KHAZAD-DÛM – “Hymns From The Deep”
(Avantgarde Music *) I britannici Khazad-Dûm pubblicano il primo album, dsei anni dopo un EP intitolato “Stones of Sorrow”. Il duo di Reading, ovvero Daniel Scrivener e Matther Surry, multistrumentista (altro…)
(Avantgarde Music *) I britannici Khazad-Dûm pubblicano il primo album, dsei anni dopo un EP intitolato “Stones of Sorrow”. Il duo di Reading, ovvero Daniel Scrivener e Matther Surry, multistrumentista (altro…)
(Cruz Del Sur Music) La voce di una delle realtà doom metal più importanti del mondo, i Trouble di Chicago, cioè Eric Wagner ci ha lasciato il 22 agosto scorso all’età di 62 anni. Già autore di “Highdead Vol. 1” nel 2015, questo (altro…)
(Napalm Records) Tornano gli ‘spiriti benevoli’ (dal greco), la band dark/black metal tedesca che sembrava scomparsa. Risale infatti a quasi dieci anni fa l’ultimo lavoro, “In Darkness” (recensione qui) e in questo periodo c’è stato solo il nulla assoluto, forse anche uno scioglimento, sicuramente un lungo momento lontano da ogni indole creativa. (altro…)
(Buil2Kill Records) Prima pubblicazione per la band milanese chiamata Frogg. Dopo quattro anni di attività pubblicano “A Modern Age Prometheus” che è l’esposizione del loro suonare in uno stile sommariamente progressive metal. Pur presentando concetti e (altro…)
(The White Room) Un’intensa oscurità dilaga nei beat suggestivi della dark/synth wave di questo progetto creato da Roberto Del Vecchio (Les Jumeaux Discordants, ex Gothica), qui in collaborazione con il bassista Carlo Baldini. (altro…)
(Season of Mist) C’è tanta furia nel nuovo album di Abbath. Un vento gelido, una tormenta che soffia impetuosa spazzando via tutto quello che incontra, senza ritegno, senza rispetto, senza prendere prigionieri. Trentanove minuti di tempesta black metal, ormai dimenticando certi groove lenti ed epici degli Immortal -i quali rimangono comunque ben ‘presenti’ nei testi- dando l’assalto con rabbia disumana, in un turbinio sonoro irrespirabile che lascia molto poco spazio a pace e tranquillità di qualsiasi sorta. (altro…)
(The Spew Records / Punishment 18 Records) Quinto album per Warmblood, terzetto lombardo che lavoro dopo lavoro è riuscito a ritagliarsi un posto al sole nel panorama technical death metal tricolore. “Master Of Dead” è un concept incentrato sulla figura di Paolo Gorini, scienziato lodigiano che nel diciannovesimo secolo ha cercato di trovare un modo per poter conservare i cadaveri attraverso la pietrificazione; (altro…)
(Zazen Sounds) Si fanno chiamare Αχεροντας ora, i greci Acherontas che giungono al nono album in quindici anni, periodo nel quale sono sempre stati devoti a tutto ciò che è mistico, occulto, a quei rituali magici appartenenti al proibito, all’oscuro. (altro…)
(Putrid Cult) Sono passati praticamente sei anni dall’uscita precedente (recensione qui), e sembra proprio che questo tempo sia stato sfruttato appieno dai polacchi, con il risultato che questo album risulta piuttosto diverso dal suo predecessore. Più personale, più ragionato, meno debitore da suoni altrui. (altro…)
(autoproduzione / Distrokid) La band è il risultato della collaborazione tra Luca Cocconi (The Modern Age Slavery, Browbeat) e Imer Bigi (ex Dark Lunacy). Due musicisti che ci danno dentro! Hanno deciso (altro…)
(B District Music / Edizioni PrimalBox) Presentati come una band post punk i brianzoli Tipo Milton incrociano i flussi del pop con un retaggio punk e inquadrato in una concezione rock ma (altro…)
(Inside Out Music) Non accenna a fermarsi la travolgente crescita di questa band nata quasi per gioco grazie ad una eccesso di materiale pronto scritto dal tastierista John Boegehold, il co-autore della prog band Spock’s Beard, ovvero il gruppo fondato dai fratelli Neal ed Alan Morse e Nick D’Virgilio (Alan e Nick sono tuttora negli Spock’s Beard, ma stiamo parlando di artisti ricchi di collaborazioni trasversali, e qui trovi un esempio recente); (altro…)
(Autoprodotto) Beh, questo lavoro è ‘autoprodotto’ nel senso più completo del termine: composto da un solo musicista, che in questo lavoro fa pure il cantante. Persino le foto interne al libretto son fatte da lui. (altro…)
(Black Widow Records) Pubblicato nella seconda metà del 2020, l’album “Confini” è una delle massime espressioni del rock progressivo di questi anni. Muffx sono pugliesi e guidati da Luigi Bruno, cantante (altro…)
(Century Media Records) Sembra sia una partnership efficace quella tra Lord Ahriman e Heljarmadr, il vocalist dei Grá, entrato in formazione nel 2016 in occasione del precedente album, “Where Shadows Forever Reign” (recensione qui), visto che da questo nuovo capitolo ha preso il controllo di tutta la composizione dei testi per la storica band svedese. (altro…)
(Selfmadegod Records) Sotto il segno del doom questo split tra due realtà statunitensi. I Rotting Kingdom hanno già pubblicato un album e un EP e con due pezzi illustrano il loro suonare che (altro…)
(Selfmadegod Records) Le note stampa fornite dalla Selfmadegod dicono che «SHOCK WITHDRAWAL, make extreme music for extreme times». Senz’altro vero! Gli estremisti statunitensi suonano (altro…)
