VULTURE INDUSTRIES – “The Malefactor’s Bloody Register” (Reissue)

(Dark Essence Records) Con i Vulture Industries le cose sono sempre strampalate, almeno tanto quanto è geniale la loro superlativa musica, il loro approccio scenico, artistico e pure quello pandemico, visto che continuano a fare live strem gratuiti da posti tanto iconici quanto assurdi: ex bordelli, ex fabbriche tessili… con conseguenti surreali concorsi di maglieria. (altro…)
(Sliptrick Records) In archivio abbiamo l’EP d’esordio dei Varang Nord, “
(InsideOut Music) Ventitré album in trent’anni di carriera sono il totale ritratto della van Giersbergen. La cantante olandese nel 2018 ha avuto il bisogno di realizzare qualcosa che fissasse i punti cardine della propria vita, capire le proprie sfide, trovare risposte e attraverso la musica. Lavora a queste canzoni in una casa vicino 
(Purity Through Fire) One man band composta da Spectre che è anche parte del duo Minenwerfer, black mertla band di Sacramento in California che concentra i propri testi sulla Prima Guerra Mondiale. “1337” è il secondo demo che la 

(Anti-Corporate Music) Cristina Vane è di Tornio, si è poi trasferita a Parigi per finire a Venice Beach in California negli Stati Uniti. Pare che ora stazioni a Nashville, nel Tennessee. Lei canta e suona la chitarra acustica e il banjo, tuttavia ha studiato la musica 

(Fighter Records) Vera e propria istituzione del metallo classico spagnolo, per alcuni anni la risposta heavy/power all’heavy/NWOBHM dei Tierra Santa, i Vhaldemar danno un seguito all’ottimo
(Sun & Moon Records) I Void Moon proseguono quanto già espresso finora dalla loro discografia, proponendo un doom molto, ma molto lento, sia nel suono che nel cantato, in cui i tempi e di conseguenza la fruizione del pezzo rallentano in una spirale di annientamento e oscurità… eppure,
(Autoproduzione) Split leggero e immediato per gli italiani A Vintage Death e per gli statunitensi Depleted. Gruppi per la verità molto simili, entrambi votati ad un death molto romantico e lento, a tratti doom, 
(Magnetic Eye Records) La Magnetic Eye festeggia i 50 anni dei Black Sabbath – quelli discografici, perché il primo album omonimo della band nata nel 1968 è del 1970 – con una massiccia operazione tribute. L’etichetta ha infatti pubblicato una versione tribute di “Vol 4”, appunto il quarto album della band di Birmingham, (
(Century Media Records) Da parte di chi scrive c’è spesso l’abitudine, chissà quanto colpevole poi, di essere critico verso i live album. Decenni fa i live album avevano un valore ed erano pubblicazioni che diventavano addirittura fondamentali nella discografia, nella storia e nella fama di musicisti e band. Questo perché in 
(Avantgarde Music)C’era da aspettarselo che una band contorta dal sound altrettanto alterato finisse accasata alla Avantgarde Music, a fianco di tante altre bands che sanno spingersi con intelligenza e creatività oltre i limiti.
(Napalm Records) Per una symphonic metal band contemporanea e con già sette album sulle spalle, cimentarsi con un’orchestra è una normale conseguenza, un punto d’approdo più che naturale in questi ultimi anni, nei quali però abbiamo assistito a dei lavori inaspettati ma anche a dei semplici esercizi di stile. I Vision Of Atlantis 
(Necromance Records / Base Record Production) Posto il loro modo di essere ironico, portato all’estremo quanto la loro musica, i Vaginal Anomalies realizzano un full length con luci e ombre. Il meglio dei messicani è rappresentato da 

(Napalm Records) Chitarre pesanti ma fluide, ritornelli d’effetto. “Zeichen” è questo, ovvero i Varg della prima ora. Nessuno sviluppo particolare e neppure novità sostanziali, se non un passetto indietro verso strutture e composizioni più semplici eppure come sempre immediate. In breve è questo il nocciolo dell’arte dei Varg che in questo
(Signal Rex) Primo EP ufficiale per questi polacchi, dediti ad un black di vecchia scuola, introdotto da una breve ma evocativa e da una manciata di tracce dirette e ispirate, in cui la mancanza del basso viene ampiamente compensata da una voce
(Massacre Records) Se Jason McIntyre pochi anni fa ha pensato a Voracious Scourge, lo ha inteso come un progetto che coinvolgesse menti e musicisti di taglio fine. Il chitarrista dei Suture incassa la collaborazione
(Everlasting Spew Records) Debut album che segue un EP e uno split con Atavisma per questa doom metal band di Minneapolis, USA. Autori di atmosfere allucinate, di ritmi blandi ma con cadenze mastodontiche e solenni, spezzate a tratti da blast beat irruenti. Il suono delle chitarre è aspro, tanto roboante e incline a una natura death metal. Voce che
(AFM Records) A ben sei anni da
(Scarlet Records) Quarta fatica discografica per gli svedesi Veonity, che danno un seguito all’ottimo
(Massacre Records) Nello stesso giorno in cui propone la riedizione di “From over Yonder”, la Massacre Records fa tornare sul mercato – sotto il monicker Velvet Viper – il secondo disco degli Zed Yago, originariamente uscito nel 1989 e, almeno a parere di chi scrive, decisamente inferiore all’esordio sotto tutti gli aspetti. Ignoro perché Jutta Weinhold
(BMG) La discografia dei Venom è sconfinata, causa dello status della band nella scena metal e non da meno per le proprie vicissitudini interne. I Venom si formano nel 1979 nella britannica Newcastle, si sciolgono nel 1987 e poi si riformano con una serie di stravolgimenti, reunion e litigi. Oltre quarantuno anni di esistenza hanno portato chiunque a pubblicare raccolte dubbie
(Dying Victims Productions) Questo split non fa che mettere assieme l’EP di debutto degli austriaci Venator e il demo d’esordio dei tedeschi Angel Blade: tre brani per ciascuna formazione, naturalmente all’insegna dell’heavy metal più classico. Cominciano i Venator. “Paradiser” è un heavy/speed che ha anche una forte componente street:
(Massacre Records) Jutta Weinhold ha passato i 70 anni (!), ma calca ancora i palchi con la sua band Velvet Viper… in questa strana estate 2020, la Massacre ci ripropone, rimasterizzati, con bonustracks e sotto il monicker appena citato, i primi due album degli Zed Yago, la prima band di Jutta, dissolta già nel 1990 per contrasti interni fra i membri. Non so
(SPV/Steamhammer) Ammetto che ascoltare il nuovo disco dei Vicious Rumors è stato per me uno shock! Ero rimasto lontano dalla band californiana per molto tempo (temo quasi 20 anni…); ritrovo una formazione che ha certamente il suo valore, ma assolutamente più nulla di ciò che era negli anni ’80 e nella prima parte dei nineties. Questo tredicesimo album in
(Season of Mist) Quarto album in sedici anni per questa fusione di massa critica tra Shane Embury e Danny Herrera, entrambi dei Napalm Death, e Kevin Sharp, ex Brutal Truth, e John Cooke, ex Napalm Death, poi nei Corrupt Moral Altar e tante altre band. Si, un supergruppo nel quale ha militati anche Buzz Osborne dei Melvins e Dan Lilker