TÝR – “Battle Ballads”
(Metal Blade Records) Dopo avere lavorato con un’orchestra per “A Night at the Nordic House” di due anni fa, i vichinghi Týr decidono di dare una verniciata alle proprie idee (altro…)
(Metal Blade Records) Dopo avere lavorato con un’orchestra per “A Night at the Nordic House” di due anni fa, i vichinghi Týr decidono di dare una verniciata alle proprie idee (altro…)
(Indie Recordings) Una band norvegese la quale, purtroppo, finora non si è mai avvicinata al mio range uditivo, anche perché con un moniker simile me la ricorderei, eccome. E mi ricorderei pure i loro dischi, roba intitolata “Misanthropical House”, “Algorithm & Blues” o “Research And Destroy”… album che già mi piacciono solo per il titolo (e relative copertine!). (altro…)
(Ripple Music) Questi mostri spaventosi di Detroit si presentano con il terzo album in carriera, nel quale esibiscono un doom-stoner dalle forti tinte nere. Non è difficile pensare a una sorta di black metal dalle finiture occasionalmente lisergiche o almeno doomeggianti in più scorci di “Apotheosis”. La voce è quella di Noah (altro…)
(Human Detonator Records) Ancora? Ancora un altro album? Ma non sono stanchi di comporre sempre la stessa roba? Ormai non c’è nemmeno un’etichetta li vuole, tanto che dopo esser stati cacciati dalla Season of Mist hanno dovuto inventarsi questa fatiscente e decadente Human Detonator Records, label da loro (mal)gestita al 100%. (altro…)
(Punishment 18 Records) Sono un’arcigna formazione d’estrazione thrash metal i bulgari Terravore, ora al terzo album in carriera e il secondo consecutivo con la Punishment 18 Records. Ivan Lazarov tira fuori un cantato, è anche chitarrista, arso e cupo, ruvido, perfetto anche per il death metal e dunque va a rendere il clima (altro…)
(Go Down Records) Album composto durante un tempo molto lungo più facilmente misurabile in 48 lune, da questo power trio strumentale italiano, il quale si lascia andare a riff seducenti, improvvisando viaggi cosmici, divagazioni ritmiche, spontanee, decisamente stoner, irresistibilmente psichedeliche. (altro…)
(Massacre Records) Terzo album per i power metallers tedeschi Thornbridge, i quali tornano dopo ben cinque anni dal precedente lavoro, confermando gli storici Pat (chitarra) e Mo (voce e chitarra), ma con il resto della band completamente rinnovato dall’ingresso in formazione di Tomi Göttlich (Rebellion, ex (Grave Digger) al basso e Vincent Bechthold (Seinaru Sekai) alla batteria. (altro…)
(BloodRocks Records) “Pains”: un titolo che è tutto un programma e rispecchia lo stato d’animo con cui il leader del progetto Antonio Polidori ha composto questo nuovo album. Tutto nasce durante il culmine della pandemia ed i problemi ad essa legati, un periodo in cui Antonio è caduto in una tristezza sfociata in una leggera depressione. (altro…)
(Cruz Del Sur Music / Audioglobe) Sono sei album con “Goodnight My Children” per questa frizzante e spensierata band australiana che nelle proprie corde è di estrazione rock. “Goodnight My Children” presenta la solarità dei The Neptune Power Federation nella sua piena e perfetta forma. Otto canzoni (altro…)
(Kitten Robot Records) I T.S.O.L. sempre freschi e genuini, irrimediabilmente liberi. I T.S.O.L. cioè True Sounds Of Liberty, la parola libertà l’hanno nel nome e nella loro innata arte. Band punk pietra angolare di molte cose, mai stata troppo uguale a sé stessa, distintasi per il punk e l’hardcore e le tangenti prese artisticamente (altro…)
(Karisma Records) Questo è il terzo ed ultimo capitolo della serie “The Songs & Tales of Airoea” creata del super gruppo folk composto da membri di Wobbler, Tusmørke, Jordsjø, The Samuel Jackson Five e Alwanzatar… la crème de la crème del prog norvegese! Brani dal 13 al 18 (gli altri 12 brani sono nel “Book I” e “Book II” usciti l’anno scorso)… brani nei quali perdersi, nei quali abbandonarsi, brani che ti catturano e ti fanno viaggiare dentro un turbinio psichedelico semplicemente tanto irresistibile quanto incredibile. (altro…)
