WARDRUNA – “Kvitravn”
(Columbia Records / Sony Music) Quinto atto per gli indiscussi signori del folk nordico. La band di Einar Selvik ha raggiunto un successo planetario unico, risultando tanto imitata quando straordinariamente unica. (altro…)
(Columbia Records / Sony Music) Quinto atto per gli indiscussi signori del folk nordico. La band di Einar Selvik ha raggiunto un successo planetario unico, risultando tanto imitata quando straordinariamente unica. (altro…)
(Debemur Morti Productions) È del dicembre del 2016 questa raccolta che la band pubblicò autonomamente. Ora la Debemur Morti Productions la ripropone in cassetta e CD. “Origins” presenta il post black metal dei White Ward attraverso “Walls MMXV”, rifacimento del brano “Walls”, il primo scritto dalla formazione ucraina. Altri (altro…)
(Purodium Rekords) Un demo black non è tale se non è rigorosamente in MC. Se poi si considera che questo gruppo (o progetto solista, non si sa…) è parte della scena underground portoghese il gioco è bello che fatto: (altro…)
(Apollon Records) Terra incestuosa la Norvegia. In questo singolo electro rock di Chris Wicked spuntano due ospiti d’eccezione: il bassista V’gandr (Taake, Helheim) ed il mitico Gaahl, quest’ultimo come guest vocalist. (altro…)
(Transcending Obscurity Records) Pubblicato quest’anno l’ultimo album “Choirs of the Fallen”, i Wombbath festeggiano comunque i loro trent’anni con una altra release, appunto questo “Tales of Madness” che riprende materiale di un tempo ri-registrato. Dai primi anni ’90 ad oggi la band ha dimostrato (altro…)
(Auto produzione) Immaginatevi gli In Flames della loro prima decade di carriera e incrociateli con i Fragments Of Unbecoming e avrete una idea generica su come suonino questi tipi. Le tracce hanno strutture molto simili tra loro, in generale molto intricate e con continui cambi di tempi e controtempi. (altro…)
(Punishment 18 Records) Matt Hanchuck è il fondatore della band nata nel 2016 con l’ausilio di un amico. Gli inizi hanno visto Hanchuck dedicarsi a canzoni che avevano almeno venti anni che finalmente prendevano forma in una registrazione, quella (altro…)
(Jolly Roger Records) Per quanto li abbia seguiti fin dagli esordi, ovvero dallo scioglimento della precedente entità, i Buttered Bacon Biscuits, dalle cui ceneri sono sorti gli italiani Witchwood, continuo a restare sorpreso non solo dalla copertina, non solo dall’indiscutibilmente favolosa musica, non da quel dichiarato feeling retro-rock… ma dalla line up. E non parlo dei nomi dei musicisti, parlo degli strumenti che suonano: (altro…)
(WormHoleDeath) Dal Costa Rica i Wings of Destiny propongono il loro quinto album, che come sempre più avviene in ambito power metal si fregia di numerose collaborazioni. Il disco si chiama “Ballads”, ma in realtà ci sono molte speed song! “Live again” vede la partecipazione del nostro Ivan Giannini, e il (altro…)
(WormHoleDeath) Con una immagine e una comunicazione aggressiva, nonché una cover che colpisce (nel bene o nel male che sia: per me nel bene!), i norvegesi Wail pubblicano il loro secondo disco di heavy metal ‘moderno ma non troppo’, fatto per piacere sia ai vecchi (altro…)
(AOR Heaven)In circolazione da sei anni gli svedesi Wildness tornano ora con il secondo album, dopo un avvicendamento al microfono. Ed è proprio il nuovo vocalist Erik Forsberg (ex Blazon Stone) ad apportare una ventata di potenza con la sua voce energetica e tagliente. (altro…)
(Karisma Records) Quinto album per i progsters norvegesi. Quinto monumento al suono, alla libertà stilistica, all’arte di scolpire diversi suoni per farli incastrare tra loro dando vita ad un caleidoscopio sensuale, attraente, ipnotico. (altro…)
(Pride & Joy Music) Difficile dimenticare il nome dei Winter’s Verge, soprattutto perché sono una delle pochissime formazioni metal a provenire da Cipro: in archivio trovate la recensione del quarto album “Beyond Vengeance”, mentre oggi ci occupiamo del loro settimo. (altro…)
(Napalm Records) Dwarf metal?! E perché no? I toscani Wind Rose (qui la recensione del precedente “Stonehymn”, che già mi aveva colpito positivamente) decidono per questa “Wintersaga” di dedicarsi unicamente (o quasi) al popolo dei nani, soprattutto nella sua versione tolkeniana: un vero tripudio per tutti gli amanti del folk, del power e di (altro…)
