LOST SOCIETY – “If The Sky Came Down”

(Nuclear Blast Records) Prosegue la strada verso lidi nu metal per i Lost Society, formazione finlandese dedita inizialmente ad un thrash metal dal forte sapore speed, per poi passare gradualmente dal terzo album “Braindead” (recensione qui) a sonorità più groove e moderne. (altro…)





(Steamhammer / SPV) Negli anni ’90 i Lacrimas Profundere sono stati un bel manifesto malinconico. Il loro incrociare elementi di stile death, dark e doom metal è stato un buon contributo alla
(Allegro Talent Media) Pubblicato nel 2006, “Enter My Religion” è il secondo album solista di Liv Kristine che all’epoca era ancora alla testa dei Leaves’ Eyes. L’album viene ristampato per la prima volta 

(autoproduzione) Si concentra in dieci minuti e oltre la musica suonata dai 
(High Roller Records) Pare proprio che il nome della band derivi dal noto film “Ghostbusters II”, precisamente dal personaggio di Vigo Von Homburg Deutschendorf detto ‘Gozer il Gozeriano’. La band teutonica cinque album in otto anni mostrandosi solida e con una 
(Inverse Records) Partendo da basi neo-death metal, Light Beneath aggiungono un leggero tocco avant-garde nei pezzi, evolvendoli però verso orizzonti post metal. Uno stile mutevole dove la musica è
(Schattenpfade / Lichtpfade) Gli split avvicinano il mondo! Una band tedesca e una brasiliana per “Dying Dreams”. Imparity nascono nel 2016 a Bochum e fino ad oggi 



(Go Down Records) Solitudine. Quella imposta. Quella voluta. Quella desiderata. Quella che semplicemente capita. Gioca con la parola inglese ‘loneliness’ l’artista italiano Lu Silver (Luca Donini, della hard rock band The Lu Silver String Band), la solitudine per l’appunto, quella che -come tanti- anche lui si è trovato a subire durante i vari lock down. 


(autoproduzione) Un EP che potrebbe fare breccia nel cuore sia degli amanti del death metal più viscerale e concretamente genuino, quanto da chi esercita il culto dei Death. La band di Salerno esibisce cinque pezzi cattivi, tignosi, possenti, degnamente
(The White Room) Un’intensa oscurità dilaga nei beat suggestivi della dark/synth wave di questo progetto creato da Roberto Del Vecchio (Les Jumeaux Discordants, ex Gothica), qui in collaborazione con il bassista Carlo Baldini. 
(InsideOut Music) L’iniziale “Secret Motive Man” ricorda le atmosfere degli Yes, nonostante non sia l’unico momento o angolo di “Miles From Nowhere” che possa rievocare la grande prog rock band inglese. Tuttavia l’album di 

(Onism Productions) Black annichilente quello dei Lifelost, dalla Spagna e qui al loro secondo lavoro sulla lunga distanza. Dopo una breve ma evocativa intro, ecco arrivare musica dura, estrema, ma caratterizzata sin dall’inizio da trovate e soluzioni molto ricercate ed eleganti. 


