GRAFJAMMER – “De Zoute Kwel”
(Folter Records) Sono di Utrecht, Olanda, e al terzo album i Grafjammer. Lo intitolano “De Zoute Kwel” che significherebbe ‘il pozzo di sale’. Suonano black metal, nonostante oggi molte band vengono (altro…)
(Folter Records) Sono di Utrecht, Olanda, e al terzo album i Grafjammer. Lo intitolano “De Zoute Kwel” che significherebbe ‘il pozzo di sale’. Suonano black metal, nonostante oggi molte band vengono (altro…)
(Cruz del Sur Records) Netto ed apprezzabile miglioramento dei nordirlandesi Terminus, in realtà progetto del polistrumentista David Gillespie, affiancato al microfono soltanto dall’amico James Beattie: se “The Reaper’s Spiral” (recensione qui) aveva alcuni difetti, “A single Point of Light” li lima, rendendo peraltro più epico il sound. (altro…)
(Saibot Reigns) Con in formazione la nuova cantante Mary Zimmer, gli Helion Prime danno un seguito a “Prime Terror of the Cybernetic Space Monster”, di due anni fa, e pubblicano il loro terzo full length… che mi sembra, devo dire, meno ispirato del precedente, per quanto comunque (altro…)
(Autoprodotto) Gli italiani Ikitan sono un trio strumentale che si affaccia sulla scena con un debutto che si materializza in una poderosa jam session la quale si sfoga in un post metal intenso, creativo e tecnico. Un solo brano che dura, guarda caso venti minuti e venti secondi. (altro…)
(STF Records) Till Oberboßel è davvero l’ultimo dei Mohicani del power tedesco: infaticabile su entrambi i suoi progetti (l’altro sono gli Elvenpath, per ulteriori dettagli rimando alla mia ultima intervista con lui, nonché alla recensione del recente EP “Metal O’Clock”, qui), dà ora alle stampe il terzo capitolo delle ‘Cronache’ dei suoi Lucid Dreaming. (altro…)
(NorthPoint Productions) Quindicesimo album in oltre trent’anni di carriera. Esempio danese e dunque europeo del prog metal. Lo hanno fatto sempre tenendo in mente la melodia i Royal Hunt e donandola ai fan con maniere attente (altro…)
(Saturnia Records) Gli italianissimi Aqvilea sono una creatura congeniata e costruita da Pier Lando Baldinelli, anche se il gruppo in effetti è un trio. I suoni proposti sono tra i più classici che si possono concepire per un disco metal italiano, una sorta di power molto spinto verso la sinfonicità e la teatralità. (altro…)
(High Roller Records) Di solito mi capita di ascoltare band che sono britanniche, ma suonano americane; di rado avviene il contrario… i Legendry, di Pittsburgh, Pennsylvania, sono la felice eccezione. Questo trio riesce a dare una sua ottima interpretazione dell’epic (altro…)
(Casus Belli Musica / Beverina) Dalla Siberia un black metal ricco di atmosfera, di suggestione, di spiritualità e meravigliose deviazioni folk. Giunge così al terzo lavoro il trio di Krasnoyarsk, fredda città della Russia siberiana centrale, offrendo musica di altissimo livello, estremamente distante da un black metal convenzionale, prevedibile o scontato. (altro…)
(Rafchild Records) E se i Judas Priest facessero power metal del più classico che si può concepire? Se questa ipotesi fosse vera, probabilmente il suono che ne uscirebbe è quello contenuto in questo CD. (altro…)
(Graviton Music) Lo scorso anno è nato questo progetto per il mercato olandese e fiammingo, dunque Olanda e Belgio, per portare la musica metal ai più giovani e invogliarli a esplorare la loro creatività. Inoltre il progetto ha la sana e ammirevole intenzione di coinvolgere ulteriori persone, come (altro…)
(Pure Steel Records) Con le foto promozionali che mostrano chiaramente i segni del tempo, gli inglesi Millennium pubblicano il loro terzo album in quasi 40 anni di storia: i nostri ebbero una certa notorietà con il debut autotitolato del 1984, ma non (altro…)
(Prophecy Productions) Come recita il sottotitolo, il nuovo disco dei Fortíð, il sesto della loro discografia, è una ‘Duology’: la prima parte dell’album è stata registrata da ‘Eldur’ Thorberg in Norvegia qualche anno fa, la seconda in Islanda con una nuova line-up. (altro…)
(Soulseller Records) Nuova entità che infesta la scena metal estrema del Belgio. I Serpents Oath sono infatti al debutto, “Nihil” è il loro primo lavoro in assoluto, ma non ci sono segni di una composizione acerba o legata a qualcuno alle prime armi. (altro…)
(Transcending Obscurity Records) Pubblicato quest’anno l’ultimo album “Choirs of the Fallen”, i Wombbath festeggiano comunque i loro trent’anni con una altra release, appunto questo “Tales of Madness” che riprende materiale di un tempo ri-registrato. Dai primi anni ’90 ad oggi la band ha dimostrato (altro…)
(Underground Symphony) A due anni e qualcosa da “Lion Queen”, i veneziani Great Master tornano alle luci della ribalta con un disco piratesco dedicato ai romanzi di Robert Louis Stevenson. Quello che troverete in “Skull and Bones” è il più (altro…)
(Svart Records) Che tu lo debba valutare o semplicemente ascoltare, mettersi davanti a un album firmato da quel folle di Sami Albert ”Witchfinder” Hynninen è sempre un’avventura piena di sorprese. Ignorando per un istante la sua carriera con -tra gli altri- Reverend Bizarre, Spiritus Mortis, Orne, oltre ai Tähtiportti ovvero l’altra sua creatura electro/rock, è con Opium Warlords che Sami si lascia andare in modo più deviato, perverso, lascivo e… completamente libero. (altro…)