(By Norse Music) Dedicano il nuovo e secondo disco al prossimo capitolo dell’esistenza umana, ovvero infanzia e giovinezza, oltre che all’elemento fuoco. I Tvinna di Laura Fella, con membri di Eluveitie e Faun (e molti ospiti), sono un’entità iconica, unica, capace di uscire dalle più o meno ristrette cerchie del folk delle bands di origine (Laura stessa oltre a militare nei Faun è session live di Eluveitie) per inoltrarsi in qualcosa di diverso e provocante. (altro…)
(ViciSolum Productions) Nasce come one man band questo progetto greco ma apparentemente dislocato negli USA. Leonidas Diamantopoulos ne è l’artefice e questo “Theurgia” è un maestoso e complesso debutto, un esempio sublime di death metal sinfonico, che in qualche modo porta alla congiunzione e reciproca fusione delle sonorità di bands quali Septicflesh, Cradle of Filth, Moonspell, Darkend e… The Monolith Deathcult, il tutto con un twist progressivo non certo trascurabile. (altro…)
(Go Down Records) Guardi le foto di questo duo italiano e non puoi non pensare ad una versione rockabilly post apocalittica di, che ne so, dei Roxette magari! E poi, quando premi play ecco che quel rock’n’blues ti annienta con le sue perversioni alternative a tratti assurdamente surreali! (altro…)
(Noble Demon) Lo chiamano ‘Dark Twisted Metal’ e, diavolo, è davvero oscuro come la morte e contorto come un girone infernale. Metal? Rock? Doom? Che vi devo dire, per me è rock metallico macilento, sporco, putrefatto, malato, un mix di death, di riff incalzanti, di metallo con stile doomy, di energia grezza e spietata che si materializza in ritmiche pungenti e melodie provocanti. (altro…)
(Massacre Records) Un pugno in faccia. Denti che saltano, naso sfigurato, sangue che schizza ovunque. È questo l’esito dell’undicesimo disco dei metallers americani The Rods! Metallo vero, Heavy Metal con le maiuscole… niente fesserie, niente stronzate, niente mode frivole o tendenze da social. È (altro…)
(Miron Music) Tecnicamente un EP, ma la band preferisce parlare di mini album per questi poco più di venti minuti di musica, sette brani che scorrono in sequenza, che nascono per essere ascoltati di fila, come se fosse un viaggio attraverso un solo lato di quel sensuale vinile. Sensuale? (altro…)
(Napalm Records) Per una band che gestisce anche una sua label personale, una band che ha pubblicato anche in forma indipendente… è tanta roba passare da una Nuclear a una Napalm… specie ‘rompendo’ la sequenza della trilogia, con i primi due capitoli (qui e qui) con la precedente etichetta… e il terzo e conclusivo con la nuova. Terzo capitolo, dicevo e -ve lo assicuro- in giro leggerete di tutto… ormai i commenti e le opinioni sui Therion sono talmente tanti e variegati da poterci scrivere un’enciclopedia. Proviamo a fare una analisi un po’ diversa, non prevenuta e tanto meno acciecata dal fanatismo. Prima di tutto “Leviathan III” sembra la solita roba. SEMBRA. (altro…)
(earMUSIC) C’era una volta il singolo o addirittura l’album natalizio. Un’incisione che veniva recapitata nei negozi appositamente creata per le festività del suddetto periodo. Tarja Tutunen sceglie questa strada ma lei che è la nobiltà della voce non si accontenta della semplicità. Intitola questo lavoro (altro…)
(Noise / BMG) I Triumph Of Death sono la band tributo agli Hellhammer capitanata dal Celtic Frost e al contempo proprio frontman della suddetta band tributata, entrambe ormai nei libri di storia del metal e non più attive, Tom Gabriel Warrior. “Resurrection Of The Flesh” è un live album (altro…)
(Red Cat Records) Un produttore ed ex cantante di una band metalcore, insieme a un polistrumentista, DJ e produttore e infine un batterista, sono il trio che forma i Temple Of July. Il primo è Hudson Fanzoni che dalle sfuriate metalcore della zona di Los Angeles passa totalmente (altro…)
(Chaos Records) Secondo album in, udite udite, quasi quarant’anni di carriera per il gruppo svedese, che circa un annetto fa si ritrova in studio per una rara prova di registrazione. (altro…)
