MIASMAL – “Tides of Omniscience”
(Century Media) Il suono di Göteborg. Proprio quello e per questo nuovo lavoro dei Miasmal, terzo album in studio in cinque anni. Band che picchia e concede melodie ammantate di thrash e death metal in pari misura. “Tides of (altro…)
(Autoproduzione) Una piccola anima in un sound sconfinatamente vasto e feroce. L’anima black metal di Malignant, basso, voce, chitarra e tutto il resto. Album di debutto “My Soul Will Be Damned Forever”, diversi demo alle spalle, concerti da spalla a Throne of Katarsis, Ragnarok, Taake, Gehenna e altri.
(autoprodotto) EP uscito originariamente nel 2014, “Son Of Hell” è il debutto discografico per Abaddon, band proveniente da Bangalore (India) dedita ad un heavy metal rafforzato da massicce
(Indie Recordings) In fin dei conti se i Darkthrone si sono sganciati dal black metal, Nocturno Culto e Sarke non potevano poi non fare la stessa cosa. Pur vero che i due hanno sempre fatto dei passi avanti nella direzione opposta dal quale provengono, oppure
(autoproduzione) Al momento in cui queste righe prendono forma, i Bibliopegia Antropodermica si sembrano tra le formazioni più interessanti del filone technical death metal d’Italia. Solo tre pezzi per “The Eleusinian Mysteries – the Descent, the Search, the Ascent” che stanno
(Metal Scrap) Registrato nel settembre del 2015, “Divide and Rule” sembra essere l’esempio di cosa è il thrash metal, di come esso suoni. Prendete una band russa, moscovita, tutti musicisti giovani e una cantante, Delirium, che in fatto di harsh, growl e rabbia non è seconda a nessuno, lasciateli suonare
(Indelirium Rec.) I Damn City di Bologna suonano un modern hardcore con innesti metal e in minima parte rap. Il riffing è spesso granitico, roccioso, il tasso di groove sale a più riprese e qualche estemporanea concessione ai
(Solitude Productions) E’ il turno pure del metal georgiano. Tre album all’attivo, gli Ennui sono uno di quei gruppi che la pesantezza ce l’hanno dentro. Ecco quindi sei tracce molto ma molto pesanti, macigni sonori
(Solitude Productions) Prima questi spagnoli si facevano chiamare Winterstorm. Dopo tre demo decisero di cambiare nome e cantante. Eccoci quindi al debutto discografico dopo un demo nel 2014. La
(Solitude Productions) Dietro questo progetto di matrice russa si nasconde di certo qualcuno, peccato che non se ne sappia nulla o quasi. E ancora più certo è il fatto che da ora in avanti non mi stuferò di aspettare
(Jolly Roger Rec.) Un pezzo di storia del metal del nostro paese, viene riproposto dalla Jolly Roger Records. I Distruzione nel 1996 realizzarono questo album che fu preso in consegna dalla PolyGram, etichetta poi assorbita dalla Universal, la quale rimase ben impressionata
(Century Media) Terzo album per Bombus, quartetto Svedese nato nel 2008 che vanta una nutrita esperienza in sede live, grazie a vari concerti svolti in tutta Europa, fino a salire sul palco del prestigioso
(W1tch R3cords) Madness Of Sorrow è la creatura di Muriel Saracino, messa in piedi dalle ceneri dei Filthy Teens e che con l’album “Signs” espose una formazione di tutto rispetto: David Dalcò (basso), Simon Garth (ex-Death SS, chitarre) e Ross Lukather (ex- Death SS, batteria). Poi
(Century Media) Restiamo ai margini di una grande storia e esaminiamo direttamente questa nuova prova dei Voivod. Resto ancora perplesso dalla linea vocale di Snake, ormai non più graffiante e capace di tenere certe tonalità di una volta. Snake la sforza quella voce. Da una parte lui non rinuncia
(Tri-Tech Music) Piuttosto complicata la storia dei norvegesi Mindtech, band progressive metal che, fra cambi di nome e di line-up, era riuscita finora a dare alle stampe soltanto un full-“length”. Oggi esce questo convincente ep che vuole essere l’antipasto per il nuovo album.
