TOMBS – “Ex Oblivion” (EP)

(Season of Mist) Mike Hill, il fondatore e master mind degli americani Tombs, ha molta esperienza e dietro a questo EP cela varie storie, compresa la sua esperienza in bands quali Vasilek, Anodyne, King Generator e Versoma, le sue realtà imprenditoriali discografiche (la Everything Went Black Media) e l’esser stato in studio (produzione, registrazione e mix) di bands quali gli Isis… fino ai Tombs, i quali due anni fa hanno dato la luce al favoloso “Under Sullen Skies” (recensione qui). (altro…)




(Osmose Productions) Un titolo affascinante quello del primo album dei Sacrifizer. ‘Il diamante di Lucifero’ evoca qualcosa alla fantasia dell’ascoltatore e di chi legge il titolo. I Sacrifizer hanno registrato e pubblicato sia un demo che 
(Atomic Fire Records) Sinner è un musicista a tutto tondo, ed è un uomo di spettacolo. Mat Sinner nato come Matthias Lasch è il bassista e tra i fondatori dei Primal Fear, dei Voodoo Circle, ovviamente degli stessi Sinner e si è distinto negli anni anche per
(autoproduzione) Si concentra in dieci minuti e oltre la musica suonata dai 


(Avantgarde Music) Dopo il demo tape “Oblivion” gli italiani The Frozen Autumn pubblicarono questo loro album di esordio. Era il 1995 e queste atmosfere oniriche, da viaggio, malinconiche, fredde o crepuscolari erano tinte con i pennelli della darkwave e un mare di sintetizzatori che rendevano il tutto dinamico ed anche pop. La
(Selfmadegod Records) Hanno pubblicato otto album in ventidue anni gli Antigama, affiancandoli però da una sterminata serie di split e qualche EP. I polacchi sono tra i principali estremisti del continente ma a loro modo anche sperimentatori dell’universo death-grind del continente europeo. Un manipolo di estremisti, loro infatti sono quattro
(Napalm Records) Al Windmill Lane Recording Studio di Dublino i God Is An Astronaut sono ritornati verso un proprio pezzo di storia nonché di storia del post rock. Gli irlandesi hanno infatti nuovamente eseguito
(Eönian Records) Disturbare la pace, rompere una certa armonia… sembra essere un titolo azzeccato questo degli americani Hailmary… ovvero una parentesi artistica dei più noti Leatherwolf.
(Everlasting Spew Records) L’evoluzione avuta dal death metal negli ultimi anni ha portato il genere ad alcune derive che poco o nulla hanno a che vedere con il death stesso. 
(Massacre Records) Autori di un rock che sporadicamente tocca il metal e questo aspetto non è affatto un punto a sfavore, i tedeschi Unherz sono al nono album in dodici anni. I musicisti teutonici usano da sempre il loro idioma e “Sinnkrise” non fa dunque alcuna eccezione. Un’atmosfera calda, a tratti riflessiva ma spesso passionale, per questo
(Eönian Records) Questa release è un altro passo in avanti da parte della Eönian Records verso la riscoperta di un passato hard & glam, un passato fatto di gemme pressoché sconosciute, proprio come questo travolgente disco dei Jones Street. La release è di fatto una reissue in versione rinnovata di “Dancin’ with the Devil” (fuori stampa da una vita), album uscito nel 1995… proprio nel mezzo dell’epoca decadente del mercato di questo genere musicale, al tempo ormai già travolto dalla decadenza del grunge e degli altri generi poco festosi tipici del trend di quell’epoca. 
(autoproduzione) Sono tutti degli ex Negative Theory i Negative Thirteen e solo la bassista Mary Bielich rispetto agli altri vanta una partecipazione a uno stuolo di band. I quattro Negative 13 orbitano tutti nella zona di Pittsburgh in Pennsylvania e si è ben capito che emergono dall’underground. Nel 2021 hanno pubblicato l’album d’esordio
(Pelagic Records) Emerge da Philadeplphia il sound degli Hiroe, artigiani di un post rock che non presenta novità pur massimizzando le atmosfere e i conseguenti stati d’animo generati da tali ambientazioni. “Wrought” è un fluire, uno scorrere che annienta il tempo. Un
(Purity Through Fire) Francia e Portogallo sono probabilmente gli unici due paesi al mondo che hanno la fortuna di poter ospitare una scena black metal sotterranea, fatta di album registrati dal vivo, magari in luoghi blasfemi… 
(Inferna Profundus) Prendete un LP della vostra collezione, rovinatelo con una serie di tagli di machete, buttateci sopra del sangue sacrificale, spaccate la puntina del giradischi e fate girare sull’aggeggio il suddetto disco. Avrete all’incirca una vaga idea di come suona questo disco. 

(Iron Bonehead Productions) Dopo il convincente esordio dello scorso anno (recensione
(Autoproduzione) Secondo album per Dogmathica, formazione italiana attiva dal 2006. Dopo la tipica trafila di avvicendamenti in seno alla line up ed esperienze live, la band trova finalmente una certa stabilità nel 2017, anno in cui incide il debutto “Start Becoming Nothing”, uscito nel 2018 (recensione
(Selfmadegod Records) Realtà messicana fondata da Jaleel Castillo che arriva al nuovo album attraverso una nuova line-up creatasi negli ultimi anni e che porta a due le nazionalità della band, visto che qualcuno degli elementi è degli Stati Uniti d’America. “Violentopia” esce undici anni dopo il secondo album e dopo i recenti split e demo. I Rottenness 
(High Roller Records) Il primo album dei Protector si intitola “Golem” ed è stato pubblicato nel 1988 e allora si dimostrò un feroce esempio di thrash-death metal nello stile del blasonato metal estremo tedesco capitanato da gente come Kreator, Sodom e così via. La band ha 
(Folter Records / Alive) Il duo di Coblenza negli ultimi due anni ha pubblicato due EP, uno split e il secondo album. Prima ancora diverse pubblicazioni minori. Hurricane Hellfukker, voce e fondatore di questo progetto black metal, ex-Zarathustra/Cruel Force e