(Selfmadegod Records) L’etichetta Selfmadegod intercetta questo chitarrista giapponese che si è espibito nei Mortilized, Gridlink e in diverse altre realtà del Sol Levante e non solo. Sei pezzi per nemmeno (altro…)
(autoprodotto) I finlandesi debuttanti Kouta sono un quintetto composto da gente poco nota (ci sono membri di Meatgrinder e Casted, band molto poco attive) che qui finalmente si riunisce per dar vita ad un’idea musicale interessante, con alla base una struttura death e black metal in chiave melodica ma poi arricchita da una teoria folk e mitologica che non manca di offrire suggestivi momenti corali, questi in lingua madre, arricchendo immensamente la resa teatrale, passando anche dalle parti di acts quali Ajattara e Horna, ma con un incedere molto più tendente al folklore. (altro…)
(Amor Fati Productions) Si sa poco dell’identità di questa black metal tedesca che ha pubblicato l’album “Ordalium” nel 2019 e l’EP “Chambre Ardente” questo anno. In questo vinile la Amor Fati Productions raccoglie (altro…)
(From The Vaults) Come ogni etichetta che si deve rispettare, anche il metal classico ha alcuni crismi sacri da seguire. Se poi si vuole fare del power, le regole sono ancora più stringenti. Ecco quindi una decina di tracce che più classiche non si può. (altro…)
(Nadir Music / Black Widow Records) È divertente pensare che “Sono Dentro Di Me” è un debutto… quando ‘debutto’ o ‘debuttante’ sono abitualmente una termini che si usano in abbinamento a chi si affaccia per la prima volta sulla scena musicale. La verità, in questo caso è diametralmente opposta: (altro…)
(Scarlet Records) Cretaura della Scarlet Records, perché tre album pubblicati e tutti con l’etichetta lombarda da parte dei Moonlight Haze. Loro fanno parte di quel filone che vede tra gli altri Nightwish e Amaranthe. Si riconoscono le influenze (altro…)
(The Sign Records) Mamma mia che voce! E che album! Miracoloso, non ho altri aggettivi. Dove sta il miracolo? Beh, da fuori sembra un comune disco, invece è una macchina del tempo, capace di riportarci indietro ai primi anni ’70 dove musica era sinonimo di libertà espressiva e compositiva, amore per la musica stessa e null’altro. (altro…)
(Hummus Records) Con tutta la buona volontà che potrete metterci nel non citare i Led Zeppelin in questa recensione, in realtà dovrete arrendervi. Impossibile infatti non citare il gruppo inglese tra le maggiori influenze di questi ragazzoni. (altro…)
(Uprising Records) Colori foschi e brillanti, atmosfere tiepide e fredde, suoni intensi e d’atmosfera. I finlandesi Oddland sono tutto e il loro opposto. Tessono trame musicali che seguono direzioni le (altro…)
(Svart Records) Che band! E che crescita! Mi ipnotizzarono nel 2016 con quella copertina raffigurante il campanile semi sommerso del lago di Resia (recensione qui)… riportandomi ad epoche nelle quali sceglievi quale album comprare partendo delle sensazioni dell’artwork esibito e non secondo inutili chiacchiere diffuse a casaccio in un web o social, cose che all’epoca non esistevano. (altro…)
(Debemur Morti Productions) Freddo, gelido e polare black metal proposto da californiani. L’assolata terra d’America non ha minimamente influenzato le intenzioni di stile di Tony Thomas, polistrumentista, e di Chelsea Murphy, cantante. I due sono affiancati dal batterista Yurii Kononov. La Murphy esprime uno scream lacerante, dannato. Tony Thomas (altro…)
(Avantgarde Music) L’etichetta lombarda pubblica il terzo lavoro di Noise come Non Est Deus. One man band votata al black metal con uno stile (altro…)
(Apollon Records Prog) Anche se concepito come album diverso (l’etichetta li pubblica a distanza di due settimane) questo capitolo è stato registrato assieme al Volume I (recensione qui), si rivela più fedele al titolo, a quell’ombra che aleggia e che vuole coprire tutto. Un capitolo molto più oscuro, per l’appunto, più angosciante, più introspettivo e più devoto al suono naturalmente tetro del sassofono. (altro…)
(Apollon Records Prog) Prog? Rock? O jazz? Difficile classificare questo favoloso quartetto norvegese composta da chitarra, basso, batteria e… sassofono! (altro…)
(Massacre Records) Ventidue anni di attività per la melodic death metal band del Canton Ticino con il sesto album “Screaming Eyes”. Soulline padroneggiano bene la materia sonora. I brani (altro…)
(AMS) Cantare in italiano non è mai semplice, specie se si vuole fare prog, un genere dove è il testo ad adattarsi a continui cambi di tempo e melodie articolate. (altro…)
Comunicato stampa
Terminato di registrare appena prima della morte di “Bomber” Santoni, The Last Scratch – 40th Anniversary, oltre che celebrare il quarantennale di attività del gruppo (altro…)
(Antiq) Favolosa conferma per i francesi Véhémence, i quali con il terzo album proseguono l’ottimo percorso iniziato con il precedente “Par le sang versé” (recensione qui), il percorso che attraversa un black epico arricchito da una favolosa ambientazione medioevale, qui resa ancor più esaltante dalla scelta degli ospiti: (altro…)