WEEDPECKER – “IV: The Stream Of Forgotten Thoughts”
(Stickman Records) Non è mai troppo facile accostarsi ad un lavoro dei polacchi. Il loro stoner psichedelico trascende un po’ i generi e fa sua una personalissima rielaborazione del rock progressivo distorcendolo in chiave stoner e malata. (altro…)

(Limb Music) Per la miticissima Limb Music escono i Wonders, gruppo dal solido power con voce strapulita, anzi cristallina.
(Metal Blade Records) Forse tra gli album più attesi tra quelli previsti in uscita nel 2021 questo dei Whitechapel. Band sulla scena statunitense prima e mondiale poi da una quindicina d’anni. Una reputazione cresciuta nel tempo per i lavori in studio e progredita attraverso le dirompenti prestazioni dal vivo. I Whitechapel sono 

(Selfmadegod Records) Al quarto album il manipolo di musicisti di Cracovia che si fanno chiamare Wingless. La formazione death-doom metal oscilla tra schemi e sonorità classiche e arrangiamenti
(Purity Through Fire) Questo debut album presenta elementi black metal e in misura contenuta anche death metal, con forti rimandi a un doom malinconico, decadente e di novantiana memoria. Qualcosa delle melodie decadenti si avvicina agli October Falls, con i Wooden Throne però impegnati a restare incollati, o quanto meno 
(AFM Records) Marcel Neumann e Tobias Schultka sono di Berlino e undici anni dopo ritornano a fare musica insieme. I ‘noi imburriamo il pane con il burro’ per questo ritorno si sentono evidentemente carichi ed è per questo probabilmente che il titolo scelto, ‘l’album’, è posto come il significato 

(Avantgarde Music) Inarrestabili gli americani Windfaerer! Hanno fatto passare tre anni dall’ultimo “Alma” (
(WormHoleDeath) Dopo il citazionista
(Century Media Records) Parlando della propria musica, Aaron Weaver dichiara che invoca “gli spiriti che risiedono nelle montagne e fiumi, il sole e la luna, i pianeti e animali. Queste divinità sono state con noi fin dai tempi antichi, ma le loro voci sono state risucchiate
(Steel Gallery Records) Per quanto le nostre strade non si siano incrociate finora, i greci Wardrum hanno una storia decennale e cinque album all’attivo: questo esce abbinato a un romanzo breve (scritto dal drummer della band, Stergios Kourou) dedicato al Messenger, simbolo della band, che appare su tutte le loro copertine.
(High Roller Records) La nota stampa che accompagnava questa ristampa su vinile del debut dei Witchfynde mi ha fatto un po’ inalberare: chiamare 
(autoproduzione) Dopo il loro primo EP (

(High Roller Records) Erano già tornati agli onori della cronaca nel 2013, con “Axe To Grind” (
(Luik Music) Sono un trio i W!zard e lo si sente, lo si avverte. Ritmiche frenetiche e continue, il basso che è pura propulsione e diventa completamento degli spazi sonori, con la chitarra che emana scariche, quanto poi la voce che si dirige su percorsi a prescindere dalla direzione della massa sonora. Romain Arnault canta e suona il basso, ma alla voce partecipa anche il chitarrista 
(Hellprod Records) Per gli amanti dello speed più di nicchia, ecco un crossover fra due formazioni relativamente affini, ma lontane nello spazio. I Whipstriker (Brasile) si fanno portavoce dello speed/thrash più marcio e oscuro, quello che spesso e volentieri sfocia in suoni blackened:
(Autoproduzione) I nord-irlandesi Whiteabbey hanno scelto di essere poco appariscenti per il proprio esordio: copertina e titolo anonimi, e poche informazioni sui contenuti (il disco è comunque un concept diviso in tre parti). Musicalmente siamo su un
(Ghost Record Label) One man band triestina che guarda alla religione come il mezzo che ha distrutto il libero arbitrio delle persone. Sommariamente è questo il tema di un concept che pur se pieno di metafore e figure allegoriche varie, oltre a qualche riferimento forse all’occulto, vuole
(Sun & Moon Records) Sostanziosa ristampa per i thrashers tedeschi Witching Hour. Diciassette canzoni raccolte in un CD formato jewel case e rimasterizzate per l’occasione. Questa ristampa contiene nell’ordine: 
(Reaper Entertaiment) Non possiamo fingere che, letto da un italiano, il titolo del settimo disco dei Wolfchant non strappi un sorriso… ma la band tedesca merita rispetto per la propria torrenziale miscela di generi, che qualcuno per un po’ chiamò ‘battle metal’, e che oggi non saprei come nominare (power/death/epic?)…
(Nuclear Blast Records) Per quanto i miei generi di elezione siano il power e l’heavy metal classico, non mi perdo mai un’uscita di Ricky Warwick (che, per chi non lo sapesse, è il chitarrista dei Black Star Riders, ovvero i Thin Lizzy post-reunion):
(Cruz Del Sur Music) Doom. Dannato ed inquietante doom. Doom in grande stile, sulla scia di grandi nomi. I tedeschi Wheel firmano il loro terzo sigillo con un album che non rivela nulla di nuovo, ovviamente, ma in grado di travolgere con quel doom intenso, pesante come non mai, coronato da un vocalist poderoso ed irresistibile. 
(Godz Ov War Productions) Calcano la scena metal polacca da pochi anni i Withfuck e durante i quali hanno realizzato pubblicazioni di piccola portata. “Black Blood Baptism” è il debut album che svela come il black metal dei Witchfuck sia influenzato dal thrash metal e il
(Symmetric Records) Con il loro secondo album, i greci Warrior Path tengono alta la tradizione del power ellenico: da segnalare in organico la presenza di Bob Katsonis, da poco uscito dai Firewind, e del cantante svedese Daniel Helman, che qualcuno potrebbe ricordare per gli storici Lost Horizon.