I nostri e i vostri artisti preferiti si raccontano, ridono, analizzano, scherzano e prendono in giro nelle nostre interviste.
HULDRE, “we are inspired by old Danish and Scandinavian folksongs and tales”
The band HULDRE composed one of the most original and well-written folk album of this year 2012. We talk about it with Laura and Nanna, the two beautiful girls in this six-pieced band. Believe it or not, they have the kind irony to describe their own musical genre as ‘reserved for nerds and old hippies’… happy reading! (altro…)




CHRISTOFER JOHNSSON: Non c’è molto da dire su Christofer Johnsson. La sua musica dice già tutto. Un uomo che ama trasformare le sue idee, i suoi sogni, le sue visioni in realtà. Ad ogni costo. Si definisce timido. L’ho incontrato, e sono d’accordo su questo, ma vi posso dire che, quando si apre ed ha voglia di parlare, ci si trova davanti ad una delle persone più oneste che ci siano in giro. Gestisce una band di successo, conosciuta in tutto il mondo. Ma quando ha risposto alle mie domande è apparso essere tutto fuorché una star. Così reale. Così umano. Un vero uomo che dice la verità. Signore e Signori: Christofer Johnsson con tutte le risposte. Vi mostra quanto sia difficile arrivare dove è arrivato lui. E quanto reale sia tutto questo. Lo fa in una forma eccezionalmente chiara. Rendendo le emozioni ancora più pure. Le risposte alle mie domande sono tutto fuorché ovvie. A conferma del fatto che dietro questa band c’è un grande piano, il quale è semplicemente ciò al quale Christofer decide di dare vita. Volevo incontrare la mente dei Therion. Ho incontrato un grande uomo. 
In che situazione versa il mercato discografico in Italia? Che realtà artistiche producono i Talent Show? E le Tribute Band? Daniele Farina ha indagato in tutto questo attraverso la realizzazione del documentario “Overload”. L’autore ha posto delle domande per farsi raccontare le opinioni dei protagonisti della scena musicale, cioè musicisti, artisti, vincitori dei talent, conduttori, discografici. Roberto Tiranti dei Labyrinth, gli Extrema, Pino Scotto, Cristina Scabbia dei Lacuna Coil, Blaze Bayley, gli Stratovarius, ma anche Mara Maionchi, Enrico Ruggeri e tanti altri ancora, hanno dato dimensione e voce a diverse problematiche e realtà attorno alla musica in Italia. Daniele Farina si è gentilmente concesso alle domande e offrendo un’ulteriore analisi.
Fieri, arrabbiati e genuinamente heavy metal, gli Icy Steel si prestano alle nostre domande sul nuovo disco “Krònothor”, sulla situazione generale del metal in Sardegna e sul rapporto metal/videoclip in Italia. Buona lettura!





L’ intervista a Stefano Cerati per il suo volume “Black Sabbath, Masters of Reality”, per Tsunami Edizioni, è d’obbligo, visto che ho avidamente letto la sua analisi sui dischi, la musica e i testi dei Sabbath dal 1969 al 1978. Il testo offre molte informazioni le quali sono il risultato di un’attenta indagine e riflessione che portano ad un nuova interpretazione sulla band. L’intervista approfondisce proprio quelle analisi e ci presenta la brillante figura dell’autore, il quale fornisce un ritratto di prima mano dei quattro di Birmingham che ha personalmente conosciuto. 





Non è facile mettere insieme un tributo a qualche artista o band, perché i singoli partecipanti pensano autonomamente al risultato finale e come arrivarci, di conseguenza un tribute è una release mai uniforme e che presenta diverse idee, personalità e chiavi di lettura. “One of My Turns, a Tribute to Pink Floyd” è stato realizzato con i contributi di diversi artisti e band alternative del panorama italiano. Ideato da Marco “C’est Disco” Gargiulo, il tribute è scaricabile gratuitamente su 


Snowy Shaw: persona strana, artista strano. Riesce ad integrarsi in qualsiasi realtà musicale, qualsiasi genere, qualsiasi ruolo. E’ una miniera di creatività, riesce ad essere l’elemento giusto per qualsiasi progetto. Finalmente è arrivato il suo momento, il momento di essere lui il leader, di formare la sua band, di governare il suo progetto, di proporre le sue idee. Io l’ho sempre stimato ed ammirato come artista. Ho voluto scambiare due chiacchiere per conoscere anche la persona. Ed ho trovato di nuovo l’artista. 

Finalmente sul mercato con un disco vario e innovativo, i Korpiklaani sono una band molto amata anche in Italia. Discutiamo di “Manala” con Juho Kauppinen, che nella formazione finlandese suona l’accordion, scoprendo alcune cose interessanti sulla cultura del suo paese… Juho si difende con molta energia dalle possibili critiche alla band, ma ci fa uno sgarro dimenticando uno dei migliori concerti italiani cui il suo gruppo abbia mai preso parte! 
