MASS WORSHIP – “Portal Tombs”
(Century Media Records) Arrivano dal precedente album omonimo del 2019 gli svedesi Mass Worship. Questo secondo album in studio è la prova di una band che è maturata in fretta e senza perdere le proprie caratteristiche espresse già dalla prima ora. Il brano (altro…)

(Season of Mist Underground Activists) Nulla da eccepire su questa fusione di generi operata dagli australiani Nocturnal Graves. Death metal, black metal, thrash metal, tutti insieme per un sound oscuro e feroce. Si avvertono le
(Time To Kill Records) Dalla sempre ribollente scena musicale di Napoli salta fuori anche una grindcore band e questo è un bene. I suoi componenti sono appartenenti
(Nadir Music) Il progetto No Names nasce nel 2015 per mano di Eu (voce, chitarra ritmica ed acustica) e Andre (chitarra ritmica, chitarra solista e acustica), con l’intento di proporre un hard rock anni ’80 / primi anni ’90.
(Despotz Records) I Nekromant riescono nel difficile compito di mischiare in egual misura doom e hard rock, mixando il tutto in chiave svedese.
(My Kingdom Music) Un universo sonoro multiforme “Sounds of Dark Matter”. Gli svizzeri Nightshade sono in attività dal 1998 e precisamente dal giorno di Halloween di quell’anno, successivamente però hanno poi conosciuto una battuta d’arresto. Sempre ad Halloween ma ventidue anni dopo la band risorge. Thomas 
(Xenokorp) La death metal band brasiliana per i propri 25 anni di attività si concede una rilettura di se stessa. “Dug Up” prevede tredici pezzi estratti dai primi quattro album più alcuni da “The Art of Vengeance”, album del 2014 e forse la punta di diamante nella discografia dei brasiliani. In attesa di potere
(Indie Recordings) Avevano già dato prova della loro classe con l’EP “Reset” (
(Nuclear Blast Records) Sono una creatura relativamente nuova della Nuclear Blast i NorthTale. Nati nel 2007 e autori di un album micidiale, “Welcome to Paradise” del 2019 

(Signal Rex) I Nigrum Pluviam sono il classico esempio di come si possa fare della sana musica estrema senza per questo usare in modo furioso le pelli o vomitando riff super veloci.
(The Circle Music / Hell’s Fire Records / Rabauw Records) Gli ateniesi Necromantia hanno una storia che inizia sul finire degli anni ’80 e con appena cinque album ma di una discografia affatto esigua. Necromantia sono parte del black metal di scuola greca che per chi adora la fiamma nera sa bene quanto abbai un aspetto proprio unico
(Hells Headbangers) Attivi sin dal 1987, questi cattivacci dell’Ohio arrivano al quinto album, anche se superano le due centinaia le produzioni a loro collegate tra split, compilation, live, EP e singoli. 
(Hells Headbangers) Questo è il sesto album di una discografia sterminata. Solo Sabbat e Agathocles possono avere osato tanto in termini di innumerevoli pubblicazioni e poi tra l’altro ambedue hanno partecipato a split con gli statunitensi 
(Pure Steel Records) Gli US power metallers Niviane danno un seguito a “The Druid King” (
(Arkeyn Steel) Secondo lo schema che le è caratteristico, la Arkyen Steel è andata a ripescare un’altra band dimenticata degli ’80 o dei ’90 per proporne l’intera produzione su una compilation: stavolta tocca ai Nasty, di Detroit, Michigan, che uscirono con un album autoprodotto nel 1994, quello che da il titolo alla compilation, e poi con l’EP “Raw” di due anni dopo.
(Napalm Records) I Nytt Land sono siberiani, nel nome e nel contenuto musicale e, assieme ad altri sparuti gruppi come Wardruna e Danheim, si stanno proponendo evidentemente di fondare un nuovo genere musicale, in cui il concetto di ‘folk’ viene ridefinito e portato a livelli ulteriori. 

(Hellprod Records) Secondo disco per Nuclear Revenge, formazione basca dedita ad un thrash metal decisamente old school, con qua e là alcune sfuriate vicine al black metal più primordiale.
(Eisenwald) Diciassette anni di attività per gli svedesi che riemergono dalle nebbie delle lande del nord con il sesto album in studio, nonché il terzo a conclusione della trilogia iniziata con i due precedenti lavori, “The Grander Voyage” e “Into the Vast Uncharted”. “Arete” è un termine della classicità greca che designa l’eccellenza o meglio l’attitudine a sapere fare qualcosa e
(Time To Kill Records) Le note di presentazione a “Slower” redatte da Neker, ovvero Nicola Amadori, basterebbero a descrivere impeccabilmente questo suo album. Parole che affrontano la propria identità, creatività, certamente la sua storia professionale e le sue ispirazioni, i modelli, le figure
(Elevate Records) La Elevate Records rilancia sul mercato il debut dei prolifici extreme power metallers Númenor, che sono usciti quest’anno con
(Purity Through Fire) Secondo album (
(Southern Lord Recordings) Lei e lui, la bassista Leah Buckareff e il multistrumentista Aidan Baker, sono canadesi, di Toronto, ma da diverso tempo ormai di stanza a Berlino. Ritornano due anni dopo l’album “Stripped”, con uno nuovo che impianta un monumento ai suoni distorti, manipolati e che generano
(Putrid Cult) Poco più di mezz’ora all’inferno è quanto viene da pensare alla fine dell’ascolto di “Mysterious Rituals in the Abyss of Sabbath & Eternal Celebration of the Blakk Goat”. Il quarto album dei polacchi è un ribollire malsano e oscuro di odio, atrocità e ogni sorta di azione
(Ván Records) Ci sono voluti tre anni dell’EP d’esordio (
(Ván Records) I Niht sono un brillante indicatore per definire cosa è il black metal nel 2021. La band è composta da S. chitarrista e anche nei Nekrovault, Z. è basso e voce e anche lui proviene dai Nekrovault e non solo. Nel 2017 l’album d’esordio del duo intitolato “Vanum” e ora questo 
(Revalve Records) E chi si aspettava di rivedere all’opera i Nexus Opera, che ben sette anni fa avevano pubblicato l’interessante “Tales From WWII” (