VULTUR / BLACKSTREAM – “Fuck You In Heaven!” (Split)
(Mistica Funebre Productions*) Solo 66 copie su nastro di questo split tra due nomi incrostati di black metal. Vultur è una band sarda con due album alle spalle e una discografia costellata proprio di split e altre pubblicazioni. Due pezzi preceduti da un’intro e outro, in sedici minuti e oltre di un canonico quanto feroce (altro…)
(Ghost Record Label) Al centro di “Look Down On Me” ci sono i riff di chitarra. Sono tanti e dai modi graffianti, possenti, energici. C’è anche la voce però, dai toni vissuti, aspra e un po’ al vetriolo. Sono quatto triestini i Deadlock Crew e sputano fuori sonorità prettamente metal. Soprattutto
(Cruz Del Sur Music) Doom. Dannato ed inquietante doom. Doom in grande stile, sulla scia di grandi nomi. I tedeschi Wheel firmano il loro terzo sigillo con un album che non rivela nulla di nuovo, ovviamente, ma in grado di travolgere con quel doom intenso, pesante come non mai, coronato da un vocalist poderoso ed irresistibile.
(Satanath Records) Settimo album e nuova etichetta per Angel Chicote (Mass Burial, Ad Nebula Nigra e altre band ancora) e Raúl Weaver (anche lui nei Mass Burial, oltre a Mistweaver e altre band). Multistrumentista e iniziatore del progetto il primo, poi raggiunto da Weaver, cantante, gli
(High Roller Records) Mark “The Shark” Shelton è venuto a mancare ormai tre anni fa, ma la leggenda dei Manilla Road vive ancora nei cuori dei defenders: la High Roller certamente lo sa, e ristampa su vinile due dei dischi forse più discussi e discutibili della band di Wichita, ovvero
(autoproduzione) One man band italiana che poggia le linee melodiche del proprio black metal su temi e atmosfere di carattere medioevale, aggiungendovi anche suoni elettronici che tratteggiano il black metal in maniera fredda quanto avantgarde. Freddo perché
(War Anthem Records*) Sono ispirati al death metal svedese dei primi anni ’90 i francesi Iron Flesh e lo dimostrano nuovamente in questo secondo album. L’old school è suonato con sincera convinzione e una certa disinvoltura. Sono bravi gli Irons, hanno infatti il passo spedito 

(Stickman Records) Con la famigerata suite “N.O.X.” di 42′, preziosa pietra angolare quanto ambiziosa e posta alla fine di una trilogia iniziata con “The Crucible”, nel precedente album “The All Is One”, i Motorpsycho si sono tuffati nel prog rock degli anni di gloria, con scenari che possono ricordare
(High Roller Records) Ridistribuito su vinile assieme a “The Courts of Chaos”, “Spiral Castle” è l’undicesimo disco dei Manilla Road, formazione cult (ma amatissima in Europa) dell’epic metal a stelle e strisce, che ha cessato la propria attività nel 2018, a seguito
(Cursed Monk Records) C’è una storia tanto affascinante quanto contorta dietro questo concept del tedesco Eric McQueen, la mente che si materializza nei The Montain Kings, progetto che giunge al quinto poderoso lavoro.
(Pride & Joy Music) Incorniciato da una copertina veramente punitiva, il secondo album di questo ‘Projekt’ (esatto, con il termine in tedesco) vede protagonista la cantante tedesca (ma di stanza in Bulgaria) Ani Lozanova, che aveva debuttato sulla scena metal nell’ormai lontanissimo 2011. “A Time Called Forever” contiene 

(ROAR! Rock of Angels Records) Dopo il discreto
(Comatose Music) L’etichetta delle pubblicazioni estreme e sanguinanti offre spazio a un progetto filippino gestito da Ace Estandian, chitarrista e programmatore dei pattern ritmici. Con lui il cantante Myke Pardo. Primo album dopo cinque anni di attività, in precedenza un demo e un EP, per Exterminated, una 

(WormHoleDeath Records) Sono tre i piani che concretamente definiscono le strutture di “Schysma”. La maestosa voce di Eliana Sanna, le tastiere di Martina Bellini e l’impianto strettamente metal creato da chitarre e sezione ritmica. Quest’ultimo piano è cementificato 
(Massacre Records) A differenza di molti colleghi, ho sempre avuto un ‘debole’ per gli Imperia (lo dimostro ad esempio
(Karisma Records) Rock ricco di pulsazioni elettrizzanti ad questa band che di Bergen, in Norvegia. Groove, tanto groove, ritmica, travolgente e potente… con una incisiva vena funk, la quale emerge nel cantato, nei fraseggi della chitarra e pure con quelle invasioni del sassofono.
(autoproduzione) L’album è stato pubblicato in dicembre ed è disponibile per l’ascolto
(Ván Records) Il terzo album dei Goath non è affatto malaccio nonostante in “III: Shaped By The Unlight” sono presenti abbondanti soluzioni in stile Morbid Angel, Behemoth e ultimi Maythem. Andando oltre questo ‘prestito di stile’ l’album diventa però una buona espressione del
(Blaze Bayley Recording) Solitamente la produzione musicale non va di pari passo con il peso morale e la dignità delle persone che stanno dietro alla maschera che portano nell’impersonare il proprio personaggio. In alcuni casi però, le due parti sembrano coincidere, o meglio completarsi a vicenda, un po’ come le due metà di un gheriglio. 
(Petrichor) Dopo la prima decade del 2000 la band olandese ha dato segni di vita arrivando a pubblicare l’album “Deformation of Humanity” (nel 2018,
(WormHoleDeath Records) Terminata l’esperienza Nosense Carlos Belmont e Carlos Torres pensano a qualcos’altro che si materializza nei Pulse. Un progetto nato durante la pandemia da CoViD-19 e che viene conseguentemente segnato, o potenziato, da toni malinconici, tristi, a tratti dimessi. Un modo di essere 




(Ipecac Recordings) Otto anni di assenza per i Tomahawk ma ora è il momento del quinto album. Mike Patton è sempre attivo, sempre pronto a saltare da una situazione artistica all’altra e con lui Duane Denison che è chitarrista dei The Jesus Lizard e anche con Unsemble, oltre al fido e uomo per tutti coloro che gravitano attorno a