(K2 Music) Interessantissimo debut album per Wormhole, terzetto Italiano da non confondersi con l’omonima gothic metal band connazionale. Attivi dal 2013, i nostri hanno già all’attivo l’ottimo EP “Episode”, uscito lo stesso anno, nel quale già si denotava una
(Ván Records) Un hard rock molto etereo e mistico che arriva diretto dall’Australia. Si sono formati nel 2011 ed il debutto è recentissimo, del 2016 (intitolato “Reflections”) ma questa compilation di fine 2015 riprende i
(Karisma Records) Li ascolti e ti perdi in scenari tipici da far west, grazie ad un sound maledettamente southern, caldo, soleggiato, polveroso. Ma ti sbagli geograficamente. E di brutto. I Tiebreaker non sono affatto americani e di southern hanno ben poco visto che tuonano dalla fredda Norvegia.
(Saturnal Records) Spietato debutto di questi blacksters finlandesi: pochi ricami, poco sguardo al marketing… solo un disco di black violento, satanico, pieno di piacevole malvagità, anticipata da quell’essere in copertina il quale scrive sulla sua pergamena usando –
(Cyclone Empire) Tutte le volte che ascolto un album di Bathory, che è una cosa che mi avviene ancora molto spesso, penso sempre, come tantissimi altri appassionati, a come i brani sarebbero stati ancora più eccezionali se fossero stati registrati con altri mezzi.
(AFM Records) Nel 2012 scrissi,
(Massacre Records) Nonostante non siano affatto dei giovinetti, i Fireleaf esordiscono solo oggi con questo “Behind the Mask”: power metal germanico che più germanico non si può, pieno, nel bene e nel male, di tutti i cliché del genere.
(autoproduzione) Purissimo Depressive Black Metal made in Sweden. Cinquanta minuti di negazione della speranza, della luce, di qualsiasi forma di felicità. Progetto nuovo, nato nel 2015 grazie alla forza creativa
(Massacre Records) Non serve essere degli straordinari esperti di heavy classico per riconoscere, nel sound degli Hardholz, gli influssi di quel metal che andava per la maggiore nella ex-DDR,
(This Is Core) I Padrini sono partiti dalla Sardegna, da Cagliari, per muoversi in Italia attraverso concerti e alcuni anche di spalla a band di un certo lustro, come ad esempio i NoFX e i Germs. Si sono mossi
(Nemeton Records) È l’aria l’elemento protagonista del quarto capitolo, su sei previsti, dei Dawn Of The Dark Age. L’aria, l’elemento leggero, quello della vita. Intro e outro e tra loro quattro pezzi tra i sette e i circa dieci minuti, come sempre delle suite che
(Svart Records) Se con il loro debutto -oltre due anni fa- seppero ritrarre la loro terra -la Norvegia- con un doom psichedelico e profondamente spirituale, è con questo secondo lavoro che non solo confermano l’immensa capacità emotiva ed evocativa
(Logic(Il)Logic Records/Andromeda Dischi) “Power, jumping, headbanging”: tre sole parole che riassumono in maniera esaustiva il concetto di metal secondo i Moth’s Circle Flight, formazione Parmense attiva da un decennio e con due EP ed un
(Autoproduzione) Terzo album per Waste Pipes, quintetto Torinese nato nel 2003, quando cinque giovani compagni di classe decisero di mettere in piedi una rock band tradizionale ma con varie influenze, come la dance, l’indie rock e il blues. In questi
(Omnipresence Productions) È sempre una cosa complessa mettersi in relazione con l’arte di Mortiis, il quale ormai vicino alla decina di album continua in contro corrente, diverso da tutti, contrario a tutto. A ben sei anni da “Perfectly Defect”, “The Great Deceiver” è
(Despotz Records) Fra la fine dei ’90 e l’inizio dei 2000, i Beseech avevano raggiunto un discreto – e meritato – livello di popolarità. Certo, erano ancora gli anni in cui Paradise Lost e My dying Bride spopolavano ovunque, ma la miscela gothic/doom degli svedesi
(Indie Recordings) Capire cosa fanno gli Steak Number Eight, dal Belgio, non è certo facile, anche perché fanno fin troppe cose… cose che vengono afferrate, distrutte, mescolate, ricostruite dentro un sound imponente che nel caso di “Kosmokoma” infetterà ben oltre
(Mighty Music) In netta progressione dal folk al viking, con un conseguente inasprimento del sound, i danesi Vanir giungono al quarto album (
(Pure Steel Publishing) Quando uscì il loro primo EP, “