(Debemur Morti Productions) Scelgono una strada facile che poi con loro, i The Amenta, facile non lo è mai, cioè pubblicare un album di cover. La band australiana che si esprime attraverso sonorità elaborate, soffocanti, folli, sperimentali, pubblica un album con dieci pezzi e dei quali solo (altro…)
(Vendetta Records) Dal logo degli austriaci si capisce subito il rimando poco velato al mito di Cthulhu e all’immaginario lovecraftiano. (altro…)
(Epictural Production) La Epictural Production pubblica sempre qualcosa di interessante, se non addirittura di particolarmente distintivo. Con i Theosophy l’etichetta francese tiene alto lo standard qualitativo, pur con una proposta non tale da essere particolarmente distintiva. I russi Theosophy (altro…)
(20 Buck Spin) Pochi giorni fa mi è capitato di ascoltare per l’ennesima volta “Human”, capolavoro dei Death ed album in cui militavano Sean Reinert e Paul Masvidal dei Cynic. (altro…)
(Napalm Records) Il settimo album della band melodic-power symphonic metal italiana Temperance vede l’ingresso in formazione della soprano Kristin Starkey. Voce che si affianca a quella di Michele Guaitoli, ampliando così la portata del comparto vocale per le migliori soluzioni possibili da integrare (altro…)
(Spread Evil Productions) Il debutto dei finlandesi The Watcher, registrato ormai quattro anni fa, comincia con una intro che sembra far presagire l’ennesimo album black atmosferico… invece la successiva “Guru Of Hate Yoga” è un concentrato di roccioso death metal al confine tra la scuola svedese e quella americana. (altro…)
(Melodic Passion Records) Nuova uscita discografica per Clarence B Thunborg, vecchio leone della scena rock, molto attivo negli anni ’70 ed ’80 tra Svezia e Stati Uniti come cantante e bassista. (altro…)
(GMR Music) Giungono al quarto album gli svedesi Tyranex, band dedita sin dal 2005 ad uno speed thrash feroce ed incontaminato… d’altronde non potrebbe essere diversamente vista la purezza ed intransigenza insita in questo genere, al quale ogni minima contaminazione rischierebbe di snaturarlo irrimediabilmente. (altro…)
(Auerbach Tonträger) “Útiseta” è una termine appartenente all’islandese antico che aveva a che fare con la stregoneria, un termine forse dimenticato, sicuramente non più in uso nella lingua moderna ma apparentemente ancora perfettamente comprensibile, con il suo unico significato legato all’essere all’aria aperta in un luogo significativo per scopi legati alla magia. (altro…)
(Prophecy Productions) Non solo fanno doom ortodosso, lento, sulfureo e pesante, ma c’è pure quel vocalist -Thomas Ott- il quale non può non far pensare a mostri sacri quali come il mitico Chritus… portando quindi il sound nei territori dei Lord Vicar, in primis, ma anche dei leggendari Saint Vitus e, ovviamente, indietro nel tempo fino ai Black Sabbath. (altro…)
(Karisma Records) Frizzanti, colorati, fantasiosi, danzanti: un altro album, l’ennesimo, un altro cambio di direzione attraverso il grandioso flusso cosmico dentro il quale fluttua il sound dei Tusmørke. (altro…)
(Moribund Records) Secondo album per Triskelyon, progetto fondato dal chitarrista canadese Geoff Waye (Category XI, Artach), il quale si è avvalso di un nutrito numero di collaboratori, specialmente cantanti provenienti dalla scena metal canadese per dar vita ad un disco dalle sonorità principalmente thrash, sconfinando a volte verso lidi più melodici, mentre in alcuni altri frangenti ci si avvicina molto all’aggressività del death. (altro…)
(Avantgarde Music) È palesemente instancabile il finlandese Lord Vrăjitor (Juuso Peltola): non sazio dei suoi vari progetti, tra questi il black dungeon synth di Old Sorcery, il symphonic black di Argenthorns o il black di Warmoon Lord, eccolo venirsene fuori con una nuova idea che girando attorno all’occult rock, si ispira in modo tanto esagerato quanto ben riuscito alle sonorità della nostra penisola, per la precisione quelle di Goblin o Jacula, senza dimenticare le composizioni di artisti quali Fabio Frizzi (“Zombi 2”, “Paura nella città dei morti viventi”, oltre ad un brano scritto per un film di Fulci finito sulla colonna sonora di “Kill Bill: Volume 1“) o Bruno Nicolai. (altro…)