MINOTAURUS – “Victims of the Underworld”
(LMP Records) Sono una band particolare, i Minotaurus: il loro sound heavy/folk è davvero unico, per quel che ne so, un mix che non è né troppo vichingo né particolarmente potente, (altro…)
(LMP Records) Sono una band particolare, i Minotaurus: il loro sound heavy/folk è davvero unico, per quel che ne so, un mix che non è né troppo vichingo né particolarmente potente, (altro…)
(Rockshots Records) I torinesi Eregion, che ci inviano oggi il loro secondo album, fanno parte di quella ondata italiana di power/folk metal che ha i propri ‘padrini’ negli Elvenking (altro…)
(Arkeyn Steel Records) È incredibile ciò che è stata in grado di recuperare la Arkeyn Steel! I First Strike, provenienti dal New Mexico, fecero uscire nel 1995 un solo EP, (altro…)
(Better Noise Music) Il fato, il destino dei Five Finger Death Punch è quello di completare un’evoluzione. “F8” va letto in inglese come appunto ‘fate’, dunque destino, e rappresenta un punto (altro…)
(Eisenwald) Sembra assurdo che gli olandesi Turia pubblichino un album il quale, secondo quanto dichiarato, è un ‘inno al richiamo senza età delle montagne inflessibili e all’esplorazione del calore soffocante che racchiude (altro…)
(AFM Records) Ero rimasto estasiato, due anni fa, da “By Blood sworn”, ma di fronte a “Born of Fire” ho qualche riserva: non che il vulcanico e intoccabile Ross the Boss abbia fatto un passo falso, (altro…)
(No Remorse Records) Nati sull’onda della partecipazione per la morte di Mark Shelton, i Throne of Iron giungono dall’Indiana a portarci puro us epic metal: neanche il (altro…)
(Argonauta Records) Altra bellissima copertina per il secondo album degli italiani Naat (recensione del primo ed omonimo qui). Una copertina che garantisce l’accesso al mondo strumentale del quartetto, un mondo che attinge (altro…)
(Indie Recordings) Dalla Norvegia tornano furiosi e tumultuosi i Vredehammer con il terzo lavoro! La band di Per Valla, passata per una nomination al Grammy nazionale, la band dell’ex session di Abbath (qualche anno fa) si conferma (altro…)
(Napalm Records) Che bomba! Seguo i Crematory dagli albori e la loro musica mi ha esaltato nel passato, fatto sperare poi, deluso successivamente… fino a quella che io definisco l’alba della rinascita, ovvero “Oblivion” del 2018 (recensione qui). (altro…)
(Black Widow Records) Rifiutano di morire i Magia Nera, forse avvolti nell’incantesimo oscuro che diffondono con il loro moniker. Si formarono tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70… ma giunsero al debutto oltre quattro (altro…)
(Century Media Records) È il trentesimo anno di vita dei Body Count, nel quale mettono a segno “Carnivore”, album degnamente in linea con la loro produzione degli anni 2000. Un album (altro…)
(Dark Essence Records) Sempre più giù. Nei tempi lenti e laceranti. Nelle frequenze, così basse che penetrano nella carne. E con linee vocali tetre, graffianti, devastanti, disperate. È la disperazione l’elemento dominante, una (altro…)
(Massacre Records) Questo è il thrash che mi piace: roccioso, arcigno e impertinente. Molto solido nella struttura, questo disco rappresenta un certo modo di intendere questo genere, forte di una parte ritmica sempre (altro…)
(Byelobog Productions) Nel Valhalla del black metal norvegese ci sono dei personaggi che, per una ragione o per l’altra, emergono, stanno in qualche modo (altro…)
(BMG Entertainment) Sono quarant’anni che esistono i Discharge e possiamo dirci tutti fortunati di questo. Ricordati fino alla noia come gli inventori del D-beat – un hardcore votato al metal, ma estremamente veloce, con (altro…)