(Pitch Black Records) Sempre più addentro nella cultura ellenica a 360°, i ciprioti Arrayan Path restano una delle band più caratteristiche e originali della scena folk/power: stavolta i nostri richiamano fin dal titolo la più antica filosofia greca (altro…)
(Massacre Records) Il black metal molto personale degli olandesi Misanthropia arriva la quarto capitolo. Molto personale perché la band crea qualcosa che si colloca in mezzo ad un incrocio di molte strade, dando vita a qualcosa di appetibile, non estremamente incisivo ma comunque avvincente ed attraente. (altro…)
(Swan Edition) Al terzo album dal 1994, anno di nascita, la band di Roma mette in mostra qualche canzone davvero interessante. “The Night of Evil (Halloween)” sbandiera un heavy metal coinvolgente, dai toni un pochino truci come il titolo del resto richiede (altro…)
(My Kingdom Music) Band sempre al di sopra dei comuni schemi e con un linguaggio arcano, poetico quanto ermetico. Sono questo, ancora, i The Magik Way, nostrana realtà occult rock o ritualistic occult music come si usa dire quando ci si rivolge a (altro…)
(Dusktone) Si chiamano Ishvara, sono italiani e questo album è il loro debutto. Il loro suonare è vivace, al di sopra di schemi consueti, tanto che chi scrive all’industrial e black metal di base, ci ritrova anche Arcturus, Cradle Of Filth, Behemoth e cosacce varie. (altro…)
(Ghost Record Label / Crashsound Distribution) Funk Norris, Arnold Funkenegger, Funkardo DiCaprio e Funkester Stallone di nuovo su di giri e per tanto questo album è esattamente cosa ogni ‘yattafankoide’ dovrebbe aspettarsi! La band funk metal (altro…)
(Casus Belli Musica & Beverina) Indonesia: provenienza inconsueta per queste teorie blackgaze e post black! Il debutto, e la mente dietro questa one man band è Januaryo ‘Ryo’ Hardy, attivo in altre realtà estreme di quel paese (tra queste i Cadavoracity, oltre che gli altri progetti solisti Perverted Dexterity e Pure Wrath), (altro…)
(Shadow Kingdom Records) Mentre il disco precedente mi aveva convinto poco o nulla, con il terzo album i Savage Master rialzano la testa: e passando almeno in parte dallo (altro…)
(W.T.C.Productions) La Finlandia è una specie di inferno o, per la precisione, un suo girone… quello nel quale la lussuria diventa malvagità, dove c’è una dissacrante promiscuità che altro non fa che innalzare l’adorazione per il male più assoluto. Gli Horna giungono al decimo album, con una line-up stabile ormai da qualche anno, almeno per quanto riguarda il fondatore Shatraug e quel pazzo di Spellgoth, il vocalist. (altro…)
(Nordvis Produktion) Finalmente il debutto dei norvegesi Varde, trio composto da membri che provengono da bands quali Nordjevel, Alsvartr e Dødheimsgaard. Un debutto che tende un filo conduttore tra il black metal, il folk metal, il viking ed un generale legame musicale con la terra di origine, sapendo vagare con intelligenza tra i (altro…)
(Black Tears Of Death) Violenta mazzata questo nuovo album dei Malignance. Un atto sonoro stilisticamente vicino al black metal scandinavo, principalmente svedese. Album maestoso “Dreamquest: The Awakening”, con riff veloci, vaghe melodie epiche (altro…)
(Massacre Records) Con un passato importante in ambito AOR, ma da qualche tempo spostati su sonorità più grintose e ‘metalliche’, i tedeschi Jaded Heart danno alle stampe il loro 14° album, stavolta, come si premurano di sottolineare, addirittura ‘without keyboards’: poche (altro…)
(Hellbones Records) Quasi trent’anni per la band romana… gruppo dedito alla musica estrema, dove il termine ‘estremo’ è semplicemente indicativo del fatto che ci si trova ai confini dei generi, al loro annullamento e alla loro catalogazione. (altro…)
(earMUSIC) Decenni fa le canzoni, gli EP e album natalizi erano una tradizione. Li hanno fatti tutti o quasi e comunque proprio le etichette in quel periodo dell’anno si inventavano un bel po’ di uscite. I tempi sono cambiati e il natale quest’anno sarà molto diverso da quello solito. Dal (altro…)
(AFM Records) Inossidabili (è proprio il caso di dirlo, nomen omen) gli Iron Savior! Con questo sono dodici album di inediti sempre di roccioso power tedesco… se l’ultimo “Kill or get killed” (recensione qui) (altro…)
(Cult of Parthenope) I polacchi qui recensiti incarnano l’anima del black metal vecchia scuola, quella tendente spesso e volentieri ad un black depressivo e rabbioso, fatto di foreste d’alberi come di complessi industriali abbandonati, (altro…)
(Nuclear Blast Records) Nuovo, e secondo album, per la band che vede protagonisti Max Cavalera, chitarra e voce per l’ex frontman dei Sepultura, Greg Pulciato, anche lui voce e chitarra ed ex The Dillinger Escape Plan tra le tante cose, Troy Sanders, altra (altro…)
(Nuclear Blast Records) I My Dying Bride sono uno di quei gruppi che ha sempre coccolato il proprio pubblico, in vari modi. Non solo con album di livello al più sopra la sufficienza, ma anche con EP sempre interessantissimi e all’altezza degli album, senza riempitivi o inutili cover o estratti live. (altro…)