VAMPYRIC TYRANT – “Zorn und Hass” (EP)
(Purity Through Fire) Niente in questa uscita discografica è fuori posto, dalla copertina in rigoroso bianco e nero al soggetto ritratto, dal logo del gruppo ai titoli delle canzoni. Persino il formato stesso, ossia l’EP, è perfetto… peccato che non siamo negli anni ’90 e che il black metal, nel frattempo, si è evoluto in forme difficilmente pronosticabili anche solo un decennio fa. (altro…)

(Napalm Records) Nati nella graziosa città tedesca di Heidelberg, gli Ahab sono diventati un nome di un certo rilievo nella scena funeral doom metal europea. La band che ha preso a prestito il nome del capitano della baleniera “Pequod” del celebre romanzo “Moby Dick” di Herman Melville, incide il quinto 



(Massacre Records) Tra i più gotici e oscuri gli Eisregen che pubblicano il sedicesimo album incentrandolo sulla figura di Rudolf Pleil, un serial killer della Germania post seconda guerra mondiale che ha ucciso delle donne e un solo uomo tra il 1945 e il 1950 ma il numero delle vittime non è certo. Pleil 
(Osmose Productions) È da considerare un evento la pubblicazione di un nuovo album da parte di Hate Forest, tra le migliori realtà della scena black metal e di fatto proveniente dall’Ucraina. Roman Saenko pilota le sorti del monicker, oltre ad essere stato coinvolto in passato anche in altri progetti non da poco, come 

(autoproduzione) Attraverso l’anticipazione di due singoli, “Jager of Jager” e “Wind Black”,
(Godz Ov War Productions) La Godz Ov War Productions in questo split dal titolo “Profane Coronation”, accomuna i peruviani Putrid e gli statunitensi Hexorcist. I primi sono già autori di due album e hanno foraggiato la propria discografia con altre pubblicazioni e
(7 Degrees Records) Sono polacchi i Herida Profunda e hanno suonato in giro per l’Europa il loro incrocio tra grindcore, crust e brutal. “Power to the People” è il secondo album, il quale è stato preceduto anche da alcuni split tra i quali ne figura uno con gli Hellbastard. “Power to the People” somma quindici
(Black Lion Records) Che impressione sentire dei suoni che somigliano, e molto, ai Dissection… Ho sempre avuto una reverenza per gli svedesi, per me rappresentanti di uno dei vertici del black metal. E sentire questo gruppo francese far riecheggiare nuovamente queste sonorità mi suona strano ed entusiasmante allo stesso tempo. 
(Inverse Records) Suadenti tastiere dal clima invernale e glaciale ci introducono nel mondo dei finlandesi Autumn’s Grief, con un lavoro che punta sul sicuro, ossia melodie accattivanti, voce femminile, la giusta dose di malinconia mischiata a romanticismo, per un connubio che difficilmente troverà detrattori e che potenzialmente potrebbe pure scalare buona parte delle classifiche, con la giusta promozione.
(Vendetta Records) Si dice spesso, forse un po’ troppo spesso, che le opere dei musicisti riflettono quello che il musicista è nella sua essenza. Ebbene, questo adagio è particolarmente adatto per questa uscita discografica, composta e suonata in un particolare momento storico dell’unica persona che sta dietro a questo progetto. 
(Godz Ov War Productions) Band finlandese che esordisce discograficamente quest’anno, infatti dopo un singolo di qualche mese fa ecco l’EP omonimo per la polacca Godz Ov War Productions. Solo tre pezzi dei quali il primo è “They Live Beneath” che presenta una
(Sleeping Church Records) Doom di prim’ordine, quello proposto dai francesi Barabbas dopo un lungo silenzio. Doom dalle tinte settantiane, più simile all’hard rock psichedelico che ai Candlemass, giusto per darci dei riferimenti abbastanza chiari sul tipo di musica proposta. 
(Godz Ov War Productions) Se avete presente gli abomini dei Maveth e sonorità simili, il secondo album omonimo dei Nexwomb si avvicina a quella forma sonora. Di Portland nell’Oregon, i deather statunitensi dimostrano un sound lercio, caotico, vicino 
(WormHoleDeath) Il duo di Losanna, Noémie Allet alla voce e il multi-strumentista Adrien Djouadou, esiste da pochissimi anni e questo EP è la prima vera pubblicazione di una certa portata. Hartlight si
(Kvlt und Kaos Productions) Si tratta di uno stoner di classe, quello proposto da questo gruppo originario di Buenos Aires. Musica sanguigna, che rimanda a spazi liberi, a gasolio combusto, a Jack di bassa lega in malfamati bar improvvisati nei garage dietro al discount, con palchi fatti di bancali e casse Marshall a far da tana ai serpenti.
(Time To Kill Records) Possenti come il tuono i Godwatt che dunque scatenano la propria forza con il settimo album in studio intitolato “Vol. III”, un’opera maestosa forgiata con hard & heavy, stoner e doom metal. Il muro sonoro dei tre frosinati è granitico quanto maestosamente poetico. “Signora Morte” 
(NorthPoint Productions) Seconda parte di questo concept dei Royal Hunt che si aggancia al celebre romanzo di Ray Bradbury “Fahrenheit 451”. “Dystopia Part II” è ovviamente la prosecuzione tematica 
(Purity Through Fire) Il quarto album di Order Of Nosferat, Metalhead ha recensito già il precedente “Nachtmusik”
(Trollzorn) I Written In Blood sono un progetto melodic death metal creato dall’ex bassista dei God Dethroned Bert ‘Beef’ Hoving. I quattro olandesi hanno scritto e registrato nove pezzi per questo esordio ben smaltato dal genere che si sono proposti di suonare. Un sound cupo perché tagliato su chitarre
(KVLT) Nonostante sia parte di un progetto finlandese, il suono prodotto da questo gruppo è quanto di più lontano si possa immaginare dalle atmosfere spesso ‘simpatiche’ e scanzonate tipiche degli altri gruppi finnici. 