioè, russo è il nocciolo della band, che (altro…)
(Kohina Records / minoRobscuR / Drown Within Records / Trepanation Recordings *) Secondo album per i contorti finlandesi Stolen Kidneys, un album il cui titolo è dannatamente contemporaneo cvisto che è traducibile come ‘il mondo sta finendo’, concetto perfetto se consideriamo che è stato scritto e composto all’alba della pandemia. (altro…)
(Sleazy Rider Records) Riprendono il nome dalle dottrine esoteriche di Aleister Crowley, ma i greci Thelemite non sono un gruppo gothic o (altro…)
(Earth and Sky Productions) Quanti di voi amano Bathory? Chi vi scrive certamente! Ma quanti di voi apprezzerebbero un disco che è fatto, letteralmente, di ritagli (altro…)
(Napalm Records) I Nytt Land sono siberiani, nel nome e nel contenuto musicale e, assieme ad altri sparuti gruppi come Wardruna e Danheim, si stanno proponendo evidentemente di fondare un nuovo genere musicale, in cui il concetto di ‘folk’ viene ridefinito e portato a livelli ulteriori. (altro…)
(Cherry Lips Records) Disco celebrativo per il rocker italo-canadese, il suo quinto, un disco che marca i suoi rispettabili quindici anni di carriera. (altro…)
(No Remorse Records) Dopo aver esordito nel 2010, i russi (anzi: siberiani!) Blacksword hanno dovuto attendere addirittura undici (altro…)
(Season Of Mist) Questo manipolo di ispirati, espressivi, poetici e illuminati musicisti russi vedono il proprio album del 2020 ristampato in diversi formati. Theodor Bastard fonde nella propria musica elementi folk, dark, psichdelici, elettronica, trip hop e di world music. Capitanati da (altro…)
(Drakkar Productions) Un album mostruoso. “Achrony” è abominevole! Il terzo per la band ucraina definita black metal nonostante si avverta una totale deviazione verso il confine tra il death e il black metal. Dopo “Son of the Morning” del 2013, via Paragon Records, e “Messiah” nel 2016 via Osmose Productions, gli Elderblood (altro…)
(AOP Records) Gli oscuri blacksters bavaresi Groza tornano con il secondo album, il quale evolve le idee del debutto “Unified in Void” risalente a tre anni fa. La loro musica è black pulsante, intenso, corposo, deliziosamente pregno di un senso malinconico ed apocalittico, perfettamente in linea con i tempi odierni, apparentemente privi di speranza. (altro…)
(Epictural Production) “Avvelenato” è il titolo di questo primo album dei Sorcières, nutrito manipolo di Lille nel nord della Francia che al black/death metal infonde dei sapienti passaggi ed elementi folk. Dopo quattro anni, un demo e un EP, le ‘streghe’, questo il significato del nome datosi (altro…)
(Inverse Records) Questa punk-metal band nasce in Finlandia nel 2000. Cinque album, “Splatterpunk” è il sesto, e tanti EP sulle spalle per gli Scarecrow. Circa trentatré minuti di assalto con suoni un po’ cupi e comunque incollati all volontà della band di correre come pazzi. Brani (altro…)
(Prophecy Productions) Continua l’evoluzione dei tedeschi Lantlos, il progetto di Markus Siegenhort (ex-Epitaph, ex-Herbst). Lantlos ormai è in circolazione da oltre quindici anni e, dopo un silenzio di sette anni, ecco che arriva il quinto album, dimenticando completamente il post black delle origini e lasciandosi andare ad un etero quanto atmosferico rock alternativo farcito di intenso dark e shoegaze. (altro…)