AA.VV. – “Dominance and Submission: A Tribute To Blue Öyster Cult”
(Ripple Music) L’etichetta californiana Ripple Music presenta un tributo ai Blue Öyster Cult costellato da contributi di tutto rispetto. Ideato inizialmente dal batterista dei Poison Idea Steve Hanford e da Ian Watts di Ape Machine, questo tribute incassa la partecipazione di (altro…)
(Scarlet Records) Il sestetto finlandese pubblica il terzo album “Tunturihauta”, il cui filone testuale abbraccia tematica di viaggi tra fredde montagne, lande, foreste, inverni e taverne nelle quali ci
(Iron Bonehead) A sei anni da un EP i Verbum pubblicano il loro primo album, avvolto da un’atmosfera oscura come non mai. Non totalmente definibile 
(Deathrune Records) Devono avere preparato la propria strumentazione e le registrazioni in una maniera certosina i Vomit, per avvicinassi il più possibile alle radici del death metal per questo nuovo EP. I cilenti pubblicano poco oltre venti minuti di 
(Base Record Production/Necromance Records) Alla faccia del debutto… Questo gruppo sembra sapere esattamente dove andare a parare, mostrando una maturità niente male e una grinta insolita pure nell’ambiente black in cui ha deciso di muovere i suoi primi passi. 





(Black Tears) Il thrash metal è inossidabile quanto immortale e i Vexovoid lo ribadiscono con un album esemplare. Formatisi in Toscana nel 2013, con la Earthquake Terror Noise pubblicano nel 2017 il debut album “Call of the Starforger” che offre evoluzioni
(KVD / Kartel Music Group) Kat Von D, ovvero Katherine von Drachenberg, è una modella, tatuatrice, creatrice e stilista di make-up, anche un personaggio della TV tra le tante cose. Ora è anche cantante. Studiato canto anni fa e collaborato con Linda Perry – colei del brano “What’s Up? Dei 4 Non Blondes – ha poi continuato con
(Scarlet Records) Se il debut “In The Land Of Vandor” (
(Pulverised Records) Un’esistenza nell’underground testimoniata da piccole pubblicazione e poi, a tredici anni dalla loro nascita, i californiani Vomit Ritual pubblicano il primo album. intitolato “Callous”. L’album trasuda di blackened death metal, ottimamente registrato e musicalmente
(Pelagic Records) Sarà banale dirlo, ma i bordolesi sono buoni come il loro vino! Lo sono sempre e lo sono ancora con l’album “Consolamentum”, anche otto anni dopo “Tocsin”. Otto d’invecchiamento, mica pochi! Eppure la band ha lavorato in se stessa e per se stessa, plasmando una materia sonora
(Metalville Records) L’etichetta di Colonia assembla un tribute ai The Sisters Of Mercy con qualche band di grido e non, per un prodotto finale che risulta essere piacevole. Atrocity, Paradise Lost, Cradle Of Filth, Crematory, Kreator sono alcuni dei quindici nomi* coinvolti in questo ricordo di Andrew Eldritch, la 


(High Roller Records) La formazione capitanata dai fratelli Eriksen, in realtà Ron e Robert non lo erano ma la raccontavano così, entrambi chitarristi mentre il primo è anche cantante, nasce a scuola nel 1986. Registrano un demo con il titolo di “Do or Die” contenete tre pezzi che si guadagnano l’attenzione della Metal Blade che pubblicherà nel 1988 il primo album della band
(High Roller Records) Ne varrebbe veramente la pena di acquistare questa ristampa in vinile della High Roller, tra l’altro in tre colori e con poster e cartolina. I Viking sono una vecchia band thrash metal nata in California, a Los Angeles, attraverso Ron e Brett Eriksen che si dichiaravano fratelli ma in realtà non era così. Brett ha militato nei Dark Angel e di cognome fa
(Massacre Records) È incredibile come Jutta Weinhold, a 73 anni suonati, non abbia nessuna intenzione di abbandonare le scene: ma le mie riserve su questo “Cosmic Healer” sono, ahimè, le stesse che menzionavo per “The Pale Man Is Holding A Broken Heart” (
(Scarlet Records) Certo che ne è passato di tempo da “Unum” (
(Mistica Funebre Productions*) Solo 66 copie su nastro di questo split tra due nomi incrostati di black metal. Vultur è una band sarda con due album alle spalle e una discografia costellata proprio di split e altre pubblicazioni. Due pezzi preceduti da un’intro e outro, in sedici minuti e oltre di un canonico quanto feroce 

(Purity Through Fire) La fanfara militare che monta nell’intro dell’opener e tracklist dell’album, ci sono cavalli e scontri di una battaglia per un mix che alla fine esplode. Esplode la guerra vera, il black metal! Sguaiato, becero black metal di un tempo. Esplode il ‘mare di fiamme, come da titolo. Il
(Cult Of Parthenope) Cala sull’ascoltatore come una nefasta colata di violenza “Gore Weed Distortion”, primo album dei deather Vilemass che riescono a masticare e metabolizzare sulla distanza certi schemi cari a 
(Soulseller Records) Nel 2000 il chitarrista Død dei Blood Red Throne ed anche Satyricon forma i Cobolt 60 con Mr. Hustler, cantante dei Blood Red Throne. I Cobolt 60 pubblicheranno poi due album, esibendosi anche dal vivo. In un concerto il duo si è esibito con