DEFECHATE – “Unbounded”
(Great Dane Records) È un duo italiano a condurre i Defechate, ovvero Luke Scurb (Humgled e Suture Messiah) e Giuseppe Tatangelo (Glacial Fear, Schizo, Humagfled e altri ancora). Due musicisti (altro…)
(Great Dane Records) È un duo italiano a condurre i Defechate, ovvero Luke Scurb (Humgled e Suture Messiah) e Giuseppe Tatangelo (Glacial Fear, Schizo, Humagfled e altri ancora). Due musicisti (altro…)

(Century Media Records) Il precedente “Surrender” (recensione qui) era in grado di divertire, di convincere, di scatenare un senso di libertà, di vita vera e vissuta grazie al rock senza fronzoli, senza particolari regole imposte, sulla scia di ZZ Top e Thin Lizzy. (altro…)

(MooDDoom Records) Sempre doom di pregevole fattura con il terzo capitolo (quinto se consideriamo gli EP) degli italiani Di’Aul. Sempre pesanti. Sempre decadenti. Sempre letali in quel dipinto tetro che nega ogni barlume di speranza e di ottimismo. (altro…)

(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Iperattivi i belgi Déhà, one man band che dal 2018 ad oggi ha pubblicato ben ventisei album, otto dei quali solo l’anno scorso! “Decadanse” è il primo capitolo del 2022… un disco che con sole due tracce copre i tre quarti d’ora abbondanti… il primo con l’altrettanto attiva Les Acteurs de L’Ombre Productions, forse l’etichetta più ideale per questo artista, per questo stile musicale definito ‘avant-garde electronic extreme metal’. (altro…)

(Century Media Records) Sembra sia una partnership efficace quella tra Lord Ahriman e Heljarmadr, il vocalist dei Grá, entrato in formazione nel 2016 in occasione del precedente album, “Where Shadows Forever Reign” (recensione qui), visto che da questo nuovo capitolo ha preso il controllo di tutta la composizione dei testi per la storica band svedese. (altro…)
(Hummus Records) Con tutta la buona volontà che potrete metterci nel non citare i Led Zeppelin in questa recensione, in realtà dovrete arrendervi. Impossibile infatti non citare il gruppo inglese tra le maggiori influenze di questi ragazzoni. (altro…)

(Black Widow Records) Quei diavolacci dell’italiana Black Widow Records segnano un punto favoloso! Con questa release, dentro questi tre quarti d’ora, mettono insieme tre entità tanto diametralmente opposte quando assurdamente vicine, creando un oggetto favoloso, una release per intenditori, per amanti della vera musica, senza tristi pregiudizi, senza restrizioni di genere. (altro…)
(Odyssey Music) È il settimo album “When All The Rivers Are Silent” per la band della Finlandia che presenta una qualità e maturità artistica affatto trascurabili. Diablo hanno concentrato il proprio discorso testuale per l’album, attorno (altro…)
(Vicisolum Productions) I Defaced sono stati un side project nati come costola dei Darkane nei primi anni del nuovo millennio, ma la loro esistenza è sempre stata reputata abbastanza inutile dal sottoscritto: (altro…)
(Century Media Records) Con questo gruppo abbiamo di fatto un ottimo esempio di death metal teutonico bello epico e potente, anche se stranamente la Century Media, sin da quando ha un contratto con i nostri dal 2017 circa, non sembra avere mai dato così tanta visibilità alla formazione. (altro…)

(Svart Records) Eterei, inquietanti, tanto oscuri quanto brillanti. Chitarre pungenti, melodie avvolgenti, organi che penetrano nella psiche. I psico-doomsters francesi giungono al secondo album, un disco che è stato composto con cura e pazienza in un tempo di tre anni, iniziandone la stesura all’indomani della release del debutto, quasi cercando di catturare, esaltare e portare avanti quella vena creativa che ha reso la band interessante, scuotendo l’underground ed attirando la sempre attenta Svart Records. (altro…)
(Amor Fati / Mystískaos / Extraconscious Records) Non si sa molto del gruppo che si nasconde dietro questo nome, a parte il cantante, lo stesso dei Mare Cognitum. (altro…)
(InsideOut Music) Ma c’è davvero bisogno di presentare i tre nomi qui coinvolti? Se vi siete soffermati su questa recensione, evidentemente la risposta è negativa. (altro…)

(Autoprodotto) L’italiana Mariangela Demurtas, si quella dei Tristania, con quella voce favolosa, potente ed intima che lei lascia scorrere dentro questo “Dark Ability”, il suo nuovo e primo EP come solista. (altro…)
(Alma Mater Records) Disco genuine, il quarto dei portoghesi Dawnrider, poche tracce ma ben costruite, in cui prevale la componente doom più psichedelica, quella tipica dei Cathedral, tanto per scomodare un nome altisonante. (altro…)

