I nostri e i vostri artisti preferiti si raccontano, ridono, analizzano, scherzano e prendono in giro nelle nostre interviste.
TUCHULCHA, “finalmente in Italia il metal riesce a darsi una connotazione, un’identità, senza bisogno di rifarsi ad altre culture”
Il nome di un demone, il sound death metal tra vecchio e nuovo, la provenienza dalla splendida città di Volterra, Emiliano (voce) e David (basso) dei Tuchulcha ci parlano di queste cose, cioè della vera essenza e identità della band. (altro…)
Una band molto interessante questi black metallers finlandesi. Un gruppo che offre una ottima e sapiente mescola di black e death, messi assieme in un modo non comune. La negazione della religione e della sua stupidità è il loro argomento preferito, un argomento che viene sviluppato con intelligenza, generando canzoni e testi profondi. Ho avuto l’opportunità di parlare con Domnul Cadavru, chitarre e voce, il quale mi ha rivelato alcuni dettagli interessanti, che spiegano tutta l’energia che sta dietro a questa ottima band, e a questo ottimo album che si è fatto aspettare per ben cinque anni. (
Le bands al debutto sono sempre una sorpresa. Quando recensisco questi gruppi, spero sempre di trovare qualcosa di nuovo, qualcosa che non ho mai sentito prima. Qualcosa che mi stimoli. Con questo gruppo di Trondheim, ho semplicemente trovato ciò che cercavo. Iniziando dallo stesso moniker, con la loro musica sono stato trascinato in un’atmosfera fantastica. Quando ho riprodotto l’album mi sono ritrovato sepolto in una nebbia oscura, piena di doom sapientemente convertito in musica con una chiara influenza anni ’60 e ’70. Poi, quando ho sentito la voce della cantante, sono rimasto senza parole. Non ho potuto resistere, e quindi ho chiesto ad Andreas (chitarre e batteria), qualcosa in modo da approfondire la mia conoscenza di questa band. (
Alisa Coral è una donna laboriosa, creativa, decisa ed è tastierista e fondatrice degli Space Mirrors, un manipolo di musicisti (molti di loro italiani) che da oltre dieci anni confezionano epopee space rock/metal. L’ultima di queste è l’album “The Other Gods” che esce proprio in questi giorni, dunque un’occasione ideale per chiedere ad Alisa della band, nella quale vi partecipano anche ospiti come Cyndee Lee Rule (Spaceseed), Nick Turner (ex Hawkwind) ed altri. Una chiacchierata svolta attraverso l’intermediazione di Martyr Lucifer, cantante della band (anche Hortus Animae e autore solista) e in questa occasione generoso collaboratore e interprete per Metalhead
Leggo “On Stage (Back Stage) – 100 canzoni immortali dall’alternative rock al metal estremo raccontate dai protagonisti” un po’ ovunque. In mezzo ad un bosco, alla fermata del bus, mentre attendo che il pavimento lavato asciughi. Poi lo rileggo, per riassaporare certi aneddoti e fatti riportati dall’auotre. Lui è Luca Fassina, cioè Hard!, Metal Maniac, Classic Rock; giornalista di lungo corso, uno che ha scritto di musica vivendola, sotto al palco, nel backstage, nelle stanze di un rocker o al tavolo di qualcuno di essi e…ma lascio parlare lui!
Il nuovo album degli Endovein è quanto di meglio si possa trovare in Italia nell’ambito thrash metal, ma al di là del genere “Supreme Insatiable Need” è un metal eccellente, perchè la band ha avuto costanza e idee, come si capisce dalle parole di Paolo e Alex (chitarra e voce).
La divinità etrusca Voltumna impersonava il mutamento delle stagioni e sovraintendeva alla maturazione dei frutti. Curiosamente la radice semantica di questo nome è indoeuropea ed è la stessa del verbo latino “vertere”, cioè cambiare (fonte wikipedia, ndr). Voltumna è anche una blackened death metal band di Viterbo, la quale propone nelle tematiche e nell’immagine riferimenti diretti alla cultura etrusca. Una proposta in un certo senso totalmente italiana, dunque un messaggio per niente importato.