(Soulseller Records) I norvegesi Tulus hanno una storia particolare. Nacquero nel 1991, andarono avanti un po’ di anni pubblicando tre dischi, per poi mettersi in pausa artistica. Ma i membri non si riposarono (altro…)
(Everlasting Spew Records) Interessante questo split, perché mette a confronto due ambiti black ben distinti, ossia europeo e americano. Gli Atavisma sono francesi, quindi dediti ad un black veloce ma allo stesso (altro…)
(Gates of Hell Records) 28 minuti bastano ai Torpëdo, di Nürnberg, per dire che ci sono anche loro: più di un EP, meno di un full-length, il loro demo autoprodotto del Giugno 2019 (altro…)
(Gates of Hell Records) 7’’ di esordio per una band di cui non si sa praticamente nulla, tranne che è finlandese e che suona, naturalmente, classic heavy metal. La cosa più bella di tutto il singolo, (altro…)
(Edza Films & Kick Your Eyes Productions) A tre anni dallo scioglimento della band, ecco la testimonianza dell’8 aprile 2017 al Moulin di Marsiglia, uno dei due ultimi concerti, intitolati appunto “The Ultimate Show” che gli Eths hanno tenuto prima di mettere la parola fine alla loro storia. L’altro (altro…)
(Einheit Produktionen) Tornano dopo molti anni i tedeschi XIV Dark Centuries con il loro metal pagano della Turingia! L’ultima loro pubblicazione risale a quasi dieci anni fa (“Gizit dar Faida” del 2011) e (altro…)
(Scarlet Records) Ascoltare il secondo album dei finlandesi Verikalpa mi ha piacevolmente riportato indietro nel tempo: i nostri suonano un pagan/folk come gli dei nordici comandavano (altro…)
(Black Widow Records) Sono passati ben oltre 20 anni dal debutto degli italiani Il Segno Del Comando, capitanati dal maestro Banchero. Oltre due decenni di tenebrose divagazioni occulte in chiave deliziosamente doom e, soprattuto, prog. Ascoltare la musica de Il Segno Del Comando porta ad (altro…)
(Nuclear Blast Records) Instancabili! Björn Strid e David Andersson dei Soilwork continuano con il loro percorso hard/pop-rock il quale giunge così al quinto album in soli otto anni! Considerando le bands di nelle quale (altro…)
(Gates of Hell Records) Ho avuto già un paio di volte a che fare con i Chevalier, per i due EP “A Call to Arms” e “Chapitre II”, e ora che li trovo al primo, vero full-length mi trovo in difficoltà. (altro…)
(Pure Steel Records) Uscito originariamente nel 1991, “When Heroes fall” è il secondo e per ora ultimo disco degli Attika, band della Florida recentemente riformata e tornata sui palchi; (altro…)
(Mighty Music) I danesi Pectora, che esordiscono per la connazionale Mighty Music, mescolano diverse influenze in un heavy metal che non definirei né melodic, (altro…)
(Steamhammer / SPV) Sono oltre 50 anni che gli inglesi Wishbone Ash creano musica, avendo pubblicato più di venti album in studio, senza contare quelli dal vivo e le compilations. Nella line up sotto la bandiera di questo (altro…)
(Seeing Red Records) Il sepolcro del mausoleo SuuM è stato scoperchiato per la prima volta nel 2018, un’operazione che ha portato alla luce il primo album “Buried in to the Grave”. Si riapre la mefitica cripta della band per questo secondo (altro…)
(Sleazy Rider Records) Sono lieto di ricevere notizie dei Revoltons, una delle band power italiane più originali e interessanti: l’ultimo disco, dal chilometrico titolo “386 High Street North: Come Back to Eternity”, (altro…)
(Masked Dead Records) Registrato nel 1997, questo demo è una finestra di come era il black al tempo degli esordi di questo incredibile genere. (altro…)