WHITE VOID – “Anti”

(Nuclear Blast Records) Come mai una band al debutto, una band sconosciuta, esordisce alla corte di mamma Nuclear? Semplice… basta dare una sbirciata alla line up… la quale è decisamente stravagante. Prima di tutto il frontman, nonché autore dei brani, è un certo Lars Nedland… meglio noto come Lazare… quello dei Borknagar e dei Solefald! (altro…)

(Hammerheart Records) Due anni dopo l’album d’esordio “Shark Attack” preceduto da una solida serie di demo nel 1989, gli strampalati, estremi, rivoluzionari Wehrmacht incidono il loro secondo album intitolato “Biērmächt”. Con un nome pescato dalle forze tedesche degli anni del nazismo, loro che sono
(Hammerheart Records) I Wehrmacht… quelli che suonavano ‘beercore’! Di Portland nell’Oregon sono stati dei validissimi esponenti del thrash/crossover, pur non avendo mai incassato i successi di altri. Forse troppo ruvidi, forse meno accattivanti di altre realtà, eppure non meno interessanti. Attorno alla band ruotano 
(Ván Records) Sono sacerdoti di psichedelia e metal questi musicisti belgi oggi al secondo album, oltre a un EP e un paio di collaborazioni. Un connubio interessante che può sedurre gli appassionati di entrambe le correnti musicali. All’atto pratico
(Massacre Records) Poco meno di quattro anni sono passati da “
(Fighter Records) Spagnoli (e si sente lontano un miglio), all’esordio dopo un EP del 2018, i War Dogs fanno il loro onesto lavoro con un buon disco di heavy/speed/power alla vecchia maniera. Subito la titletrack, muscolare ma allo stesso tempo melodica, con un tocco di Tierra Santa e un altro di Maiden, senza dimenticare sullo sfondo l’us power. 

(MASD Records) Il secondo disco dei piemontesi Wolfsinger si mantiene bene nell’ambito dell’heavy metal ortodosso, con qualche contaminazione magari, ma sempre dai generi ‘classici’. Incalzante la opener “Buried alive”, che ricorda un po’ i vecchi White Skull, ma evidenzia
(Autoproduzione) La
(Scarlet Records) A cinque anni dall’ottimo “The Harmonic Passage” (
(Columbia Records / Sony Music) Quinto atto per gli indiscussi signori del folk nordico. La band di Einar Selvik ha raggiunto un successo planetario unico, risultando tanto imitata quando straordinariamente unica.
(Debemur Morti Productions) È del dicembre del 2016 questa raccolta che la band pubblicò autonomamente. Ora la Debemur Morti Productions la ripropone in cassetta e CD. “Origins” presenta il post black metal dei White Ward attraverso “Walls MMXV”, rifacimento del brano “Walls”, il primo scritto dalla formazione ucraina. Altri
(Purodium Rekords) Un demo black non è tale se non è rigorosamente in MC. Se poi si considera che questo gruppo (o progetto solista, non si sa…) è parte della scena underground portoghese il gioco è bello che fatto: 
(Transcending Obscurity Records) Pubblicato quest’anno l’ultimo album “Choirs of the Fallen”, i Wombbath festeggiano comunque i loro trent’anni con una altra release, appunto questo “Tales of Madness” che riprende materiale di un tempo ri-registrato. Dai primi anni ’90 ad oggi la band ha dimostrato
(Auto produzione) Immaginatevi gli In Flames della loro prima decade di carriera e incrociateli con i Fragments Of Unbecoming e avrete una idea generica su come suonino questi tipi. Le tracce hanno strutture molto simili tra loro, in generale molto intricate e con continui cambi di tempi e controtempi.
(Punishment 18 Records) Matt Hanchuck è il fondatore della band nata nel 2016 con l’ausilio di un amico. Gli inizi hanno visto Hanchuck dedicarsi a canzoni che avevano almeno venti anni che finalmente prendevano forma in una registrazione, quella 
(WormHoleDeath) Dal Costa Rica i Wings of Destiny propongono il loro quinto album, che come sempre più avviene in ambito power metal si fregia di numerose collaborazioni. Il disco si chiama “Ballads”, ma in realtà ci sono molte speed song! “Live again” vede la partecipazione del nostro Ivan Giannini, e il
(WormHoleDeath) Con una immagine e una comunicazione aggressiva, nonché una cover che colpisce (nel bene o nel male che sia: per me nel bene!), i norvegesi Wail pubblicano il loro secondo disco di heavy metal ‘moderno ma non troppo’, fatto per piacere sia ai vecchi 

(Pride & Joy Music) Difficile dimenticare il nome dei Winter’s Verge, soprattutto perché sono una delle pochissime formazioni metal a provenire da Cipro: in
(Napalm Records) Dwarf metal?! E perché no? I toscani Wind Rose (
(Harvest of Death /SIgnal Rex) Quando un album risulta inascoltabile ad un orecchio tecnico, nel senso che davvero il suono è così malmesso che nemmeno si capisce cosa si stia ascoltando, bisogna basarsi sulle sensazioni. In particolare qui il primo sentimento che si percepisce al di là dell’atmosfera cacofonica, è senz’altro quello di un estremo spaesamento.
(autoproduzione) SiN è un musicista trasversale e con ampie vedute. Lo si è intuito da tempo grazie al suo progetto symphonic black metal denominato
(Nuclear War Now! Productions) Un piccola release ma di grande interesse, visto che lo split accomuna due realtà del black metal finlandese. Due situazioni che abitano nel metal underground del proprio paese e non da meno quello europeo, visto come i loro nomi
(Century Media Records) Il terzo album degli americani Wilderun spiazza. Destabilizza. Non c’è alcun limite alla loro fantasia, alla loro trasversalità stilistica capace di scaraventare l’ascoltatore tra black metal e folk, tra prog e sinfonia, tra teatralità e rock classico, tra
(Rafchild Records) Dopo diversi anni di gavetta, i portoghesi Wanderer si lanciano nell’impresa del primo album: li sostiene la Rafchild Records, vera e propria ‘rising force’
(Osmose Productions) L’europea Osmose pesca in Oceania e precisamente in Nuova Zelanda. Loro, i Winter Deluge, in quindici 
(Avantgarde Music) Provengono dalla regione del Mare dei Salish, nello Stretto di Georgia, cioè quella porzione di costa del Pacifico tra Canada e Stati Uniti, i With The End In Mind. Un luogo dove la natura è suggestiva, potente, maestosa.