(Harvest of Death /SIgnal Rex) Quando un album risulta inascoltabile ad un orecchio tecnico, nel senso che davvero il suono è così malmesso che nemmeno si capisce cosa si stia ascoltando, bisogna basarsi sulle sensazioni. In particolare qui il primo sentimento che si percepisce al di là dell’atmosfera cacofonica, è senz’altro quello di un estremo spaesamento. (altro…)
(Nuclear War Now! Productions) Un piccola release ma di grande interesse, visto che lo split accomuna due realtà del black metal finlandese. Due situazioni che abitano nel metal underground del proprio paese e non da meno quello europeo, visto come i loro nomi (altro…)
(Century Media Records) Il terzo album degli americani Wilderun spiazza. Destabilizza. Non c’è alcun limite alla loro fantasia, alla loro trasversalità stilistica capace di scaraventare l’ascoltatore tra black metal e folk, tra prog e sinfonia, tra teatralità e rock classico, tra (altro…)
(Rafchild Records) Dopo diversi anni di gavetta, i portoghesi Wanderer si lanciano nell’impresa del primo album: li sostiene la Rafchild Records, vera e propria ‘rising force’ (altro…)
(Osmose Productions) L’europea Osmose pesca in Oceania e precisamente in Nuova Zelanda. Loro, i Winter Deluge, in quindici (altro…)
(Hellbones Records/Toten Schwan Rec) Uno split multi dimensionale. Ci sono i Wear and Tear, progetto quasi one man band che evidenzia lo sconforto umano nella società attuale. E poi ci sono i Petrolio, idea electro- (altro…)
(Avantgarde Music) Provengono dalla regione del Mare dei Salish, nello Stretto di Georgia, cioè quella porzione di costa del Pacifico tra Canada e Stati Uniti, i With The End In Mind. Un luogo dove la natura è suggestiva, potente, maestosa. (altro…)
(Pure Steel Records) Dopo una pausa di ‘appena’ 35 anni, come ironicamente rimarca la cartella stampa, tornano sulla scena i tedeschi Wallop, noti nell’underground per essere la prima band (altro…)
(Nuclear Blast Records) I Witchcraft di Magnus Pelander nascono come un breve tributo ai Pentagram, con Pelander estimatore di Bobby Liebling (altro…)
(Autoprodotto) Un death gotico, letale, pesante, melodico, lento ed introspettivo. Paradise Lost? Crematory? Draconian? My Dying Bride? Niente di tutto questo, in quanto i francesi Wintereve hanno una caratteristica speciale: (altro…)
(Nuclear War Now! Productions) Dopo tre demo, due EP e la partecipazione a quattro compilation, giunge il momento del primo full length per Witches Hammer, band canadese attiva dal 1984 al 1990 e riunitasi nuovamente nel 2018. Tra i prime movers (altro…)
(Dying Victims Productions) Ascoltando i Warlust verrebbe da chiedersi di primo acchito se il gruppo non abbia voluto strafare per il suo secondo album… In questo disco si sente un po’ di tutto: thrash, death, black, persino hard rock, ma (altro…)
(Napalm Records) Sesto album per i californiani Warbringer, una delle band di punta della nuova ondata thrash metal. Un disco che in certi frangenti mi ha richiesto svariati ascolti, per riuscire a metabolizzare alcune particolari (altro…)
(Napalm Records) Si ripresentano a soli due anni dal precedente album, “Constellation of the Black Light”, in maniera ruggente. Sono in piena forma Tuomas Saukkonen e i suoi compari, emergendo come (altro…)
(Century Media Records) Ristampe dei primi passi dei Witchery, band svedese che tra il 1998 e il 2001 ha pubblicato tre album e un EP. Le quattro pubblicazioni, cioè “Restless & Dead”, “Witchburner”, l’EP, “Dead, Hot and Ready” e Symphony for the Devil”, vengono rimasterizzate e affiancate da un artwork rinnovato, oltre a una serie di note aggiuntive redatte di pugno dai componenti della band. L’opera di ristampa ripropone dunque questo gruppo svedese che si (altro…)
(Moribund Records) E dopo “Summoned By Shadows”, la Moribund ripropone questa perla del black metal americano. Dimenticati padri del black a stelle e strisce, i Wind hanno fatto uscire poche opere, ma tutte di una qualità (altro…)
(Terratur Possessions/Ván Records) Hoest, la mente dei Taake e V. Einride, il musicista dietro quel duo estremo chiamato Whoredom Rife, sono amici, sono collaboratori e pure compagni di tour. (altro…)
(Transcending Obscurity Records) Il quarto album di questo gruppo può tranquillamente essere considerato non solo la loro migliore opera, ma uno dei migliori dischi in ambito black metal di questa prima parte del 2020. In solo (altro…)
(Black Tears Records) L’italiano Roby Grinder, ex Scardis… ma anche membro di Powerdrive e Hastur, quattro anni fa ha messo in piedi questo progetto affiancato dal compagno Jaco Eligor, il quale è sempre stato al suo fianco in (altro…)