(Avantgarde Music) Intramontabili i francesi Dark Sanctuary, i quali tornarono attivi qualche anno fa tramite l’etichetta italiana, pubblicando quell’interessante esperimento, “Metal” (qui), ovvero i loro brani tipicamente dark wave neoclassico rivisti e nuovamente concepiti in chiave heavy. (altro…)
(Iron Bonehead Productions) EP di debutto per questo gruppo di cattivoni. Se si esclude la tenebrosa intro strumentale, questa uscita si risolve in sole due tracce… ma che tracce! (altro…)
(Noble Demon) Allora è vero: i Dawn Of Solace sono tornati in pianta stabile! Meglio così, se ne sentiva il bisogno di un gruppo intelligente, ipnotico, personale e intimo. (altro…)
(Elevate Records) Spiros Rizos, chitarrista e con trascorsi nei Evil King e Sinner Guard, si è dato da fare per formare questa band, con la quale ha voluto seguire la direzione del power metal quanto dell’heavy e occasionalmente speed metal. Una direzione che per quanto (altro…)
(Invictus Productions) Sono al secondo album gli svizzeri Deathcult, nel quale la sostanza del tutto è il death metal principalmente di scuola svedese e più generali influenze di fine anni ’80. “Of Soil Unearthed” esprime un suonare convincente, classico nei termini e poderoso quanto dirompente. (altro…)

(Eisenwald) Se con “Hamkar Atonement” (qui) del 2018 la ex one man band (ora duo) svizzera aveva trovato finalmente la propria dimensione sonora, con questo secondo album le cose maturano ulteriormente, consacrando in maniera trionfale il sound dei Dakhma alla pura essenza del black metal rituale. (altro…)

(AFM Records) Per quanto internazionalmente -praticamente- sconosciuti, questi Dymytry di Praga sono proprio una bella bestia. Hanno un’esperienza di centinaia di concerti, possono vantare di aver vinto il Wacken Metal Battle nel 2010, finendo poi sul palco del mitico festival; il curriculum riporta ben cinque album… l’ultimo dei quali raggiunse il platino in terra natia… sicuramente non dei neofiti! (altro…)
(Massacre Records) I Dark Millennium tengono a precisare che questo “Acid River”, quinto album a quattro anni dal precedente, non è un concept album, tuttavia esiste un filo conduttore in esso, appunto ‘il fiume acido’, “Acid River”, ed è l’irruzione (altro…)
(My Kingdom Music) La pubblicazione di un nuovo album da parte dei Dperd è come sempre da salutare con gioia. Valeria Buono e Carlo Disimone, ancora (altro…)
(Selfmadegod Records) Sono una tempesta che arriva dalla Polonia i Dishell, suonano infatti un serrato crust con elmenti death metal che generano (altro…)
(Uprising Records) Formazione tedesca nata in epoca pandemica, nel 2020, che raccoglie elementi di Endstille, Tauthr, Dysangelium, i quali si indirizzano verso un sound solido, granitico ma (altro…)

(Swamp Records) Nuova etichetta per del nuovo, brillante e fangoso stoner degli italiani Deep Valley Blues! “III” segue un po’ il filone del precedente “Demonic Sunset” (recensione qui), addentrandosi nei labirinti sulfurei delle psicosi e della dipendenza da farmaci, andando poi oltre, verso un viaggio introspettivo, più ricercato con una destinazione tanto oscura quando ironica. (altro…)
(Antiq) Strano gruppo davvero, i Diablation. Il loro black metal si distingue dalla massa per molti motivi: il primo è sicuramente la lingua del cantato, ossia la lingua francofona. (altro…)
(Saturnal Records) I Diablery riassumono il black metal attraverso una serie di stereotipi: per cominciare il nome del gruppo, ma anche il titolo del loro secondo album non scherza… (altro…)
(Build2Kill Records) Secondo full length per Discordance, formazione ferrarese nata nel 2008. Inizialmente votata ad un brutal death di stampo americano con venature grind, la band ha sviluppato un sound accostabile a quello dei Cattle Decapitation per poi evolversi ulteriormente, dopo alcuni cambi di formazione, verso un technical death metal di stampo più moderno. (altro…)

(Svart Records) Debuttano queste due oscure creature, due anime devastate che danno vita a questo nuovo duo black metal femminile tuonante dall’Olanda. Ed ecco che ci troviamo davanti alla tipica situazione: in un genere musicale quasi totalmente dominato da maschi, ecco che non appena salta fuori qualcuno di valido appartenente all’altro sesso, la scena inizia a vibrare, a fremere… tanto che le due ragazze vengono prese per andare in tour con i mitici Marduk ancor prima di pubblicare il primo album! (altro…)

(Sepulchral Productions) Due entità tanto lontane quando vicine, qui unite in un percorso dissacrante, in quell’adorazione del male, della decadenza, della pestilenza, dell’occulto e della blasfemia. (altro…)
(Nuclear Blast Records) I Death Angel sono ancora qualcosa ed è bello scriverlo visto che la band di San Francisco ha conosciuto una carriera particolare. Agli esordi avevano in formazione Kirk Hammett, passato poi con fortuna sua ai (altro…)

(autoprodotto) Interessante EP da parte degli italiani Demiurgon, che in qualche modo rivisitano il passato. L’idea si materializza di fatto su due distinti EP: (altro…)
(Autoproduzione) Musica complessa in questi due brani di debutto del trio italiano Diathexis. La band si è formata di recente, nel 2019, e comprende il batterista Marco Viosi (dei grinders Basara), il vocalist Pierluigi Cavazzano (dei thrashers Gladio) assieme l’autore della musica Alessio Marzola; (altro…)