Mortuary Drape, tra le cose migliori che il metal italiano abbia prodotto, senza dubbio. L’iniziativa della Peaceville di ristampare “Tolling 13 Knell”, un album della band risalente al 2000, offre la possibilità di intervistare Wildness Perversion, la voce, l’icona, di una band fondamentale.
Perversi, distruttivi, torbidi, ovvero i The Meatfückers, band death metal messicana che non offre un briciolo di compromesso nel sound. Vogliono imporsi all’attenzione della scena mondiale e per farlo usano passione ed organizzazione, come si può capire dalle parole del chitarrista Iracundo. (
I Signs Preyer sono di Orvieto e il loro bagaglio musicale li porta verso sonorità southern-groove metal, anche se i loro pezzi risentono di un clima crossover. Dunque più aspetti e soluzioni per un sound ricco e possente. Le domande sono state rivolte a Ghode Wielandt e Eric Dust.
Ma tu guarda un po’! Uno si impegna a scrivere in tedesco l’interivsta con i MOLLLUST… e le risposte arrivano in perfetto italiano! Complimenti a Janika, leader della band, e buona lettura!
Koza Noztra sarà un nome che prima o poi riceverà rispettabilità e stima, perché gli uomini di Koza Noztra non sono uomini d’onore, ma si accollano l’onere di guardare in faccia la nostra realtà e raccontarla, attraverso le canzoni di “Cronaca Nera pt.1”, ovvero la prima metà di un album che verrà completato con la seconda in dicembre. Queste bastonate di metallo che raccontano di delitti sociali ci vengono raccontate da Il Diacono, chitarra e seconda voce. 
Si intitola “Hellive” ed è il primo DVD dal vivo che i Necrodeath hanno realizzato. Due concerti completi, i classici della band, ospiti d’eccezione e poi loro, i Necrodeath con il loro suond completo, devastante e autorevole. Questa nuova pubblicazione vi viene presentata da Flegias (voce) e Peso (batteria). 
Claudio Deoricibus all’età di otto anni imbraccia autonomamente una chitarra classica e innamorandosi da subito di quella spagnola. Studia, viaggia in Spagna e vi apprende la tecnica del flamenco attraverso importanti maestri. Il musicista cagliaritano è cresce come musicista, diventando protagonista in diverse collaborazioni, ma di recente ha realizzato l’album “Cuarenta”, sublime esibizione del flamenco arricchita dalla presenza in studio del celebre Andrea Braido.
Solo adesso, mentre scrivo, rifletto che la lettura di “Come Lupi tra le Pecore – Storia e ideologia del black metal nazionalsocialista” (
GL Perotti e Tommy Massara ci raccontano l’evoluzione degli Extrema, dal loro minialbum d’esordio del 1987 “We Fucking Care” al nuovo “The Seed of Foolishness”.
MetalHead ha già festeggiato (
Gli Addiction For Destruction saltano fuori dal mezzo del regno dell’est europeo. Vengono da Mosca, in Russia, con un sleaze rock molto solido, potente, dinamico ed estremamente originale. Si ispirano a grandi band del passato, come i Guns ‘n’ Roses, ma hanno personalità, una forte identità, e sono molto determinati a raggiungere il loro scopo: dominare il mondo! Durante il tour Italiano ho avuto l’opportunità di vederli all’Old Saloon, dove ho rubato loro del tempo per catturare questa intervista, con tutta la band sedutami attorno, pochi minuti prima dello spettacolo. (
Eccovi una lunga e intrigante chiacchierata con Enrico Pistolese, leader dei Derdian e chitarrista dalle idee molto chiare sullo show business, sul mercato musicale e sulla società odierna. Intanto, sapevate che la saga di “New Era” sta diventando un libro? Buona lettura!
Gli Amorphis sono un band simbolica della storia del metal moderno. Capaci di mutare il suo genere in maniera drastica ma sempre coerente, sono sempre stati capaci di produrre un sound identificativo, personale, unico. Giunti all’undicesimo album, e oltre vent’anni di carriera, si preparano per un ennesimo tour. Abbiamo fatto una chiacchierata con il bassista Niclas Etelävuori, il quale ci ha parlato di questa loro ultima fatica intitolata “Circle”. (